Serie A Court of Thorns and Roses 4
Trama
Bloomsbury | ebook € 11,23 |
Nesta Archeron has always been prickly-proud, swift to anger, and slow to forgive. And ever since being forced into the Cauldron and becoming High Fae against her will, she's struggled to find a place for herself within the strange, deadly world she inhabits. Worse, she can't seem to move past the horrors of the war with Hybern and all she lost in it. The one person who ignites her temper more than any other is Cassian, the battle-scarred warrior whose position in Rhysand and Feyre's Night Court keeps him constantly in Nesta's orbit. But her temper isn't the only thing Cassian ignites. The fire between them is undeniable, and only burns hotter as they are forced into close quarters with each other. Meanwhile, the treacherous human queens who returned to the Continent during the last war have forged a dangerous new alliance, threatening the fragile peace that has settled over the realms. And the key to halting them might very well rely on Cassian and Nesta facing their haunting pasts. Against the sweeping backdrop of a world seared by war and plagued with uncertainty, Nesta and Cassian battle monsters from within and without as they search for acceptance-and healing-in each other's arms.
So Nesta had become a wolf. Armed herself with invisible teeth and claws, and learned to strike faster, deeper, more lethally. Had relished it. But when the time came to put away the wolf, she'd found it had devoured her, too.
Commento
Sono settimane strane queste, per me, faccio cose e me ne dimentico, finisco un libro e poi me ne dimentico, non guardo più drama. Insomma, caldone + stress lavorativo = cervello in pappa.
Questo per dire che ho letto il nuovo romanzo della Maas e poi mi sono scordata di recensirlo e la cosa che mi spaventa è che non ne ho nemmeno voglia.
All'epoca ero eccitatissima che Nesta e Cassian avrebbero avuto il loro romanzo (o serie? non lo so e non ho voglia di approfondire) ma, quando ACoSF è uscito la smania è sparita e ho puntato a tutt'altro lasciando l'ebook a languire nel Kindle (scarico).
Poi, oh, le cose capitano, i libri finiscono e viene voglia di un fantasy, così eccomi qui a fare mente locale e a raccimolare i pochi ricordi che mi sono rimasti di questa lettura.
Parto con una cosa facile facile: Nesta for President. Fayre darling può rimanere nel suo castello a farsi gli occhi dolci con Rhys perché adesso c'è la sorella cattiva che fa tremare le fondamenta della Terra. Cattivah, acidah, maleducatah, autodistruttivah, Nesta è talmente tante cose negative che ad un certo punto o la ami o la idolatri, perché un personaggio femminile della Maas che non vorresti prendere a sassate dall'inizio alla fine è un miracolo divino. Nesta a me è sempre piaciuta, è una versione adult e fantasy di Petunia Dursley, fa parte della categoria delle cattive che hanno una ragione per essere così e se solo ci si sbatte un attimo a capirlo si vedono le potenzialità distruttive che potrebbero ribaltare le carte in tavola. Cassian, che è tante cose (soprattutto always allupato) ma non scemo, ha capito subito che a Nesta serve un ambiente sicuro privo di ogni stimolo distruttivo e che qualcuno deve fare da muro per assorbire l'onslaught di Nesta prima che ridiventi 'umana'.
Sì, Cassian è un bonazzo ed è l'essere più paziente del pianeta mondo, ma diciamocelo pure che senza Nesta avrebbe perso qualsiasi aura di magia: muscoli e bella faccia servono un po' a poco, la forza bruta è utile ma senza cervello è un casino, Cassian è sempre in combo con qualcuno perché ne ha bisogno e siccome la sua piccioncina è Nesta ecco che il suo buon carattere trova una ragione d'esistere. Insieme hanno un senso, quindi la lovestory non è totalmente stucchevole, anche se avrei fatto a meno di metà delle scene di sesso, ma soprattutto la costruzione della storia è fatta in modo che la progressione della loro relazione vada di pari passo con il cambiamento di Nesta. Ora, avrei gradito che l'angst fosse meno adolescenziale e più intelligente? Of course, ma è anche vero che questo è un NA fantasy romance e aspettarsi filosofie e teoremi socio pedagogici è pura illusione, quindi prendo e porto a casa e poi dimentico. Dicevo, l'isolamento di Nesta e di Cassian è sicuramente utile - e facile da leggere perché praticamente non succede nulla - e lascia spazio all'inserimento di personaggi nuovi che portano qualcosa di utile alla storia e che servono anche come capisaldi nella trasformazione di Nesta. Naturalmente sto parlando delle sue due compari di allenamento Gwyn ed Emerie e subito si vede anche il riferimento al trio di Cassian, Azriel e Rhys, come a dire che certe difficoltà fanno nascere grandi amicizie, ma la parte più bella è la ripresa del mito delle valchirie.
Per quanto riguarda la trama, al di là del rehab di Nesta, c'è un ovvio e scontato recupero di giocatori dell'ultima guerra che non sono schiattati ma sono ancora cattivi e assetati di vendetta. Non ho capito se questo romanzo non si è posto proprio come primo vero blocco della serie o se la Maas si è un po' persa per strada perché quando si capisce qual è il pericolo e cosa devono fare i protagonisti ogni scelta narrativa è talmente svelta e sintetica che pare quasi che l'autrice ci sia passata sopra svolazzando spensierata. Non dico che ci si debba invischiare nello svisceramento minuzioso ma se mi presenti un problema, una situation, mi illustri il piano d'azione e poi bim bum bam tutto è finito è chiaro che le oltre 700 pagine diventano un grosso punto interrogativo. Avrei preferito che i poteri di Nesta - dipinti per centinaia di pagine come di qualcosa che fa cacare sotto dalla paura persino Rhys - avessero un'utilità bellica prepotente che, per farla breve, lei se ne andasse in giro a spaccare culi e sradicare il sistema magico dei fae come un'oscura vendicatrice assetata di sangue. Sarebbe stato sicuramente più in linea con l'immagine di Nesta che la Maas ci ha dipinto nella trilogia precedente: ok che ha le sue ragioni, le sue fragilità e il suo lato umano, ma ha anche un potere tale da renderla un pericolo pubblico. Qui invece abbiamo l'ammosciamento del personaggio a favore di una 'normalità' da Mulino Bianco - il finale è un po' cringe e un po' rolleyes - e la coronazione romantica che, vabé, si sapeva sarebbe successa mentre si lascia aperta la finestra sul pericolo prossimo futuro: sappiamo chi sono i cattivi, sappiamo a cosa mirano, ce la faranno i nostri eroi a salvare il mondo?
Menzione d'onore, come sempre, per Azriel che è oscuro e bonazzo e non ho capito a chi sta dietro, e al tipo della Corte d'Autunno che fa il doppio gioco e del quale ho già scordato il nome.
Sullo stile della Maas non ho molto da dire, non è tremendo ma non è nemmeno particolarmente creativo, non approvo alcune delle sue scelte narrative ma scelgo di non farmi venire il sangue al cervello perché è solo un romanzo di fantasia e forse ci si dovrebbe concentrare sui problemi IRL, ma hey ognuno combatte per ciò che vuole. Da parte mia credo che ACoSF sia molto al di sotto delle mie aspettative - speravo in qualcosa di più consistente e polarizzante - tant'è che non sento nemmeno il desiderio di proseguire con il seguito. Vedrò cosa succederà quando la Maas pubblicherà il secondo romanzo, se avrò ancora voglia di leggerlo o se magari avrò definitivamente abbandonato i suoi lidi. Per ora è tutto in forse ma senza odio e pure senza amore.
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