15 gennaio 2021

K-drama della settimana: Time


This is the story of two polar opposite people that come together in tragedy. One remains stuck in time, whilst the other only has a limited amount of time left to live. Seol Ji Hyun is a woman who, although living a hard life, remains positive, upbeat and social. Cheon Soo Ho is the CEO of a restaurant and the son of a wealthy family with a terrible temper and no regard for other people. They both meet briefly under negative impressions of each other. However, their lives become entangled once more when Ji Hyun's sister dies unexpectedly in Soo Ho's residence. From there, Ji Hyun's time stops and she becomes a cold, miserable person who finds nothing to live for. But Soo Hoo, who carries heavy guilt and is drawn to her, promises to himself to use the 6 months he has left to live to help her, whose life was destroyed because of him. In the process, Soo Ho falls in love with Ji Hyun, but how far can love develop when you only have a limited time left to live?
Trailer
Anno: 2018
Episodi: 32 (35 minuti circa a episodio)
Dove guardarlo: Viki con blocco regionale, Dramacool sottotitolato in inglese
Genere: RomanceCrimeMelodramaTragedyInvestigation
Diapositiva:    

Chi ha iniziato un drama per il protagonista maschile e perché pensava fosse una specie di sci-fi e invece si è ritrovata a combattere contro lacrime e depressione per tutte e sedici le puntate?
Io. Grazie al mio fiuto imbattibile, mi sono infilata volontariamente nella discesa agli inferi fatta drama, un'esperienza di brutture, cattiverie, mai una gioia potentissime e tragedie in sequenza serrata. Sono sopravvissuta a drama come Save Me, a finali come quelli di Mr.Sunshine e Kill It, ma almeno loro mi hanno regalato un po' di bellezza, un briciolo di pace e relativa felicità. Time no, a questo drama non importa una mazza di farti felice, vuole solo vederti soffrire dall'inizio alla fine.

Essendo io un po' masochista e avendo una certa affinità con i drama dove i protagonisti fanno quasi sempre una brutta fine, ho ovviamente dato a Time un voto alto, addirittura un 8 su Mydramalist, perché se devo dare il voto con gli stessi criteri per tutti, e se è vero che il peccato peggiore di una drama è annoiarmi, Time è riuscito non solo ad incastrarmi in una settimana di binge-sofferenza, ma è anche riuscito a farmi piagnere come un vitello una puntata sì e l'altra pure, scatenando una paranoia da what's next che non provavo da Save Me.

Però devo dire questo: Time non è un drama per tutti, è molto pesante e negativo e ha una caterva di trigger warnings che non mi ci metto nemmeno ad elencare. Malattie, prostituzione, corruzione, omicidio, oltre alla più grave cattiveria umana, solo per citarne alcuni, e anche così non sono nemmeno la metà. Un drama del genere ha il suo pubblico e credo sia difficile per qualcuno che non apprezza il genere arrivare anche solo a metà drama. Però, ecco, ci sono diversi fattori che potrebbero spingere addirittura fino a quasi la fine, ma secondo me richiederebbe una resistenza notevole o un'anima oscura come la mia.

Non so nemmeno come descrivere la trama, perché tra rischio spoiler e ingarbugliamenti vari è impossibile che qualcosa non mi sfugga. Quindi occhio, da qui in poi è una zona rossa.

Soo Ho è un giovane rampollo di una potentissima famiglia, sanguina denaro e vive una vita di lusso sfrenato e vizi altrettanto sfrenati. Il ragazzo si porta dietro il trauma di aver visto la madre impiccarsi e da quel momento vive la sua vita secondo il principio dell'autodistruzione: alcool, droghe, feste, prostitute, Soo Ho spende i soldi del padre e lo fa con una rabbia totale e assoluta. Soo Ho odia la sua famiglia disfunzionale, detesta la freddezza del padre e lo ritiene colpevole di non considerarlo mai, nemmeno quando ne ha più bisogno. Il comportamento di Soo Ho è al limite della decenza, è crudele, maleducato, spocchioso, è convinto di essere intoccabile e di aver potere di vita e morte sulle persone a lui sottomesse. Per mantenere una parvenza di rispettabilità, Soo Ho viene nominato direttore di un ristorante famoso e, sempre per tenerlo a bada, il padre organizza il fidanzamento con Chae A, l'unica erede di un altro impero finanziario. La vita di Soo Ho è controllata da altri e lui sfoga la sua impotenza sui chi ha a tiro: un giorno, mentre si reca al centro commerciale della sua famiglia, maltratta una dipendente e dell'episodio viene fatto circolare un video che causa uno scandalo. Per mettere a tacere la cosa, gli avvocati della famiglia decidono di pagare la donna e rigirare la frittata in modo che lei passi per una pazza squilibrata. La donna è Ji Hyun e l'avvocato incaricato di pagarla è il suo fidanzato, Min Seok.

Soo Ho, che in fondo in fondo non vuole trattare male chi è innocente, si reca direttamente da Ji Hyun per darle del denaro e chiederle scusa ma, proprio mentre litigano, collassa. Ji Hyun porta Soo Ho in ospedale, dove il ragazzo scoprirà di avere un tumore incurabile al cervello e di avere solo pochi mesi di vita. Soo Ho tiene per sé la notizia e fatica ad accettare la cosa, il suo unico modo di reagire è ubriacarsi e fare tutto quello che faceva prima ma all'ennesima potenza. Durante una festa Soo Ho chiama una prostituta e decide di rompere il fidanzamento, ma sviene prima di poter portare a termine la serata. Al suo risveglio, nella piscina della suite, trova il cadavere annegato della prostituta e tutto indica che qualcuno, quasi sicuramente lui, l'abbia uccisa. La ragazza morta è la sorella di Ji Hyun, e si trovava lì per guadagnare soldi a causa dei debiti della madre.

