5 novembre 2021

K-Drama della settimana:
Lovers of the Red Sky





















Durante la dinastia Joseon (1392-1910), una giovane donna di nome Hong Chun Gi (Kim Yoo Jung) fa la pittrice, una vera rarità nella Corea Joseon, dove i valori confuciani impongono che tali attività siano inappropriate per una donna. È nata cieca, ma in qualche modo è riuscita a riacquistare il senso della vista ed ora è stata accettata alla più prestigiosa università d'arte del paese. Un giorno incontra Ha Ram (Ahn Hyo Seop), un astrologo il cui destino è l'opposto del suo: sebbene sia nato vedente, ha perso la vista in un incidente d'infanzia. Ciononostante, è anche in possesso di un talento sorprendente: nonostante il fatto che sia cieco, può leggere il futuro seguendo il movimento del cielo la notte. Hong Chun Gi si innamora di Ha Ram ed è determinato a conquistare il suo cuore. Ma il duo viene risucchiato nelle macchinazioni della corte reale, in particolare quelle che coinvolgono due principi: lo spirito libero Anpyeong (Gong Myung) e il crudele calcolatore Sooyang (Kwak Si Yang) un uomo che desidera diventare il prossimo re Joseon
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Anno: 2021
Episodi: 16 (1 ora e 10 min. a episodio)
Dove guardarlo: Viki sottotitolato in italiano
Genere: HistoricalRomanceDramaFantasy
Diapositiva: 

Io già sto passando dei mesi di enorme stress personale, non è possibile che nemmeno i drama mi diano gioia e quel poco che vedo sia un soufflé che si affloscia dopo le prime puntate.
Io ci rimango male, dai, metto in lista drama su drama e ho l'hype a tuono e poi parte il siparietto e io rimango con un pungo di mosche e il fastidio di portare a termine 16 puntate con energia e attenzione a livelli bassissimi. Insomma, se anche i drama rappresentano il mood del periodo sono totalmente spacciata.

Ho iniziato Red Sky con i cuori nelle pupille, pronta a fare scorpacciata di storico fantasy con lo sgnoccolo coreano con gli occhi rossi, convinta che la storia girasse attorno ad una love story tra la solita contadina povera e la creatura meravigliosa e ultraterrena.
Ci ho messo una puntata a capire che il castello che mi ero costruita non solo era crollato, ma proprio non esisteva fin dall'inizio perché la creatura soprannaturale c'è, ma non è il protagonista.
Sembra estremo dirlo, ma dal quel momento ho perso interesse, quello che desideravo vedere non sarebbe mai accaduto e quindi perché perderci tempo? Perché non droppare? Perché, ripeto, in questo mese la mia mente era concentrata su temi molto più pressanti e usavo Red Sky come valvola di sfogo in pausa pranzo per isolarmi dai colleghi con le sacre cuffiette. Sono arrivata alla fine, ma non ne sono particolarmente felice e, a dirla tutta, nonostante mi piacciano entrambi gli attori protagonisti, nessuno dei due è riuscito a dare un colpo di carattere al drama.

La storia si basa sull'incontro in tenera infanzia di una bambina cieca figlia di un pittore di corte e il figlio dello sciamano di corte. Secondo una logica da drama tutta contorta, questi due bambini si legano subito (inclusa una scena di cringe assoluto con queste due povere creature che si baciano...io boh) ma la loro amicizia/amore subisce subito una rottura quando il bambino viene usato durante un rito propiziatorio e finisce per morire annegato e risorgere cieco e posseduto da Ma Wang, una sorta di demone della distruzione che, nello stesso momento, era stato liberato dai due principi ereditari dal dipinto nel quale era sigillato. La bambina, invece, a causa dell'intervento di altri due spiriti (non ricordo nome né natura) si risveglia con la vista, ma gli occhi sono quelli di Ma Wang.

Fast forward, Chun Gi (la ragazza) sbarca il lunario dipingendo quadri falsi per mantenere il padre che, da quel lontano giorno, è diventato completamente pazzo. Ha Ram (il ragazzo) è stato preso sotto l'ala del re ed è diventato astronomo di corte e vive ricco sfondato con una doppia identità, sotto la quale trama vendetta tremenda vendetta per chi gli ha ucciso il padre.
Ad un certo punto, Chun Gi e Ha Ram si incontrano e questo contatto risveglia Ma Wang, così che Ha Ram diventa una specie di mostro demone e uccide le gggenti. Al suo risveglio non ricorda nulla, e i due ci mettono un po' a riconoscersi, ma quando succede all'improvviso l'amore di bambini risboccia e si dicono ti amo. Così, random, tanto per.

