8 novembre 2021

Teresa Radice, Stefano Turconi
Il Porto Proibito (Artist Edition)

Trama
Bao Publishing
pag. 319 | € 27,00

Nell'estate del 1807, una nave della marina di Sua Maestà recupera al largo del Siam un giovane naufrago, Abel, che di sé ricorda soltanto il nome. Diventa ben presto amico del primo ufficiale, facente funzioni di capitano perché il comandante della nave è, a quanto pare, scappato dopo essersi appropriato dei valori presenti a bordo. Abel torna in Inghilterra con l'Explorer, e trova alloggio presso la locanda gestita dalle tre figlie del capitano fuggiasco. Ben prima che gli possa tornare la memoria, però, scoprirà qualcosa di profondamente inquietante su di sé, e comprenderà la vera natura di alcune delle persone che lo hanno aiutato. Dall'affiatato team creativo composto da Teresa Radice e Stefano Turconi, un libro intenso, che scava nell'anima dei protagonisti e dei lettori, che BAO propone in uno speciale cartonato a dorso tondo realizzato per ricordare un antico tomo marinaro.
La verità più profonda si può trovare grazie a una semplice storia.
Commento
Durante il mio raid in biblioteca, oltre ad una dose di mystery, ho portato a casa anche tre graphic novel che stavano belle pacifiche in mostra su un tavolino all'ingresso.
Avendo sentito parlare in lungo e in largo di Il Porto Proibito (e fidandomi quasi ciecamente di Silvia Leggiamo e Prismatic) ho arraffato la copia esposta con le stelline negli occhi, felice di sperimentare questo genere che non era mai entrato nella mia rotazione di letture.
Aimé, mi duole dirlo, la passione non è scoccata e i cuori non si sono formati, lasciandomi un filo delusa dal fatto che, ancora una volta, non riesco a infilarmi nel gruppo felice di chi ama una storia incondizionatamente.
Dal punto di vista sensoriale ed estetico il voto è alto, il volume è veramente molto bello e merita tutto l'entusiasmo che ha suscitato, soprattutto l'edizione Artist Edition ha una copertina accattivante che acchiappa subito l'attenzione. Anche lo stile delle illustrazioni è molto gradevole, si sposa benissimo con la storia e ha una capacità di rendere i dettagli in modo preciso ed elegante, senza farli sembrare fotografie. E' chiaro che poi lo stile, così come la storia, risente dei gusti personali, ma io di solito non sono particolarmente critica sui disegni, mi piacciono tutti finché hanno personalità e identità; diversa è la questione della storia.
Partendo dal presupposto che la trama è sicuramente carina e godibile e perfetta per essere narrata attraverso i disegni, tutto si riduce al fatto che di base non sono fan delle storie marittime e che ce ne vuole parecchio perché mi piacciano. Non ho affrontato la lettura decisa a dare un voto basso, non lo faccio mai, e alla fine non c'è veramente nulla che non mi sia piaciuto, semplicemente non mi sono appassionata e non mi ha presa nel modo in cui ha fatto presa su altri.
La trama è un'avventura quasi soprannaturale che ha come protagonista un giovane ripescato su una spiaggia dopo un naufragio. Il ragazzo ha perso la memoria ma subito dimostra una profonda conoscenza della navigazione e della vita dei marinai. Poco alla volta si ritrova sulle orme di un famoso marinaio accusato di diserzione e furto e, tra ricordi che riaffiorano e misteri da chiarire, incontra sulla sua strada diversi personaggi che saranno preziosi per il suo percorso.
Parte del mio disappunto è collegato al fatto che ho capito subito il collegamento tra il ragazzo e il marinaio, ma forse era voluto e io mi fregio di un intuito inesistente; quale che sia la motivazione, avendo già capito, ho perso immediatamente interesse, ho trascinato la lettura un po' a malincuore giusto per vedere le tavole e capire che linea narrativa avrebbe preso la storia.
Non so, forse un insieme di cose non mi ha messa in condizione di apprezzare appieno questa graphic novel, non credo nemmeno sia un problema di formato perché non sono una novellina assoluta e ho letto spesso fumetti in passato, semplicemente mi sono lasciata condizionare dall'opinione altrui e ci sono rimasta male quando ho scoperto che non la condividevo.
Sono curiosa, però, di leggere altre GN di Radice e Turconi, magari mi piaceranno più di questa e avrò l'ennesima conferma che mi devo tenere alla larga dalle storie marinaresche. Vedremo, per ora passo ad altro e cambio totalmente genere.

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