12 marzo 2021

K-drama della settimana: Lovestruck in the city




Lovestruck in the City is a realistic portrayal of young people who pursue romance and happiness, while struggling to get by in a busy, competitive urban environment. Park Jae Won is an honest man, a passionate architect and lover of city alleyways. His hobby is collecting new hobbies. A romantic at heart, he cannot forget a certain woman. This thief of his heart, and his camera, has disappeared, much like a fleeting midsummer night’s dream. Lee Eun Oh is an ordinary woman who temporarily re-invents herself as the spontaneous and free-spirited Yun Seon Ah. On a whim, she heads to parts unknown, where Jae Won falls in love with her new identity.
Anno: 2020/2021
Episodi: 17 (30 min. circa a episodio)
Dove guardarlo: Netflix sottotitolato in italiano
Genere: RomanceLifeYouthDrama
Diapositiva:  

Le gioie di Netflix sono tante, ma per me poter scaricare le puntate sul cellulare è una vera manna dal cielo. Di solito, se un drama mi prende parecchio, tendo a volerlo guardare a casa in santa pace, TV o tablet che sia. Con Lovestruck in the city non ho avuto il minimo dubbio: drama da pausa pranzo. Ho avuto subito una frenata sull'entusiasmo perché questo genere non è tra i miei preferiti. Mi piacciono i drama che parlano di vita, routine, banalità, ma pur con una trama senza grande eccitazione necessito di una base, di fondamenta, di sviluppo, e questo drama mi sembrava un pochino inconsistente.
 
MA la presenza di Wookino ha sciolto le ultime riserve e ho approfittato della magica funzione di Netflix. Risultato? Non mi ha fatta impazzire, penso sia un drama che ha grossi pregi ma anche grossi difetti e che non è riuscito ad acchiappare veramente la mia attenzione.
Parto dicendo che è un drama breve a puntate dispari - e già è una cosa strana - ed è girato come se fosse un documentario: i personaggi vengono intervistati per questo progetto sull'amore, sulle relazioni e sulle loro esperienze. Ci sono, quindi, scene in cui guardano in camera e rispondo a delle domande, ma ci sono anche le classiche scene tipo flashbacks, episodi vissuti e rappresentati come se fossero le solite scene di un drama. Personalmente questo formato non mi è dispiaciuto, ma credo che sia tutto merito degli attori che non hanno interpretato i loro ruoli come se fossero delle statue di gesso. Naturalmente, in base a questo stile e all'argomento, non c'era un ventaglio ampio di contenuti da raccontare: tutto ruota intorno alle storie d'amore dei protagonisti, attuali e passate, e non si esce da quel giardinetto. Non c'è nulla di male, il problema grosso è che questo drama si concentra su una sola coppia e ripete costantemente le stesse cose, salvo poi dare una specie di progresso nella parte finale perché, chiaro, da qualche parte si deve arrivare, mentre gli altri personaggi fanno timidi passetti che ti fanno chiedere se saranno loro i protagonisti di un eventuale seconda stagione.

Quindi il problema, per me, è stata la noia. Noia che spesso si è trasformata in fastidio, a volte si è unita al fastidio, a volte era solo fastidio perché - personalmente - tutta la parte della storia ambientata al mare, quindi tutte le scene di come i due protagonisti si sono conosciuti, a me non è piaciuta. Se non avessi tenuto duro avrei droppato alla seconda puntata perché non mi piaceva nulla: personaggi (lei in assoluto), scene assurde di colpi di fulmine con annesso matrimonio, mood hippy che scatena in me eruzioni cutanee da tempo immemore. Di quella parte non mi è piaciuto nulla, ho sopportato per pura e semplice necessità, perché spiega come i due si sono conosciuti e cosa è successo, e contestualizza la parte contemporanea/documentario del drama.
 
Wookino, che nella sua versione beach/surfer mi sembrava più plastificato di Ken, nella versione architetto risveglia il neurone e l'ormone, e regala l'unica interpretazione degna di essere considerata. Wookino è da sempre un attore sciolto, di quelli che non stanno fermi impalati come mummie, ha uno stile molto più occidentale dei suoi colleghi: se bacia lo fa sul serio, non a stampo, se abbraccia lo fa sul serio, non come se l'altra persona fosse radioattiva, se ride o piange o ha crisi isteriche lo fa come se fosse vero. Wookino è un bravo attore e, nonostante diventi sempre più liscio in viso, è ancora un gran controfiletto. Per me è stato lui il motivo per il quale sono arrivata alla fine del drama anche se tutta la sua love story è quanto di più lontano ci possa essere dai miei gusti dramosi; degli altri personaggi non mi interessava granché ma come contorno si facevano guardare senza grandi problemi.

L'omina che interpreta l'innamorata del personaggio di Wookino è un'attrice che a pelle non mi suscita simpatia, ma qua non mi ha scatenato l'omicidio, l'ho tollerata con più o meno fatica e non è più assurda di tutta la storia che viene campata per aria. Le altre due coppie sono una via di mezzo: una è già scoppiata, mentre l'altra è apparentemente solida come una roccia. Poi c'è una chicca finale, perché chiunque abbia deciso di chiamare Minho degli Shinee a fare un cameo ha capito subito che avrebbero dovuto sfruttarlo il più possibile. Il poliziotto bello e tontolotto e l'attrice hanno scaldato il mio cuoricino ormai freddo e immobile.
 
Termino la rece - breve perché non so che altro dire - dando a Cesare ciò che è di Cesare. Il pregio assoluto del drama sta nell'approccio alla parte fisica di una relazione, che non viene censurata e castrata al semplice bacio a stampo o mano nella mano. Le coppie fanno sesso, com'è normale che sia, e quel modo di fare dei coreani quasi infantile, per cui se si parla di qualcosa di intimo ci si nasconde dietro la tenda, qua per fortuna non ci viene vomitato addosso. Il sesso non è una cosa che non si dice di fare, è semplicemente parte di una cosa più grande: la coppia.
Note tecniche: il set balneare è ok, non è proprio il mio genere ma amen, quello urbano è un classicone. Musiche non pervenute, le sentivo ma non ne ricordo nemmeno una. Fotografia e montaggio promossi, mi è piaciuto il formato documentario.

The end, ora spero che Wookino scelga un drama con un po' più di spessore perché fino ad ora non è che abbia scelto molto bene.

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