A questo punto inizia la discesa negli inferi. Soo Ho non solo deve fare i conti con la sua morte imminente, ma deve anche scendere a patti con la possibilità che abbia ucciso qualcuno. Ma mentre lui galleggia in una bolla di disperazione, il padre attiva una rete di corruzione per far chiudere il caso come suicidio, lasciando carta bianca a Min Seok che, approfittando della situazione, decide di assicurarsi una posizione influente coprendo non solo Soo Ho, come richiesto, ma anche Chae A che si trovava nella suite mentre Soo Ho era incosciente e che aveva interagito con la ragazza morta.

L'intreccio del drama inizia qui: i segreti, le bugie, le mazzette che girano per proteggere i potenti e che inquinano l'animo umano sono una parata di cattive scelte e cattive persone. Min Seok era una persona normale, ma la sua brama di potere e la sua determinazione ad uscire dall'anonimato lo trasformano in un mostro insensibile e capace di azioni irreparabili; Chae A era l'emblema della ricchezza e della gelosia, ma la paura la porta a scelte che le rovineranno la vita. Ma sono Soo Ho e Ji Hyun a sopportare la maggior parte del colpo. Soo Ho, come si può immaginare, vede la sua vita ribaltata nel giro di una giornata e l'idea di poter morire e lasciarsi alle spalle un omicidio impunito lo tormenta e lo consuma, e Ji Hyun deve seppellire una sorella e affrontare l'evidente falsità del suo suicidio.

Soo Ho decide di espiare il suo peccato aiutando Ji Hyun a trovare la verità, andando contro i suoi stessi interessi e sopportando da entrambe le parti colpi che lo rompono e riformano in una persona totalmente diversa, più umana, più attenta alle piccole cose, una persona capace di sacrificarsi - letteralmente - per un bene più grande, la verità, e riparare ad un torto che Ji Hyun non potrà mai superare. Non posso entrare nel merito, perché la morte della sorella è solo la punta dell'iceberg della disperazione per Ji Hyun, ma questo lo posso dire: la notizia della malattia e la morte della sorella sono solo l'inizio, ogni puntata aggiunge un peso sulle spalle dei personaggi finché non solo loro faticano a stare a galla, ma pure il pubblico deve tollerare la sequenza di sfighe che arrivano sparate come proiettili.

L'unico briciolo di positività, molto vago, molto tenue e con una vita molto breve, è il legame che unisce Soo Ho e Ji Hyun. La ragazza non sa che Soo Ho era nella stessa suite, si fida ciecamente di lui perché è l'unica persona che ha preso le sue difese, ed è convinta che lo faccia perché è una brava persona. Soo Ho si veste del riflesso di sé che arriva da Ji Hyun e cerca di procrastinare la verità fino all'ultimo momento, vuole avere la certezza assoluta della sua colpevolezza prima di confessarsi a Ji Hyun, ma le circostanze - ancora una volta - gli sono avverse. Quella che era una relazione strettissima, quasi quasi romantica, si ribalta e diventa una tortura continua: Ji Hyun, scoperta la verità, si trasforma a sua volta in un mostro senza cuore, tormenta Soo Ho e lo spreme per ottenere tutto quello che le serve per mettere in atto la sua vendetta: non le importa più sapere se Soo Ho ha ucciso la sorella, a questo punto vuole tagliare la testa del serpente che ha messo in scena il finto suicidio e che l'ha ostacolata ad ogni passo, il padre di Soo Ho. La crudeltà di Ji Hyun è pari quasi a quella di Min Seok, Chae A e del CEO con la sostanziale differenza che non ha più nulla da perdere.

Arrivare alla 13esima puntata è una prova di forza e quando pensi di aver raggiunto una stabilità ecco che LA morte inevitabile ti spezza il cuore. L'uscita di scena di Soo Ho è il giro di boa per Ji Hyun: rimasta totalmente sola e rimpiangendo Soo Ho, continua con il piano di vendetta, arrivando al suo gran finale falciando tutto e tutti senza pietà, anche se al suo passaggio rompe e riplasma, come aveva fatto per Soo Ho, anche Min Seok e Chae A che fino all'ultimo tentano di cavarsela secondo le loro regole. L'unico finale accettabile per Ji Hyun è uno solo e non si accontenta di altro.

Tutti gli attori sono stati bravissimi, hanno saputo esprimere la gamma di emozioni dei loro personaggi e a rendere reali i loro tormenti. Kim Jung Hyun, in particolare, ha messo in scena un protagonista disperato, tormentato, disilluso e depresso e lo ha fatto in modo convincente, forse fin troppo. Seo Hyun ha saputo non rendere piatta o banale Ji Hyun e il difficile compito di rappresentare il lutto e la perdita della speranza è stato raggiunto, secondo me, in modo eccellente. Nonostante interpretassero due personaggi negativi e forse proprio per quello, devo dare un voto alto anche a Kim Joon Han, che interpreta solo personaggi che io odio, e Hwang Seung Eon che ha dato spessore ad un personaggio che rischiava di finire nel bidone dei bidimensionali. Fotografia senza infamia e senza lode, ma la colonna sonora è molto bella e intensa.

Ho esorcizzato la depressione, credo. Non so se consigliare Time anche se ho un paio di nomi di persone che potrebbero gradire l'overdose di angst. Se là fuori c'è qualcuno che brama la sua dose di perversa sofferenza da drama allora vi dico godetevelo: si soffre tanto, si soffre male, si piange peggio, non c'è lieto fine, non c'è gioia. Se è trippa per i vostri gatti, abbuffatevi, io ora mi devo sparare una tripla dose di fluffiness e cuteness per riprendermi dalla sofferenza.

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