27 novembre 2020

K-drama della settimana: 18 Again



After nearly twenty years of marriage, Jung Da Jung and Hong Dae Young seem to be well settled in their domestic lives. The proud parents of a pair of eighteen year old twins, the devoted couple have worked hard to build a happy home together. But what seems like an ideal life on the outside is really anything but. Fed up with Dae Young’s incessant nonsense, Da Jung is at her wits’ end. When Dae Young announces that he’s been fired, Da Jung gives up completely. Convinced life would be better without her husband in it, Da Jung wastes no time in filing for divorce. Shaken by his wife’s decision to leave him and utterly disappointed in where life has taken him, Dae Young takes a hard look at his life. It doesn’t take him long to see all the places where things went wrong, and soon he finds himself regretting absolutely everything about his life. The moment the thoughts of regret enter his head, his body is instantly transformed into that of an eighteen year old, while his thirty-seven year old mind remains intact. Suddenly given the chance to re-do his entire life, Dae Young changes his name to Ko Woo Young and enrolls himself in his children's’ school. Seeing life from an entirely different perspective, Dae Young soon finds that despite keeping his middle-aged brain, he still has a lot to learn.
Anno: 2020
Episodi: 16 (1 ora e 10 minuti circa a episodio)
Dove guardarlo: Viki con VPN, Kissasian o Dramacool con sub eng
Genere: ComedyRomanceYouthDramaFantasy
Diapositiva: 

Direi ci siamo, questa è l'ultima recensione dramosa prima della pausa di Dicembre e devo dire che, tutto sommato, sono contenta di chiudere per le vacanze con questo drama.
Avevo aspettative altissime per 18 Again, sia per la storia sia per l'attore protagonista - secondo me l'unica cosa decente in Hotel Del Luna - e tutto sommato sono state rispettate, anche il mio voto finale non è proprio alto come speravo.

Il drama ha come protagonisti Da Jung e Dae Young, una coppia di mezza età spostata da diciotto anni con due figli ormai grandi. I due si sono conosciuti al liceo e hanno subito messo su famiglia dopo aver scoperto di aspettare un figlio. La giovane età dei due, solo diciotto anni, e la particolare situazione li hanno legati in modo molto profondo, però hanno anche chiuso le porte alle esperienze che i loro coetanei potevano vivere, inclusa anche la possibilità di andare all'università e fare carriera.
Dae Young, che era molto bravo a basket e poteva giocare da professionista, lascia tutto per trovare lavoro e mantenere Da Jung e i due gemelli e, nonostante abbia sofferto molto, non lascia mai capire alla sua famigliola di aver difficoltà. Da Jung è costretta a mettere da parte il suo sogno di lavorare in tv per accudire i due bambini. Così i due crescono, lavorano, tirano su la famiglia, finché ad un certo punto si arriva alla crisi: Da Jung vede solo i difetti di Dae Young e non le sue difficoltà, mentre lui si chiude sempre più in se stesso e reagisce alle insoddisfazioni personali e lavorative dandosi all'alcool. I litigi e le insofferenze convincono Da Jung a chiedere il divorzio cosa che sorprende Dae Young: per quanto la loro situazione avesse raggiunto una sorte di naturale stop, era convinto che i loro sentimenti fossero troppo forti per arrivare a tanto. Preso dallo sconforto Dae Young si rifugia in palestra a fare lanci a canestro quando, durante un temporale, esprime il desiderio di poter rivivere la sua vita e si risveglia a 18 anni, giovane bello e - ovviamente - libero da qualsiasi legame.
A questo punto Dae Young, che per poter riprendere le fila della sua vita si finge un nuovo studente, si ritrova a frequentare le stesse classi dei due figli e a scontrarsi spesso con la ex-moglie che ora lo vede solo come un ragazzino che assomiglia stranamente al suo ex quando era giovane. Nel suo tentativo di rimettere a posto le cose, Dae Young si allontana sempre di più dal suo sogno di giocare a basket per dedicarsi a rendere la vita dei figli migliore diventando loro amico, e pure si infila nella quotidianità di Da Jung scombussolando la donna con lo stesso fascino che l'aveva conquistata.
Le scenette divertenti si mischiano ai flashback sul loro passato e a parti più o meno drammatiche che mettono sotto una luce diversa le vicende che per l'uno o l'altra sono state critiche.

