Serie Dear Lady Truelove 2
Trama
Avon | ebook | € 3,59 |
Dear Lady Truelove,
I am a girl of noble family, but I am painfully shy, especially in my encounters with those of the opposite sex...
Commento
Ah, la noia! La signora Guhrke di solito non mi delude mai, ma ultimamente sto leggendo titoli suoi che mi lasciano del tutto indifferente e che non mi divertono nemmeno un po', al contrario dei suoi vecchi romanzi. Mi sento quasi costretta a fare due conti e decidere se proseguire con questa serie, considerando che nemmeno il primo titolo mi aveva fatta impazzire.
Su TTwTL avevo maggiori aspettative principalmente per la tipologia dei due personaggi, mentre sulla trama speravo - in tutta onestà - che la questione giornale e colonna Lady Truelove fosse un po' meno prepotente, non ho purtroppo ottenuto soddisfazione da nessuna delle due cose.
La protagonista di questo romanzo è Clara, sorella di Irene protagonista del primo titolo della serie, ed è la sorella minore più schiva e legata alle convenzioni sociali delle giovani della sua età. Il protagonista maschile è Rex, noto scapolo anti matrimonio con la fama di essere un libertino.
Si può immaginare perché avevo grandi speranze su questi due personaggi e perché pensavo erroneamente che l'associazione di giovinetta ingenuotta e libertino bellissimo potesse scatenare scene di grande impatto e magari anche molto divertenti. Tra i due personaggi salvo Rex ma un po' sul filo del rasoio, perché pure lui illude di essere qualcosa che, a conti fatti, non è veramente; mentre la delusione cocente è Clara che parte come ragazzina ingenua e timidina per poi scatenare il mostro appena assaggia (letteralmente) un pizzico di mondanità e attrazione.
La storia si basa su un episodio legato alla rubrica Lady Truelove, ora gestita da una riluttante Clara in assenza della sorella. Clara non ha fantasia per gestire la colonna e, detta brutalmente, nemmeno l'esperienza in questioni di cuore, e unito alla sua personalità timida e abituata ad essere accudita si ha il risultato che Clara procrastina la scrittura della colonna al punto che è costretta a tirare fuori qualcosa di inaspettato: seduta in un café, ascolta per sbaglio una discussione privata tra Rex e il suo amico proprio in fatto di cuore, e Clara - indignata dai suggerimenti di Rex, decide di usare questo episodio per 'salvare' la ragazza della quale discutono e inventare una lettera finta per la colonna.
L'effetto è devastante, i due piccioncini litigano e si lasciano e Rex viene picchiato dal suo amico, e quando scopre che dietro a Lady Truelove c'è Clara elabora un piano per spaventarla e vendicare in parte il torto subito.
Clara e Rex si incrociano anche nella società, perché tra balli, picnic e altre amene attività si trovano sempre l'uno di fronte all'altra. La soluzione per rattoppare la situazione è un po' campata per aria (ma vabé, è un romance), e Clara suggerisce che Rex scriva la rubrica fino al ritorno della sorella, mentre in cambio lei starà al finto gioco di corteggiamento che Rex deve inscenare affinché la famiglia si convinca che finalmente si vuole sposare e ristabilisca la sua rendita mensile.
In sostanza da nemici i due diventano soci e, ovviamente, devono inscenare un'intimità che poco alla volta diventa reale, finché naturalmente la giovane e sprovveduta - ma ormai sulla via della perdizione - Clara si innamora del cinico Rex che, invece, avendo più esperienza ed essendo più presente a se stesso tronca il siparietto. Seguono sospiri e pianti, crisi d'identità, deflorazioni con proposta di matrimonio e, naturalmente, la presa di posizione di Clara che o Rex la ama oppure no e chissenefrega di tutto il resto.
Dal finale non ci si può aspettare niente di diverso da quello che la Guhrke ci presenta, tutto segue il classico schema senza scossoni, senza novità, senza intoppi, e tutto è bene ciò che finisce bene.
Mi sono annoiata a leggere TTwTL, è stato lungo, piatto, con una trama ormai letta fin troppe volte e con espedienti già usati nel primo titolo della serie. Per questo probabilmente non proseguirò con la serie, perché la Guhrke a me piace ma la leggo quando voglio qualcosa di spassoso (un po' come con la Quinn), mentre qui più che sorrisi ho avuto sbadigli. Spiace, ma me ne farò una ragione.
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