ANYWAY, tra un sospiro e uno sturbo ormonale, Chun Gi entra in lista per partecipare ad un torneo di corte per selezionare i pittori da inserire tra i dipendenti e ha a che fare con il terzo principe che, essendo un po' un cretino, si innamora perdutamente di lei anche se snasa che tra la ragazza e Ha Ram c'è del tenero. Durante il torneo si scopre che Chun Gi è come il padre, cioè un pittore con poteri divini e che quindi può essere ingaggiata per restaurare il dipinto e prendere parte al nuovo rito per sigillare Ma Wang. In tutto questo il re si ammala, il secondo principe trama di farsi possedere da Ma Wang per diventare signore assoluto e il terzo principe rimane perennemente nascosto dall'aura dell'amico Ha Ram che, tra le altre cose, scopre di essere posseduto.
Succedono cose, questo dipinto è sempre tra i piedi e il benedetto rito si tira talmente tanto per le lunghe che, quando finalmente avviene, è di un banale e ridicolo che perdi tutte le speranze.

Naturalmente il drama si chiude con tribolazioni varie che portano al sacro e stucchevole lieto fine, e vissero tutti felici e contenti. Ma attenzione! non so perché e non so a cosa serva, ma c'è una sorta di finale alternativo con lo scontro tra i due principi che - tenetevi forte - non fa capire chi vincerà. Così, per stuzzicare l'interesse, suppongo, anche se l'effetto è l'opposto e mi è partita una ciabatta attraverso il salotto.

Personaggi.
Chun Gi è vittima di una sceneggiatura piatta, parte abbastanza bene perché Yoo Jung è bravissima e potrebbe interpretare pure una rapa bollita, ma in sedici puntate il suo personaggio non ha nessuna vera evoluzione ed è sempre sottomessa agli eventi e dipendente in modo imbarazzante dalla sua infatuazione per Ha Ram, per cui anche se è simpatica ed energica, brilla solamente nelle scene che non fanno riferimento diretto al dipinto o a Ha Ram che, come si può immaginare, non sono molte. La salvo per affetto nei confronti dell'attrice, che mi piace moltissimo, ma non è per niente speciale.
Il tasto dolente è Ha Ram, escludendo la mia delusione nello scoprire che è umano al 200%, è tutta la sua costruzione che non regge. E' cieco, ma si muove su sterrato come se vedesse, combatte come un ninja, legge le stelle (!), insomma funziona a tutti gli effetti come un uomo normale, peccato che considerando il luogo e il tempo avrebbe dovuto avere almeno qualche difficoltà a deambulare in giro; invece lo vediamo andare a cavallo, salvare Chun Gi, camminare da solo in mezzo al bosco di notte e trovare comunque la strada. Forse sarebbe stato meglio dargli una sorta di vista soprannaturale, perché la sua cecità è falsah come le Vuitton che si vedono nei mercatini.

Il terzo principe è il second friendzonato, nel senso che appena entra in scena le sue chance di vincere la pulzella sono meno di zero, è talmente pucciosino e amichevole che lo guardi e gli vorresti strapazzare le guanciotte e dirgli di lasciar fare ai grandi. Magari - e dico magari - con una sceneggiatura più elaborata il suo confronto con il fratello pazzo ne sarebbe uscito migliore, ma vista la situazione è il classico terzo incomodo inutile che tenta goffamente di far innamorare la ragazza.

Ho già detto che la sceneggiatura è piatta, nel senso che tira per le lunghe 2 argomenti senza saperli condire e rigirare per dare l'illusione di sapore e complessità. In sostanza il dipinto e il rito sono gli unici punti attorno al quale ruota tutto e vengono sviluppati in modo superficiale e banale. I dialoghi sono nella norma, ma la cosa che mi ha veramente disturbata è stato il continuo uso delle scene di 'pensiero', dove i personaggi sono immobili e si sentono i loro pensieri, dopo sedici puntate mi si accapponava la pelle.

Note finali solite, della ost salvo solo il pezzo di Baekhyun perché lui è top sempre e comunque, la fotografia e i costumi sono ok (negli storici ho visto molto di meglio), ma gli effetti speciali sono osceni: se escludiamo gli occhi di Ha Ram, tutto il resto è scadente. Gli scorci dei paesaggi sono palesemente finti, alcune scene in cui i due vanno a cavallo sono sfacciatamente false, con i due attori che fingono il galoppo mentre sono probabilmente seduti su una sedia, insomma è brutto da vedersi e rovina il poco che si salva.

Per chiudere, consiglio di vedere Red Sky? Onestamente no, ci sono storici veramente belli e fantasy molto meglio sviluppati di questo, ma suppongo che se proprio non potete farne a meno vi conviene iniziarlo con le aspettative al minimo, per rimanerne almeno un po' piacevolmente sorpresi.

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