Ora partendo da questa base, dopo aver finito il drama e averne apprezzato i punti forti e detestato i deboli, una sola domanda mi è sorta in testa ed è anche il problema di base della sceneggiatura, senza la quale tutto questo casino non si sarebbe nemmeno generato:

Da Jung non poteva semplicemente aspettare a dire a Dae Young che era incinta? Non poteva aspettare 2 ore fino alla fine della partita, farlo giocare e vincere, fargli aprire le porte del basket professionale, e solo dopo dirgli hey bello abbiamo la pagnotta in forno?!

La risposta a questa domanda è che, secondo il buon senso e la logica, certo che quella scema avrebbe potuto aspettare, ma non l'ha fatto e questo è anche l'espressione massima del totale egocentrismo del suo personaggio.

Yes, Da Jung è il personaggio peggiore di tutto il drama. All'inizio mi stava indifferente, più che altro aspettavo di vedere come si sarebbe evoluta la storia, ma superata la metà ho capito che era destabile fin all'ultimo capello. Tanto per cominciare è lo stereotipo della moglie che ha rinunciato alla carriera per la famiglia e, quando per una botta di culo si trova un posto, come un Gremlins sotto la doccia si trasforma in un'egoista che sta sempre fuori di casa e non vuole mollare manco se si tratta di parlare con l'ex marito. Ma questo potrebbe anche avere un senso, il problema vero è che Da Jung è una passiva aggressiva: ogni problema del loro matrimonio viene scaricato su di lui, non pensa mai a chiedersi perché il marito sia così sfacciatamente infelice fino al punto da ubriacarsi tutte le sere, semplicemente si incazza perché vederlo così patetico la infastidisce, o perché lui dopo vent'anni ha smesso di dirle ogni cinque minuti ti amo mi manchi e compagnia bella. Quel modo di fare da sposina afflitta tanto buona e cara e sofferente per colpa del marito che da giovane aitante e bellissimo è diventato un operaio distrutto dalla stanchezza e mezzo ubriaco la pone di diritto sul piedistallo delle vittime. Qualsiasi situazione venga chiarita che alla fine da ragione a Dae Young lei la rigira a suo piacere: come a dire che anche quando lui ha ragione e lei è nel torto è comunque colpa dell'ex perché -inserisci motivazione-. Da Jung è un personaggio fastidioso, una finta santa che fino alla fine non ammette i suoi errori madornali ma si lagna di quelli degli altri. Forse hanno giocato tanto sugli stereotipi da drama, non lo metto in dubbio, ma io contesto la totale mancanza di comprensione ed empatia che in una relazione - soprattutto così lunga - dovrebbero essere ormai una presenza fissa. Altro che pucci pucci, magari prima di rompere le palle fagli due domande a quel povero cristo.
Non commento sulla bravura dell'attrice, non la conosco e in linea generale credo abbia fatto un buon lavoro con la sceneggiatura che aveva in mano, però devo commentare la scelta di vestirla come una ragazza nonostante la sua età e il suo ruolo: ok che è magra, ma questo non vuol dire che dovevano metterle delle gonne sempre più corte come espressione grafica della sua emancipazione.


