Serie Ramses the Damned 2
Trama
Ramses the Great, former pharaoh of Egypt, is reawakened by the elixir of life in Edwardian England. Now immortal with his bride-to-be, he is swept up in a fierce and deadly battle of wills and psyches against the once-great Queen Cleopatra. Ramses has reawakened Cleopatra with the same perilous elixir whose unworldly force brings the dead back to life. But as these ancient rulers defy one another in their quest to understand the powers of the strange elixir, they are haunted by a mysterious presence even older and more powerful than they, a figure drawn forth from the mists of history who possesses spectacular magical potions and tonics eight millennia old. This is a figure who ruled over an ancient kingdom stretching from the once-fertile earth of the Sahara to the far corners of the world, a queen with a supreme knowledge of the deepest origins of the elixir of life. She may be the only one who can make known to Ramses and Cleopatra the key to their immortality--and the secrets of the miraculous, unknowable, endless expanse of the universe.
There is no heaven. There is no hell. There is no above or below. If there is a realm beyond this one, it is no more beautiful, no more significant, no more full pf truth, than ours here on earth.
Commento
Intanto devo dire una cosa. Non mi passerà mai di non essere riuscita ad incontrare la Rice e, ora che è morta, vederla dimenticata dall'editoria italiana mi fa venire la gastrite.
Sono dovuta andare fino a New York per trovare alcuni titoli mai pubblicati in italiano e avvicinarmi un pochino a completare la collezione. La rabbia che mi è venuta quando ho scelto di non comprare libri nuovi e tuffarmi nella libreria The Strand e girare per ore negli scaffali alla ricerca della Rice. Ne sono uscita con ben 3 titoli e uno era proprio Ramses the Damned, the passion of Cleopatra.
Non mi fa impazzire sapere che il romanzo è scritto a quattro mani con il figlio, ma visto che anche lui è uno scrittore (tra l'altro amico della Ward) ha addolcito la pillola.
Putroppo non posso dare un voto pompato solo perché questo è un libro della Rice, devo essere oggettiva e onesta soprattutto con me stessa. Ho speso dei soldi, ho letto e il voto finale è basso.
Lo stile non ha nulla per cui essere criticato, se avete letto un romanzo della Rice sapete bene che lei non mette mai il turbo, va lenta come una tartaruga con il carapace agghindato di pietre preziose. Devi rispettare il suo ritmo e, dopo un po', ci si abitua ma la verità è che lo stile e la consapevolezza che è della Rice sono la salvezza del romanzo.
Ho letto il primo titolo della serie ormai non so più nemmeno quanti anni fa, quindi ho approcciato la lettura come una novità assoluta, tanto in un certo senso ogni autore ci rifila il recappone delle puntate precedenti.
Le fila della storia si riallacciano esattamente a quelli del primo romanzo, con i protagonisti immortali che cercano di superare la resurrezione sfortunata di Cleopatra.
Qui Ramses e Julie si stanno godendo la vita, viaggiano e scoprono il mondo con gli occhi di chi non rischia la morte e non ha problemi di soldi. Dall'altra parte, però, abbiamo Cleopatra. E' lei la vera protagonista del romanzo, perché è un personaggio controverso, con tante luci e ombre e ha una storia da raccontare, sia nel suo passato che nel presente. La trama, purtroppo, è molto semplice e viene tirata così tanto che certi capitoli sembrano scritti per puro gusto di farlo. Per carità, la Rice può permetterselo, ma la lettura viene frenata e sei lì che speri che accada qualcosa al più presto.
In realtà pensavo che la storia prendesse tinte più cupe, più drammatiche, che il sangue ad un certo punto scorresse, o quanto meno ci fosse una morte (ce n'è una, ma è di poco conto). Invece qui la Rice salva tutti perché li illumina di una luce poetica, li trasforma in meravigliose creature dallo spirito indomabile e drammatico. Fino ad un certo punto sono d'accordo, poi non tanto.
Il risultato è che mi sono annoiata, la storia e i personaggi non mi hanno preso e sono arrivata alla fine perché mi scocciava droppare. Sarò onesta con me stessa, non penso che la mia smania di completare la collezione della Rice arrivi al punto di comprare seguiti di storie che mi hanno lasciata indifferente.
Io amo Annina, ma al mio amore c'è un limite che si chiama rapporto spazio/denaro/qualità.
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