Serie Black Dagger Brotherhood 18.5
Trama
Piatkus | ebook | € 6,49 |
I'm just trying to figure out how to honor a choice that has broken my heart.
Commento
Tra le varie decisioni estreme prese in questo 2020, una delle più frivole - ma non meno dolorose per me - è stata quella di non comprare più la Ward in edizione cartacea. O almeno, non comprarla in pre-order, non farmi prendere dalla smania e accontentarmi dell'ebook. E' stata una vera sofferenza decidere di tagliare gli acquisti cartacei, ma ad un certo punto durante il lockdown mi sono resa conto di avere pochissimo spazio e troppi libri che nemmeno prendono la luce. Non ha senso riempire un mobile fino a scoppiare, un ebook è più che sufficiente, visto che poi in Italia il mercato dei libri usati in lingua è pressoché inesistente. Il primo passo per uscire da questo tunnel è stato A warm heart in winter, la novella natalizia della BDB dedicata a Qhuinn e Blay, e se devo essere onesta questo titolo mi ha aiutata enormemente a prendere la decisione di stoppare il cartaceo.
In generale io non sono una grande fan dei romanzi natalizi perché c'è sempre dentro una dose extra di melassa che mi fa letteralmente cadere i denti e ribollire il sangue. Odio il cringe, odio i cliché, odio le cose melense e detesto con tutta me stessa le robe tipo proposte di matrimonio, scambi di anelli e roba simile. Nemmeno al mio matrimonio sono state tollerate, nei romanzi le rifuggo con violenza.
Ma la Ward è diabolica, prima ti serve tutta un'altra solfa e ti depista, poi ti spara il lieto fine da diabete perché è Natale e anche la BDB si lascia andare a quadretti familiari da Mulino Bianco. Rispetto al romanzo natalizio dell'anno scorso, AWHIW è mooolto meno cringy, molto meno stucchevole, ed è perfettamente in linea con la personalità dei due protagonisti. In più, pur non facendo progredire la macrotrama della serie, non si tira indietro sul contenuto e infila dentro a tradimento un episodio che stabilisce il mood di quasi tutto il romanzo. Insomma, c'è lo spirito natalizio, c'è un po' di diabete, ma è tutto preceduto da un dose di angst che ti fa perdonare e dimenticare.
Qhuinn e Blay sono due piccioncini, si destreggiano tra una sessione hot e i due pargoletti in un nuovo equilibrio familiare con il quale entrambi devono ancora entrare in sintonia. C'è una specie di aria strana per questi due, perché tutto sembra bellissimo, perfetto, e quando le cose sono così belle la paura che arrivi una mazzata è comprensibile. Se da un lato per Blay la paura è più irrazionale e specifica, per Qhuinn è generalizzata: sente che sta per succedere qualcosa e il non sapere da che parte colpirà lo manda in paranoia. Il primo episodio che conferma i loro timori è un piccolo incidente sul campo che vede Qhuinn sul tavolo operatorio. Per Blay è tutto molto più semplice perché l'episodio avviene in un contesto sicuro, in un ambiente familiare e ha dei giocatori esterni che controllano la situazione in maniera eccellente, e quindi la coppietta ne esce indenne.
Passato questo primo scossone, l'attenzione viene dirottata da un episodio più corale che, nella sua complessità, semina degli indizi che all'inizio ti sembrano solo strani e insensati e poi solo dopo si rivelano essere inquietanti. La tempesta di neve che si abbatte su Caldwell non lascia indenne la magione della BDB: per pura fortuna la tormenta arriva di notte, quando tutti sono svegli e in grado di rattoppare i danni ma succedono cose che cominciano a riattivare il sensore di pericolo di tutti i membri della BDB. Da uno dei Bastards che finisce fulminato, a Qhuinn che si fissa a guardare il buio della notte, a Zsadist che si accorge di strane situazioni e non riesce a trovare la loro collocazione, a rovinose e mortali cadute scampate per pura fortuna, insomma la tempesta è presagio di sventura.
Quando la tormenta si placa la magione torna alla normalità, ma ad un certo punto, nella routine quotidiana, un nome manca all'appello. Luchas, il fratello di Qhuinn rimasto in degenza nella clinica sotterranea, sembra essere sparito nel nulla. Bastano pochi secondi perché V trovi la risposta e la tragedia si scarica su Qhuinn come e peggio della tormenta di neve.
Ci ho messo un po' a riallacciare il nome di Luchas agli eventi che lo avevano portato fin qui, e ammetto di essermi spudoratamente chiesta ma chi è finché la Ward non ha lasciato lo spiegone. Solo allora ho capito e la scelta dell'autrice ha trovato un senso. Luchas era un personaggio senza speranza, non c'era grande margine di ripresa, quindi la sua uscita di scena è stato un epilogo triste ma prevedibile. La cosa che mette più tristezza è che tutti, nessuno escluso ci hanno messo 24 ore per accorgersi della sua assenza e che durante la tempesta nessuno ha fatto il suo nome. Insomma, Luchas poteva essere stato un gran pezzo di merda in alcune circostanze, ma era stato perdonato e incluso nella famiglia, quindi almeno un briciolo di considerazione gli era dovuto. Ma ovviamente questo aspetto è quello che va a comporre la parte piena zeppa di angst, perché Qhuinn entra in uno stato catatonico dove il senso di colpa e l'impotenza lo isolano da tutti. Solo l'intervento di Zsadist metterà in moto un riallacciarsi della relazione tra Qhuinn e Blay e porterà una ventata di senso pratico brutale ma efficace.
Qhuinn si conferma essere un personaggio che, per me, ha perso moltissimo e che nei momenti critici diventa un coglione odioso, ho smesso da molto tempo di averlo tra i miei preferiti e non ho nemmeno sofferto la separazione. Blay è troppo precisino e perfettino perché mi piaccia sul serio, ma tra i due lo preferisco perché è empatico e rispettoso e non si lascia dominare totalmente dalle sue paure.
Insomma, da un punto di vista personale, Qhuinn e Blay hanno perso la loro attrattiva e il fatto che la Ward abbia sentito la necessità di inserire un'altra storia per loro mi ha lasciata del tutto indifferente. Ho invece apprezzato che ci fosse un episodio portante dove tutti i personaggi hanno un ruolo, chi più e chi meno, e che finalmente Zsadist sia uscito dalla sua ombra per dire la sua. Lui sì che mi era mancato, così come V che è sempre presente, discreto e efficace.
Dal voto medio mi sembra evidente che non ho amato o odiato questo romanzo, l'ho letto con piacere e ho apprezzato alcune parti più di altre, ma in generale non mi ha sconvolta, è un tassello che andava aggiunto nell'evoluzione dei personaggi e prima o poi sarebbe arrivato. Quindi ok, prendo nota ma giro subito la pagina e ripongo fiducia nei prossimi titoli della BDB.
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