12 aprile 2021

Laura Thalassa
Pestilence

Serie The Four Horsemen 1

Trama
ebook | € 2,99
They came to earth - Pestilence, War, Famine, Death - four horsemen riding their screaming steeds, racing to the corners of the world. Four horsemen with the power to destroy all of humanity. They came to earth, and they came to end us all. When Pestilence comes for Sara Burn’s town, one thing is certain: everyone she knows and loves is marked for death. Unless, of course, the angelic-looking horseman is stopped, which is exactly what Sara has in mind when she shoots the unholy beast off his steed. Too bad no one told her Pestilence can’t be killed. Now the horseman, very much alive and very pissed off, has taken her prisoner, and he’s eager to make her suffer. Only, the longer she’s with him, the more uncertain she is about his true feelings towards her...and hers towards him. And now, well, Sara might still be able to save the world, but in order to do so, she'll have to sacrifice her heart in the process.
Bit by bit, all the world's great innovations ceased to be, anf the globe slid into darkness. And so it was, and so it shall be, for the Age of Man is over, and the Age of the Horseman has begun. They came to earth, and they came to end us all.
Commento
In una situazione normale non sarei mai arrivata a leggere un romanzo come Pestilence, non perché schifi il genere ma perché fa parte di una nicchia che si raggiunge solo seguendo il panorama americano (o anglofono) del romance. Infatti ho scoperto questo titolo tramite una sbirulina che sta su Youtube e legge solo romance, un canale che spesso tira fuori delle chicche assolute e senza tempo e a volte spara fuori anche titoli come Pestilence, un po' più particolari della media.
Siccome questa cara ragazza (Peacelovebooks, se vi interessa) ne aveva fatto una recensione positiva e la trama mi incuriosiva parecchio, mi sono lasciata convincere e l'ho preso. Ora, è ovvio che se si spende del soldino si spera sempre di avere per le mani IL romanzo del mese o dell'anno o della vita, ma io ormai tendo a non avere più grandi aspettative ed infatti la signora Thalassa non ha colpito al centro.
Pestilence si può inserire nella categoria dei post-apocalittici e si apre all'arrivo di quattro cavalieri misteriosi, riconosciuti come i Cavalieri dell'Apocalisse, che così come sono arrivati se ne vanno. Come segno del loro arrivo l'elettricità e tutti i devices hanno smesso di funzionare e gli uomini si ritrovano a dover reinventare la loro quotidianità senza le comodità moderne. Dopo qualche anno, quando ormai le società si sono abituate ad un nuovo stile di vita, dal nulla riappare il primo Cavaliere, Pestilence, portatore di una malattia mortale che si sparge a macchia d'olio e non risparmia nessuno e per la quale non c'è nessuna cura. Le notizie del passaggio di Pestilence sono seguite da bollettini di morte e le città sulla sua strada vengono evacuate, ma alcune persone rimangono indietro per aiutare i bisognosi o, in alcuni casi, per tentare di abbattere Pestilence.
Sara è un pompiere e con i suoi colleghi decide di rimanere a controllare l'evacuazione della loro città, in più decidono di pescare a caso chi tra loro dovrà tentare di uccidere il Cavaliere. Caso vuole che a pescare quella carta sia proprio lei, così Sara si organizza ai margini della città in attesa di Pestilence.
Quando il Cavaliere compare all'orizzonte Sara prende il fucile, spara e colpisce Pestilence ma, per essere assolutamente certa di averlo ucciso, decide di dargli fuoco. In tutto questo Sara ha paura, soffre, è totalmente disgustata dalle sue azioni e quando Pestilence geme di dolore, la poverina scappa e si rifugia nella sua tenda. Il giorno dopo Pestilence, con il corpo carbonizzato e a brandelli, si presenta davanti a Sara che si rende conto di essere finita dentro un incubo. Il Cavaliere, che fino a quel momento aveva semplicemente ucciso al suo passaggio, decide di prendere Sara come prigioniera e farle pagare quello che gli ha fatto, così inizia un viaggio di dolore fisico ed emotivo, di lotta, di sopravvivenza e, infine, di amore.
Ora contestualizzo il mio voto. Ho dato un voto basso non perché la storia sia brutta o scritta male, o perché lo stile dell'autrice sia illeggibile: ho dato un voto basso perché le basi per una storia bella, tormentata e complessa c'erano tutte, ma alla fine mi sono ritrovata a leggere un romance vagamente paranormale che si lascia andare a scene forti solo nella primissima parte, per poi cadere nel cliché della sindrome di Stoccolma e nell'innamoramento ingenuo e anche un po' forzato che sfocia nel lieto fine citofonato che sa tanto di Harmony.
La prima parte del romanzo è esattamente come me l'aspettavo: Pestilence non è un essere umano, non possiede compassione o empatia (o altri sentimenti), ma prova rabbia e quindi agisce di conseguenza, torturando e facendo del male fisico a Sara. Che poi man mano che il romanzo proceda e questa rabbia e le torture svaniscano un po' è scontato, ma a quel punto mi aspetto che subentri una complessità maggiore nei personaggi e invece si rimane con un protagonista maschile che all'inizio è un'entità e alla fine è alla stregua di un uomo normale, e tutta la sua mistica essenza sparisce senza spiegazione alcuna.
Un'altra cosa che ho trovato fastidiosa è stata la tendenza a minimizzare il dolore fisico: Sara si ritrova con due frecce nella schiena e magicamente non subisce danni agli organi interni, le sparano con un fucile a cartucce con pallini e, ancora una volta, magicamente nessun organo interno viene toccato, senza considerare che i tempi di recupero sono troppo veloci per essere credibili. Ok, è un romance paranormale post apocalittico, ma questo non significa che si debbano stravolgere i pochi limiti di un'ambientazione umana, sulla Terra. Un altro aspetto che mi ha delusa parecchio è la totale assenza di contestualizzazione, sappiamo solo che questi Cavalieri spuntano fuori perché Dio vuole punire l'umanità ma oltre a questo il nulla, non si sa niente di più e nemmeno sulla natura di Pestilence si scopre nulla di nuovo, cosa che personalmente avrei gradito avere dal momento in cui lui e Sara instaurano un rapporto basato non più sull'odio ma sulla compagnia reciproca. La seconda parte del romanzo è decisamente meno originale della prima, le scene di pericolo vengono risolte troppo velocemente e con troppa superficialità e alla fine si ripetono apportando nulla di nuovo alla storia, e l'aspetto romantico prende il sopravvento rendendo la trama un romance puro e semplice senza carattere, senza sostanza, con scene di sesso che paiono tra due umani e non tra una donna e l'entità divina di una malattia mortale. Insomma, ci rendiamo conto che alla fine Pestilence ripete continuamente di essere solo questo e non c'è mai occasione per andare a fondo e dargli una dimensione più complessa e affascinante. Nulla, dal momento in cui si invaghiscono l'uno dell'altra ogni altra cosa sparisce e si rimane a leggere una love story stucchevole, banale, ripetitiva. 
Bene, tutto sommato non mi sento di dire che Pestilence è un romanzo orrendo, perché si fa leggere, ma se pensate di avere per le mani un piccolo scrigno di angst soprannaturale...nope, no mi spiace guardate verso altri titoli. So che sono usciti già i seguiti ma onestamente ho perso interesse e non credo che proseguirò la serie, per adesso. Poi chissà, mai dire mai.

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