20 febbraio 2023

K-drama della settimana: Summer Strike


Lee Yeo Reum (Seolhyun) è una giovane donna con una carriera e una vita che stanno andando molto bene: al lavoro ha appena ottenuto un contratto a tempo indeterminato, e ha un ragazzo che le piace molto. Ma il lavoro comincia a diventare stressante, e poi le capita un doppio colpo di sfortuna. Sua madre muore in un tragico incidente pochi istanti dopo che il suo ragazzo l'ha lasciata. Sentendosi completamente abbattuta e esaurita, decide di lasciare il lavoro, andare sul mare, e non fare assolutamente nulla per un po' – almeno finché non riuscirà a ricaricare le batterie e riprendersi mentalmente. Si trasferisce in un piccolo villaggio sul mare chiamato Angok. Ed è qui che incontra An Dae Beom (Im Siwan), un bibliotecario balbuziente che ha anche lui la sua quota di scheletri nell'armadio. Molti anni fa, era un prodigio della matematica con un brillante futuro accademico davanti a sé. Ma le circostanze lo hanno spinto via dalla grande città e dalla vita scolastica. Che cosa succederà quando queste due anime perse si incontreranno – e un periodo di "fare niente" in questa cittadina potrà veramente curare i loro mali?
Trailer
Anno: 2022
Episodi: 12 (50 minuti a episodio)
Dove guardarlo: Viki sottotitolato in italiano, Netflix sottotitolato
Genere: Romance, Life, Drama, Melodrama
Diapositiva: 

La pucciosità! La puccioseria assoluta!
C'è stato un momento - ora lontano - in cui riuscivo a vedere un drama alla settimana, soprattutto grazie a due aspetti: erano tutti nelle mie corde ed erano a 12 puntate. Summer Strike è stato uno di questi drama, un concentrato di leggerezza, dolcezza, malinconia e depressione con quel tocco di pucciosità che è l'ingrediente perfetto per catturarmi e farmi emettere cuoricini luminosi dagli occhi.

Il drama racconta la storia di due persone con un vissuto molto diverso ma con una personalità simile che si incontrano ed entrano subito in sintonia.
Yeo Reum vive come ogni corano vorrebbe: ha un lavoro in un'azienda a Seoul, vive da sola, ha un fidanzato da molti anni e ormai si aspetta il matrimonio, la mamma le manda i suoi contorni preferiti ed è tutto esattamente come dovrebbe essere tranne che questo loop infinito non porta a Yeo Reum nessuna gioia. Il fidanzato è come un amico, al punto che ormai vede solo il suo difetto di farsi mettere i piedi in testa sul posto di lavoro, la madre muore all'improvviso e al lavoro le rubano il merito di un progetto. Yeo Reum scoppia, cede, entra in uno stato di apatia e molla il lavoro e il micro appartamento di Seoul per riprendersi dalla batosta che la vita le ha rifilato viaggiando solo con uno zaino verso la costa della Corea. Raggiunge un paesino piccolo ma le comunica subito felicità e decide di fermarsi, anche se questo significa vivere come una squatter (ma in regola) dentro una vecchia sala da biliardo dove è stata uccisa una ragazzina. Yeo Reum si gode il momento, passa i giorni a leggere nella biblioteca comunale e a entrare in contatto con i locali.

Uno di questi abitanti è il bibliotecario, un giovane della sua stessa età che comunica con lei con disegni e bigliettini e che sembra sempre aiutarla anche se non richiesto. Il signor bibliotecario è Dae Beom, un matematico che ha lasciato la ricerca per vivere una vita semplice. Dae Beom è la quintessenza della pucciosità, è gentile ma non servile, è intelligente, empatico, perfettamente integrato nella piccola comunità ma anche affascinato da quella strana ragazza che si mette sempre in imbarazzo. E' così dolcino che vuole starle vicino, vuole aiutarla, vuole che si integri e che la comunità le voglia bene perché alla fine Yeo Reum è solo una forestiera che vuole vivere in pace e felice.
Lui l'ho adorato, sarà che Im Siwan è il volto della puccioseria nei drama, ma il personaggio stesso mi è piaciuto, perché non gioca ad essere un alfa, è una persona comune con una particolare intelligenza ma che non perde il contatto con la realtà.
Lo so che vi aspettate una storia d'amore e state sereni perché c'è, solo non è come nei soliti drama: niente smancerie, niente cringe, niente bacetti a stampo inutili, il romanticismo c'è ma è platonico e non si sente la mancanza di una versione più struggente o tradizionale perché non sarebbe coerente con la storia.

La pucciosità, però, non arriva solo dai due protagonisti ma anche dai personaggi secondari, i paesani che all'inizio detestano Yeo Reum e che alla fine la accolgono come una di famiglia. Il piccolo gruppo è talmente eterogeneo che ce n'è per tutti i gusti: l'affittuario antipatico (all'inizio) con il bimbo monello, la bibliotecaria un po' possessiva, la nonnina e la nipote con il suo compagno di classe tontolone e innamorato, è un gruppo particolare ma molto gradevole e le dinamiche che ne escono sono un po' l'anima delle puntate.

Note tecniche: ambientazione rurale/bucolica che non ridicolizza la realtà, super promossa, OST veramente bella con un paio di pezzi entrati nella playlist; vibe generale assolutamente nelle mie corde.
Io mi rivedrei Summer Strike senza pensarci due volte e mi sento di consigliarlo perché è quel tipo di drama che spesso ho bisogno di vedere e che non si trova così facilmente.

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