3 aprile 2023

Bridget Collins
The Binding

Trama
Immagina di poter cancellare per sempre un ricordo, una colpa, un segreto. C’è stato un tempo in cui ciò era possibile. Abili rilegatori, nelle loro polverose botteghe, oltre a modellare la pelle e incollare fogli, aiutavano le persone a dimenticare. Seduti con un libro tra le mani, ne ascoltavano le storie e, parola dopo parola, le cucivano tra le pagine, intrappolandole tra i fili dei risguardi. Così, il ricordo spariva per sempre dalla memoria: catturato dalla carta, non lasciava più alcuna traccia di sé. Per anni l’anziana Seredith ha praticato questo affascinante mestiere. Ma ora è il momento di trovare un apprendista, qualcuno cui trasmettere le sue preziose conoscenze. La scelta cade su Emmett. Sarà lui il nuovo rilegatore, un giovane per cui i libri sono sempre stati un oggetto proibito: Emmett li teme, pur ignorando il motivo di tale paura. Eppure, giorno dopo giorno, fa suo il compito di raccogliere segreti, colpe e confessioni. E il laboratorio in cui quel miracolo si compie, ormai, è come casa sua. Crede di conoscerne ogni angolo fino a quando scopre una stanza di cui nessuno gli aveva parlato. Al suo interno un’immensa libreria. Tra quegli scaffali, Emmett trova un libro che reca il suo nome e custodisce un ricordo che gli appartiene. Non c’è alcun dubbio, ma il ragazzo non sa di cosa si tratta. Non può saperlo. Ed è ora di scoprirlo. Perché per capire chi è veramente ha bisogno di conoscere ogni cosa, anche ciò che ha voluto o dovuto dimenticare.
May your darkness be quiet and the light come sooner than you need
Commento
Di questo romanzo esiste l'edizione italiana di Garzanti (sua la trama), io però voglio proporre la copertina dell'edizione in mio possesso che mi è stata regalata da Susi un Natale di un paio di anni fa.
Questa edizione è di una bellezza che lascia senza parole: i colori, i dettagli, le decorazioni, è tutto così bello che per un attimo non ti importa nemmeno se il romanzo ti piacerà o meno.
Per quanto mi riguarda, un'edizione come questa vince già in partenza e poco importa del contenuto. Eppure, pensate alla fortuna, il contenuto si è rivelato essere una storia cupa, particolare, con un pizzico di magia, amore e speranza, e neanche a dirlo mi è piaciuta veramente tanto. Mi sono fidata completamente di Susi che lo ha definito uno dei suoi romanzi preferiti, e ora che l'ho finito sono sicura che questa edizione meravigliosa diventerà un bellissimo oggetto nella mia libreria.
Ambientato in un tempo lontano, in una Inghilterra rurale fatta di agglomerati di case, di paesoni, e di campagne umide e agresti, The Binding racconta la storia di Emmett a partire da quando lo incontriamo, emaciato, stanco, debole, sopravvissuto ad una misteriosa malattia che per mesi lo ha reso un folle senza coscienza di sé e del mondo. In una famiglia di contadini, con una fattoria da portare avanti, l'assenza forzata di Emmett e la sua ricaduta sulla famiglia sono un macigno sul cuore del ragazzo. Ora che è miracolosamente uscito vivo non riesce ad essere la risorsa che era prima, le sue mani sono deboli, il suo corpo si stanca in fretta e non importa quanto si impegni e quanto sopporti, Emmett sente di non essere abbastanza, sente un senso di colpa opprimente che lo tiene distante dal resto della famiglia e tinge di malinconia i suoi ricordi. Un giorno arriva la richiesta di mandare Emmett in apprendistato dalla vecchia Seredith per diventare un rilegatore. Così all'improvviso, appena Emmett si stava riprendendo la sua vita, ecco che gli viene tolta di nuovo ma questa volta con la ferita della famiglia che lo manda via quasi senza guardarsi indietro.
Emmett inizia una nuova vita con Seredith, isolati dal mondo nella loro casupola laboratorio ai bordi degli acquitrini, dove il ragazzo viene incaricato di piccolissimi compiti che si ripetono ogni giorno, così come le settimane e i mesi. C'è gente che va e viene dal laboratorio e succedono cose che Emmett non si spiega, cose misteriose che Seredith non chiarisce.
E poi ancora una volta la vita di Emmett viene ribaltata. Con la morte di Seredith il ragazzo viene ereditato da un altro rilegatore, un soggetto untuoso e maligno che, con la scusa di essere figlio della donna, prende possesso della sua eredità più preziosa: i libri. Sarà per un caso che Emmett scoprirà il vero senso di questo lavoro e cosa sono quei libri e sempre per caso si ritroverà per le mani il suo, di libro, che aprirà uno squarcio nella storia e ci metterà a parte della sua vita prima della malattia in un susseguirsi di eventi che culminano con il ritorno al presente e la risoluzione della storia.
La cosa che mi è piaciuta di più del romanzo è l'dea di base, la visione dei libri come oggetti magici e, a volte, oscuri. L'idea che le persone possano liberarsi di un peso, partire da zero e nasconderlo dentro ad un libro è estremamente affascinante, soprattutto nel suo risvolto negativo. L'intenzione buona di salvare alcune persone viene inquinata dal desiderio di profitto, di sfogare le proprie perversioni, di causare dolore per goderne, come una coltivazione consapevole di sofferenza.
La parte che mi è piaciuta un po' meno ma che ho trovato comunque appassionante grazie alla sua dose extra di angst, è il cuore umano della storia, l'amore di due ragazzi in un ambiente dove non è accettato, dove è una colpa orrenda e dove il segreto scatena una sequenza di reazioni (alcune prevedibili) che porteranno i due a rischiare tutto. In un romanzo come questo, con questo livello di complessità e con un'idea di base così solida e particolare, far confluire tutto nella semplicità dell'amore è, imho, un po' uno spreco. Ammetto che c'è sempre fascino nella semplicità di una storia d'amore disastrata, ma qui avrei gradito un focus minore su questo aspetto e uno svisceramento maggiore della parte legata ai libri.
E' comunque una critica debole, la mia, è un voler trovare la sbavatura invisibile in un romanzo che funziona benissimo così com'è.
Sullo stile e sul ritmo posso dire che non ce lo vedo bene come target YA, ma benissimo come romanzo di narrativa standard perché l'autrice si prende tutto il suo tempo e non trasmette il desiderio di agganciare un pubblico preciso né con termini, né con costruzioni di dialoghi o periodi meno carismatici. Come lettura in lingua non ho faticato più di tanto, ho dovuto cercare alcuni termini perché, ruggine a parte, c'è sempre margine per imparare cose nuove, ma a parte questo l'esperienza di lettura è stata appagante sia perché la storia in sé è molto bella, sia perché l'oggetto libro (questa edizione) è di una bellezza superiore, di sicuro contribuisce a rendere reale l'idea di questi libri magici dal valore incalcolabile.
Fun fact: leggendo quasi esclusivamente sul treno, sono abituata a sguardi curiosi di persone che vogliono capire cosa stai leggendo, ma quando tiravo fuori questo libro la gente allungava gli occhi e piegava i colli per scoprire cosa fosse. Come biasimarli, lo avrei fatto pure io.

1 commento:

Susi M ha detto...

Sono contenta ti sia piaciuto 😍