Dae Young è il classico cornuto e mazziato. Ha dato tutto per la famiglia, letteralmente ogni cosa che aveva, e il fatto di non sbandierarlo e di nasconderlo lo ha messo nella posizione di essere dato per scontato, così come le sue azioni vengono costantemente travisate o ignorate. Per tutta la famiglia lui non c'era mai, peccato che era fuori a guadagnare soldi per tenere in piedi la baracca, ma non importa perché nel loro eterno egoismo non lo hanno a portata di mano quando hanno i capricci da fare. Sarà che ho avuto un padre che si è ammazzato di lavoro per tutta la mia infanzia per mantenere la famiglia e quindi vedere queste scene mi ha urtato i nervi, e ho trovato molto desolante che fossero state usate delle azioni così umane e reali e inevitabili come pretesto per vomitare odio su un personaggio che porge sempre l'altra guancia, a chiunque e in qualsiasi situazione. Dae Young è un buon personaggio ma gran parte della sua riuscita è da imputare a due cose: i due attori che lo interpretano e le scene a suo favore, ma è anche vero che senza di lui le parti drammatiche sarebbero stati inesistenti o prive di qualsiasi carica emotiva.
Dei due attori, non mentirò, io ero interessata principalmente a Lee Do Hyun che secondo me è la vera stella del drama: quanto a carica espressiva, sia comica che drammatica, non ha concorrenza, è veramente molto ma molto bravo. Mi ha fatto un po' impressione vederlo limonarsi la vecchia, ma lì sono paturnie personali. Per quanto riguarda la versione adulta di Dae Young, conoscevo già Yoon Sang Hyun da Shopping King Louie ed è un bravo attore però, come dire, esteticamente mi repelle assai.

 


Poi, avendo il nostro protagonista al liceo, ci sono anche tutti i personaggi secondari legati alla categoria scuola. Sono quattro, i due figli, i bullo e l'amico. Ora, i due figli sono ok ma credo che le uniche scene in cui mi siano piaciuti siano state quelle con il padre; mentre la presenza del bullo e dell'amico serve solo ed esclusivamente a creare un triangolino amoroso che - aimé- si chiude in un modo abbastanza citofonato. Sono tutti carini, sono tutti bravi, regalano delle scene molto divertenti e secondo me si poteva benissimo rimanere su quel piano per tutto il drama.

Invece abbiamo anche i second adulti che, ovviamente, ruotano attorno a Da Jung. Ci sono i colleghi di lavoro - alcuni migliori di altri -, gli amici di scuola - alcuni più divertenti di altri-, e c'è pure il second friendzonato che - secondo la mia modestissima opinione - è stato uno spreco assoluto.
Parlerò solo di lui Ji Hoon, Sorriso Bello, aka giocatore di baseball donnaiolo e un po' tormentato che si invaghisce della vecchia per non si sa quale motivo - forse aveva bisogno di una figura materna? - e che vince a mani basse sul fronte della seduzione. Bellissimo, romantico, un filo sfacciato ma niente di esagerato, con una storia lacrimevole che serve a farlo entrare nelle nostre grazie. Come se ce ne fosse bisogno...anyway, Ji Hoon si fissa sulla vecchia perché probabilmente vede in lei tutto quello di cui ha bisogno, inclusa una confidente e una amica, ma onestamente tra i due non è mai scattata la chimica. Lui è bellissimo, ma lei lo guarda sempre come se fosse un fratello minore, dopo un po' capisci che non ci sarà trippa per questo gatto.

Chiudo con le solite considerazioni di rito: il drama mi è piaciuto, anche se arrivata alla fine avrei preso a sassate Da Jung si sapeva come sarebbe andata a finire, figuriamoci se in un drama coreano i coniugi non tornano insieme, quindi ok questo già lo sapevamo. Mi sono divertita abbastanza, anche se alcune puntate sono state un filo noiose o infarcite di cringe, ho tenuto duro e ho superato anche quello.
Set nella media, fotografia pure, colonna sonora molto carina (Helloooooo) ma non da perderci la testa. Ora chiudo perché ho in ballo un drama che mi sta prosciugando tutte le lacrime che posso produrre in un anno, ma per la rece bisogna aspettare l'anno nuovo. Byeee.

1 commento:

Susi M ha detto...

Pensavo saresti stata più cattiva e, invece, ti sei anche trattenuta nel commentare la protagonista xD
Concordo pienamente nel trovare Lee Do Hyun davvero, davvero bravo! Ti ho detto che è anche lui in Sweet Home con Song Kang?