Serie The Scholomance 1
Titolo originale A Deadly Education
Trama
Mondadori | 264 pag. | € 19,00 |
Adoro avere crisi esistenziali all'ora di andare a letto, è così riposante.
Commento
Da cosa cominciare.
Non sapevo dell'esistenza di questa serie, l'ho scoperta guardando un video su YT di una tizia che parlava di make-up ed è finita a raccontare di cosa stava leggendo. Mi sono detta che se la mia biblioteca avesse avuto il primo titolo in catalogo prima o poi lo avrei letto. Poi mi sono preparata la lista delle letture estive e ho deciso di infilarlo dentro e leggerlo, persino prima di tutti gli altri.
Il mio commento a caldo è che è un romanzo carino, con parecchi difetti, che si salva principalmente grazie all'idea di base che, in ogni caso, non è niente di nuovo. Il mio voto rispecchia questa valutazione, onestamente non so se vorrò continuare con la serie perché per quanto sia stata una lettura piacevole non ho voglia di trafficare con il prestito di ebook.
Cominciamo con la storia.
Galadriel - sì, come l'elfa - è una ragazzina che ha sempre vissuto con la madre mezza hippy e una maledizione sul capo: il suo potere può distruggere il mondo. Gal, anche se ha questo destino di maga oscura, è decisa a non lasciarsi sfuggire di mano il controllo della situazione, eppure questa sua natura e il suo carattere oscuro e spigoloso la trasformano in una reietta amata solo dalla madre. Invece di essere una piagnucolona, Gal è una cazzutissima che, pur soffrendo di solitudine, non espone il ventre molle e mostra solo una durissima corazza.
Quando entra nella Scholomance i suoi tentativi di fare gruppo muoiono subito e Gal si rassegna ad essere un'emarginata che, probabilmente, morirà molto prima del diploma.
La Scholomance è una scuola di magia che si autogestisce, non ci sono insegnanti o adulti di nessun tipo, è una struttura che vive di vita - magica - propria e le uniche forme di vita sono gli studenti e i mostri che vogliono cibarsene. L'unico modo sicuro per sopravvivere è entrare in una Cerchia o stringere alleanze con altri studenti, perché il gruppo fa la forza e riduce la possibilità di crepare malissimo. Gal è sola e può contare solo sulle sue notevoli forze, ma anche così rischia la vita. Per suo grande disappunto, l'eroe della scuola, Orion Lake, la salva più di una volta e sembra spuntare dal nulla quando lei ha bisogno di aiuto.
Orio è la stella della Scholomance, fa parte della Cerchia di NY ed è dotato di grandi poteri, capace di uccidere mostri senza rompersi un capello. Eppure, nonostante la sua fama, nonostante sia perennemente adulato, Orion non è mai a suo agio in mezzo agli altri, non gli piace essere al centro dell'attenzione e non gli piace il servilismo. Orio si accozza a Gal perché lei è brusca e tratta tutti allo stesso modo e, in un certo senso, offusca la luce di Orion con una dose massiccia di logica, buon senso e rabbia. Il duo è quanto di più strano ci sia, la scuola non fa che cercare di dividerli e Gal tenta di assecondare questa separazione. Il suo obiettivo è rimanere viva, farsi qualche amico e non farsi nemici perché Orion pare abbia una cotta per lei.
La situazione degenera sempre di più, con mostri che risalgono la scuola anche se non dovrebbero, studenti che muoiono brutalmente e Gal che spara colpi di potere che nessuno si aspettava avesse.
Il finale? Un barlume di luce e di speranza per Gal che, forse, non è poi così costretta alla solitudine e alla morte durante il diploma. Unico problema, questa sua strana relazione con Orion.
Allora il mio commento è una sufficienza raggiunta a stento grazie esclusivamente all'idea e alla protagonista. Lo stile, il worldbuilding e la trama sono, purtroppo, molto poco soddisfacenti.
L'idea è molto in linea con il trend del momento, la famosa dark academia, se non altro perché qua gli studenti crepano malissimo e la situazione non è intrisa di finto pericolo. La questione è che un'idea, se sviluppata male, non ha presa sulla mia mente e non si accende la lampadina della curiosità per i seguiti. Galadriel è un personaggio scorbutico, malmostoso, a tratti cafona, eppure è così per un motivo, le circostanze sono più che attenuanti e non finge di essere qualcosa che non è. Certo, il fatto che sia bellissima e che sia la prescelta a distruggere il mondo non profuma di novità, ma almeno è antipatica dall'inizio alla fine.
Il problema principale, per me, è stata la totale assenza di contestualizzazione. Inizi il libro e vieni catapultato dentro questa Scholomance, non ti viene spiegato mai il sistema magico, non hai nessun contesto degli eventi se non quello che viene detto nella storia, tutto regge su fili sottilissimi e trasparenti. Praticamente è da prendere così come viene, e la confusione iniziale è da sbrogliare stando attenti e facendo spallucce.
Lo stile non è niente di speciale, il romanzo si legge e ha un chiaro tono YA, quindi in linea con la storia, però è molto confuso e non so se è un problema di traduzione o se proprio la Novik è amante del butta sul foglio tutto quello che ti passa in testa anche se sono pensieri scollegati. Io non sono fan, infatti è stato il fattore determinante per il mio voto tiepido.
Si salva per la trama, se proprio voglio essere magnanima, che comunque ha un inizio (fumoso), uno svolgimento e una fine (ovviamente aperta al seguito). Non ha abbastanza ciccia sulle ossa, per i miei gusti è sempre troppo confusa e scarna, caotica e infantile, c'è sempre qualcosa che stona.
Detto questo, mi sembra chiaro perché non ho voglia di smanettare con il prestito ebook della biblioteca, non penso che lo sbattimento valga la lettura.
Con questo svolazzo di cattiveria, passo e chiudo.
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