11 marzo 2019

Maggie Stiefvater
Ladri di Sogni

Serie Raven Cycle 2
Titolo originale Dream Thieves

Trama
Rizzoli
pag. 522 | € 16,00
La magica linea di prateria è stata risvegliata e la sua energia affiora. I ragazzi corvo, un gruppo di studenti della scintillante Aglionby Academy, sono sulle tracce del mitico re gallese Glendower, che dovrebbe essere nascosto nelle colline intorno alla scuola. Con loro c’è Blue, che vive in una famiglia di veggenti tutta al femminile. A lei è stato predetto più volte che quando bacerà il ragazzo di cui sarà davvero innamorata, questi morirà. Sulle prime sembra che il suo cuore batta per Adam, ma forse è Gansey quello che ama davvero…Intanto Ronan s’inoltra nei suoi sogni, da cui può uscire di tutto. Del resto è uno che ama sfidare il pericolo. Mentre il tormentato Adam, con un passato pesante alle spalle, s’inoltra sempre più in se stesso, cercando una sua strada nella vita. Nel frattempo c’è un individuo sinistro che è anche lui sulle tracce di Glendower. Un uomo pronto a tutto.
"Possiamo fare finta. Solo una volta. E poi non ne parleremo più."
Commento
A questo punto inizia l'attesa. Per chissà quale motivo, per ora Rizzoli non ha in programma di pubblicare il terzo romanzo della serie, e non si sa se è una pausa oppure se proprio hanno accantonato il progetto. In ogni caso il risultato è lo stesso e mi metto in attesa come tutti gli altri fan della serie. Considerando il mio stitico livello di pazienza, probabilmente finirò per comprarmi il paperback inglese e proseguire per conto mio.
L'unica cosa positiva, in questa attesa forzata, è che il romanzo non ha un finale aperto, ma si chiude discretamente bene senza lasciare troppe questioni in sospeso: come a dire il problema principale è risolto, prenditi una pausa ma non rilassarti troppo perché tra poco le cose diventeranno ballerine.
C'è poco da stare sulle spine, viste le circostanze, quindi spariamoci un gelato e troviamo altro per cui fangirlare.
Primo punto da affrontare: il voto. Ci ho pensato qualche minuto, ho messo tre e mezzo e poi mi sono detta che era troppo basso. Sono passata al quattro ma ancora non sono convinta. Diciamo che punto al quattro meno, ecco.
Perché? Tanto per cominciare è un bel romanzo, ma non è bellissimo. Non mi è sembrato tanto diverso dal primo - nonostante i personaggi si muovano di più - e la trama continua a rimanere a tratti oscura. Forse sono io che faccio fatica ad acchiappare le teorie della linea di prateria che si sveglia e poi si spegne, e di come tutto sia collegato all'energia di non so che cosa e come alla fine tutto si risolva con una specie di interruttore on e off. Non so, non credo di essere la persona migliore per giudicare la trama, le sue fondamenta e i suoi contenuti. Come per il primo romanzo mi sono limitata a seguire la narrazione e concentrarmi su quello che capivo - che non è poi chissà che.
Quindi Ladri di sogni è bello, ma non bellissimo, è scritto bene, strutturato, bei dialoghi, ma manca di emozioni forti, non prende come dovrebbe e non coinvolge fino a portarti all'insonnia.
Il secondo punto traballante è che, per quanto venga spacciato come protagonista, Gansey continua a lasciare agli altri personaggi lo spazio e il ruolo, tanto da rimanere spesso nell'ombra e interagire ai minimi termini. Ad esempio, è Ronan il protagonista di questo secondo romanzo e lo è per un motivo preciso che per me non ha un collegamento chiaro con tutta la trama di base. I ladri di sogni sembrano essere una cosa separata rispetto alla linea di prateria, sembrano avere una connessione nell'energia ma oltre a quello il nulla. E' stato interessante, però, tutta questa storia del rubare e prendere oggetti dai sogni, dell'origine di Ronan stesso e di come il suo comportamento trovi una spiegazione proprio grazie a questo potere.
Ronan, che tanto mi piaceva, qui perde un po' di verve anche se è sicuramente un bel personaggio carismatico e profondo. Forse mi aspettavo che non si ammorbidisse così, forse speravo che rimanesse selvatico e imprevedibile, ma è chiaro che il suo percorso ha raggiunto una sorta di chiusura e che ora deve andare avanti esattamente come ha fatto Adam.
Ecco, Adam è strano. Dalla fine del primo romanzo ha subito un cambiamento e ora deve fare i conti con la sua nuova natura, con il suo nuovo scopo, e accettare che non può avere ciò che desidera. Continua a scontrarsi con Gansey, continua a odiare la sua condizione pur avendo pochi mezzi per migliorarsi, non ha nessuna pazienza, nessuna razionalità e, per quanto si possa comprendere questa sua fragilità, alla lunga stanca. Diciamo che non è tra i miei personaggi preferiti.
Allo stesso modo di Gansey, anche Blue non ha ancora sviluppato le sue potenzialità: aspetto il momento in cui le sorti della serie dipenderanno da lei, ma per ora mi tocca accontentarmi e apprezzare la sua normalità e il suo tenero cuore.
Non dirò altro, perché ci sono dei risvolti che non mi aspettavo e di cui non c'è stato sentore: un po' alla WTF, quando è successa questa cosa. Insomma, si capisce che l'autrice ha un progetto e che lo sta portando avanti, ma i suoi metodi mi sono in parte oscuri, così come è chiaro che per quanto sembrano slegate ogni cosa deve avere una ragione di esistere e un collegamento che andrà a formare il quadro d'insieme.
Ho apprezzato il punto di vista dell'uomo grigio e la sua interazione con il gruppo, ha dato un tocco di pericolo e di mistero più umano e meno paranormale, così come mi è piaciuto che le dinamiche familiari di Blue non rimanessero sullo sfondo ma agissero attivamente nella storia e nel cambiamento di Blue. 
Sono arrivata alla fine di Ladri di Sogni soddisfatta ma non del tutto. Ho assolutamente bisogno di proseguire la serie, perché ora come ora brancolo nel buio e oscillo tra amore e apatia. E io voglio amare questa serie, lo voglio proprio tanto. Perciò do ancora qualche mese alla Rizzoli per buttare fuori il terzo volume e, se non lo fa, mi organizzo diversamente. Va bene aspettare, va bene avere pazienza, ma sono sicura che se non lo leggo adesso che ho la storia fresca in testa alla fine mi scorderò tutto e perderò la magia della serie.
E io odio quando mi succede.

Nessun commento: