8 ottobre 2021

K-drama della settimana: Mad for each other - Drama da pausa pranzo

Considerando la mia difficoltà di mantenere un ritmo sostenuto di drama, ho cominciato a cercarne di brevi con puntate sotto l'ora in modo da poter vedere un episodio durante la pausa pranzo. Netflix in questo mi ha aiutata, perché spuntano fuori nuovi titoli che non ho mai nemmeno sentito e che soddisfano ogni punto: poche puntate, 35 minuti l'una, storie easy e poco impegnative. Ho deciso, quindi, di considerare una nuova sotto categoria di recensioni, oltre a quelle esistenti, per i drama che spizzico e che riempiono la giornata. I drama da pausa pranzo, insomma, quelli che magari puoi vedere anche sui mezzi se hai un tragitto breve, quelli che puoi vedere mentre aspetti il tuo appuntamento dal dottore o mentre sei sotto al casco della parrucchiera, drama che non pretendono da te l'attenzione di oltre sedici ore e che, in cambio, ti danno l'intrattenimento perfetto.

Comincio con Mad For Each Other, iniziato per il puro gusto di cambiare aria e finito con un voto alto.

Mad for Each Other
About two people with their own painful stories who go through a complicated process of hurting and healing while falling in love with each other. No Hwi Oh is a detective in the violent crimes division of the Gangnam Police Station. He thinks that he is doing well until his life suddenly takes a turn and he becomes a “crazy” person who can’t hold in his anger about anything. Lee Min Kyung is a woman who is caught up in her own delusions and compulsions. She had lived an ordinary life as a pretty woman with a respectable job until “that incident” that caused everything in her life to break down. As a result, she was unable to trust anyone and is caught in a prison of her own making. Her delusions also have the unfortunate side effect of making everyone else around her angry.
Anno: 2021
Episodi: 13 (35 minuti circa a episodio)
Dove guardarlo: Netflix sottotitolato
Genere: ComedyRomanceDrama
Diapositiva: 
Quando pensi che la follia abbia solo un lato drammatico, ecco che i coreani ti servono su un piatto d'argento la comicità dolce amara di chi soffre di problemi mentali causati da stress e da episodi traumatici, sdrammatizzando così una tematica che spesso viene presa dal verso sbagliato e presentata solo come qualcosa di inevitabile ed eterno. Mad for each other ha il pregio di dare una via d'uscita ai due protagonisti e di dimostrare come, spesso, dal buco nero si può uscire anche grazie a nuove esperienze e a nuove persone, sempre con l'aiuto medico di uno specialista.

Hwi Oh è un poliziotto che è stato sospeso in seguito ad un'accusa di aggressione durante un caso di spaccio. Nel suo ambiente è conosciuto come Mad Dog, ha la miccia corta ed è molto fisico nell'esprimere la sua contrarietà: mena le mani con una disinvoltura inquietante e ora si trova sospeso e in attesa di un verdetto che lo scagioni dalle false accuse. Nel frattempo, Hwi Oh va dalla terapista per trattare il suo problema nella gestione della rabbia e apre il drama con un siparietto su quanto odi la pioggia e quanto odi le persone che amano la pioggia e su quanto le medicine spesso abbiano un lato negativo sul corpo dei pazienti. Chiassoso, sempre fuori dalle buone maniere, Hwi Oh è di base una brava persona che ha raggiunto il punto di fusione e si è trovato a dover affrontare insieme diverse tragedie personali: la sospensione, l'ingiustizia, la rottura del fidanzamento, il sentirsi inutile nella sua quotidianità ma, soprattutto, la sensazione di non essere in grado di migliorare. Ogni singola cosa scatena la sua rabbia, persino le persone che lo fermano per parlare, ma quando comincerà ad interagire con la sua vicina di casa le cose peggioreranno a vista d'occhio per poi migliorare lentamente.
A me Hwi Oh è piaciuto, è un personaggio che esprime gli estremi della sua condizione e a volte ce lo ritroviamo che urla e piange mentre tenta in tutti i modi di raddrizzare la sua vita. La ciliegina sulla torta è la vicina che, per qualche oscura ragione, lo prende di mira e lo accusa di ogni possibile cattiveria. Gli scontri con Min Kyung sono una escalation di stimoli negativi che dimostrano come Hwi Oh, pure nel punto più basso della sua esistenza, rimane capace di distinguere ciò che è giusto e sbagliato, chi è vittima e chi carnefice ed è in grado di affrontare la situazione senza ricorrere alla violenza. Non conoscevo Jung Woo, è uno di quegli attori attivi più nei film che nei drama, e mi è piaciuto molto il suo modo di recitare, l'ho trovato intenso e genuino, molto più spigliato e sciolto di tanti altri attori di drama.
Iconica scena iniziale

