2 maggio 2022

Christelle Dabos
Fidanzati dell'Inverno

Serie L'Attraversaspecchi 1
Titolo originale Les Fiancés de l'hiver

Trama
Edizioni E/O
ebook | € 11,99
In un universo composto da ventuno arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra, vive Ofelia. Originaria dell'arca "Anima", è una ragazza timida, goffa e un po' miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un'altra arca, "Polo", molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo.
Nonostante quello che pensava Thorn, Ofelia aveva l'intima convinzione che su quell'arca non potessero essere tutti ipocriti, corrotti e assassini, dovevano per forza esserci anche persone degne di fiducia, toccava a lei trovarle.

Commento
Mentre ero in attesa del treno (stranamente in ritardo *ironico*), dopo aver appena finito un ebook, non sapendo che cavolo fare di me stessa ho pensato di cominciare subito un nuovo romanzo, perché era veramente l'unica cosa che avevo voglia di fare. Mi ha sorpresa che la mia esplorazione del Kindle mi abbia portata a scegliere un titolo che avevo da tempo in tbr e che, a dirla tutta, non avevo mai voglia di leggere secondo quel principio che più un romanzo è pubblicizzato meno mi attira. Ma ormai questa serie ha passato il picco di interesse, quindi ho riscoperto il motivo che mi aveva spinta a metterla nella mia lista: la speranza di trovare una serie ben costruita che non fosse un trattato di spiegoni o un riassunto senza alcuna spiegazione e nessuna traccia di magia/fantasia.
Non avendo grandi - o meglio, nessuna - aspettativa, ho iniziato Fidanzati dell'inverno pensando di annoiarmi e di arrancare per poi droppare completamente la serie. Mi sono ricreduta molto in fretta, non solo perché alla fine la storia mi è piaciuta, ma anche perché la struttura della trama, il worldbuilding e la solidità dell'elemento magico (chiamiamolo così) sono stati i veri attrattori che hanno esercitato su di me una presa solida.
Protagonista della storia è Ofelia, una ragazza che vive sull'Arca di Anima e che ha ereditato l'abilità di leggere di oggetti attraverso il tocco delle sue mani e, dono raro, quello di attraversare lo spazio usando gli specchi. Ofelia è silenziosa, a tratti passiva, si interessa solo del suo Museo e subisce un po' i caratteri più dominanti dei suoi familiari. Pur avendo doni speciali, Ofelia tende a passare inosservata a causa dei suoi modi modesti e del suo aspetto un po' trascurato, ma sotto quest'aria da addormentata c'è una mente che lavora e che prende nota di ogni cosa. Del resto c'è un vantaggio ad essere così sottovalutati, si è presenti quando non si dovrebbe e si sente ciò che non si dovrebbe sentire.
La sua routine viene completamente distrutta alla notizia di essere stata scelta come futura sposa di un membro dell'Arca Polo nel nome di un'alleanza tra Arche. Ofelia non capisce perché sia stata scelta proprio lei, ma pare che in realtà di lei non importi niente a nessuno, al suo posto avrebbe potuto esserci una ragazza qualsiasi. Sradicata improvvisamente dalla sua vita, Ofelia si ritrova in viaggio verso Polo con una zia, Roseline, che nemmeno conosceva bene e con, Thorn, il suo promesso sposo che non promette niente di buono: alto, pallido, magro, gelido e austero nei modi. All'arrivo a Polo la situazione si palesa subito nella sua drammaticità: Ofelia non è la benvenuta e la sua presenza lì scatena rischi che si faticano ad evitare. Tenuta segregata in casa dalla zia di Thorn, Berenilde, e successivamente camuffata come valletto a Città Cielo, Ofelia subisce quella trasformazione obbligatoria che una persona pratica e di buon senso affronta quando è costretta dalle circostanze: ok avere un carattere modesto, ma essere presa per scema no. Ofelia tira fuori una grinta e una durezza che non pensava di avere e dimostra a tutti e, in particolare, a Thorn di che pasta è e può diventare.
Allora, lasciando un attimo da parte la trama, che è comunque veramente ben costruita e distribuita lungo il romanzo, secondo me la parte più bella in assoluto e quella che cattura l'attenzione è la descrizione dei luoghi e delle persone, l'immaginazione dell'autrice nel creare un mondo molto originale e ben contestualizzato che non cade dal nulla e nel nulla sparisce. I dettagli ci sono ma non sono mai eccessivi, ci sono chiarimenti, descrizioni, spunti che contribuiscono a creare un'immagine ben precisa nella propria mente e per me questa immagine ha il sapore di un film Studio Ghibli e Myazaki insieme: reale ma fantastico, un po' strano e troppo colorato, dalle forme inusuali ma sempre logico e razionale nel suo insieme.
La lettura di questo romanzo è stata molto gradevole, con la giusta dose di avventura e di intrigo immersi in questo mondo di fantasia che funziona sul serio e che non lascia un senso di vuoto o di confusione. L'aspetto romantico, se devo essere onesta, non è granché ma si capisce anche che è voluto e che al momento non è al centro della narrazione. Del resto Thorn è un personaggio strano che si vede poco e che fa poco, ma suppongo che in futuro avrà un po' più di spazio e di senso. Ofelia è un buon personaggio che funziona in questa storia e in questo genere, al momento non trovo grossi difetti e non mi ha dato ai nervi neanche una volta, e per me è già una vittoria.
Ho iniziato subito il secondo romanzo perché mi rilassa, mi diverte, e non temo una cocente delusione. 

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