Min Kyung è la famosa vicina, nel quartiere è nota per essere una pazza assoluta ed è la classica eccentrica che evita la gente e sospetta di tutto e di tutti. Anche lei, come Hwi Oh, segue una terapia per superare tutte le fissazioni che le sono venute dopo aver vissuto un episodio di violenza domestica.
Min Kyung era una donna di successo con un ottimo lavoro, aveva una relazione felice ed era convinta che la sua vita avesse preso la dolce via del matrimonio. Un giorno, però, scopre che il fidanzato è in realtà sposato e che nasconde un lato oscuro che scatena su di lei un vero e proprio pestaggio per puro caso filmato da telecamere di sicurezza. Il caso diventa uno scandalo ma le male voci messe in giro dalla famiglia di lui fanno perdere il lavoro a Min Kyung, ormai tacciata di essere una rovina famiglie. Poco alla volta la donna perde qualsiasi sicurezza in se stessa e si chiude in una solitudine assoluta dove si rifugia con la convinzione che, evitando di interagire, potrà vivere una vita sicura.
Min Kyung, però, sviluppa anche tantissime fissazioni, una delle quali è la mania di persecuzione che scatena sul povero vicino di casa, scambiato per un maniaco, per un rapinatore, per un violentatore, insomma scambiato per un farabutto a seconda di quello che il cervello della donna partorisce in quel momento. Min Kyung è estremamente fragile, la sua condizione è un circolo vizioso che le impedisce di trovare non solo la forza per riprendere in mano la sua vita, ma anche le motivazioni per combattere per se stessa e per la sua reputazione. Non le importa se la gente la chiama pazza, se le girano al largo, se spesso finisce alla polizia accusando persone innocenti, finché è sottomessa alla sua mente non ha nessuna speranza. Quando Min Kyung prende di mira Hwi Oh lo scontro tra due pazzi (uso il termine con affetto) è come uno scontro tra titani: da un lato c'è lei lo accusa di tutto e dall'altro c'è lui che urla con tutta la sua forza la propria innocenza. I due tirano fuori il peggio l'uno dell'altra, ma è come se stessero sfogando al massimo i loro disagi per poi lasciarseli alle spalle.
Anche Min Kyung mi è piaciuta, la sua personalità ha una motivazione per essere così, ha una coerenza e una logica che vengono chiarite solo alla fine e che ridimensionano ampiamente qualsiasi fastidio la sua eccentricità abbia suscitato. Personalmente non l'ho trovata così fastidiosa, forse perché fin da subito ci viene detto che agisce in questo modo per un motivo e ogni sua stranezza è perfettamente integrata alla storia.
Oh Yeon Seo è per me un'attrice poco conosciuta, l'ho vista solo in My Sassy Girl che ho droppato, ma qui mi è sembrata molto brava (del resto ha una carriera molto lunga e di successo) anche se non mi ha colpita come per l'attore protagonista.

Per chiudere, a me questo drama - che non è mini, non è maxi - è piaciuto il giusto, forse l'ho trovato più appassionante di titoli più acclamati in primis per il tema, e poi per la struttura: non ha mai un punto morto e non c'è mai qualcosa che secondo me stoni o porti via sostanza. Lo consiglio sicuramente, è un drama che ha un lato romantico molto dolce e commovente e che non liquida il tema della salute mentale come qualcosa di poco conto, lo tiene sempre in primo piano senza però usarlo come unico elemento negativo. Mi è piaciuto, e sarebbe bello che ci fossero altre produzioni come questa (lo so, chiedo troppo).

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