4 settembre 2020

K-drama della settimana:
The Scholar who walks the night





In Joseon Dynasty, immaculately dressed in scholarly robes, the young nobleman Kim Sung Ryeol lives as a vampire to keep his promise to his friends. When Sung Ryeol still was a human, he found out about the vampire Gwi who sits above the King deciding the next royal line and has resurrected as a vampire trying to fight against Gwi. And now, he is living as a guardian vampire fighting against the evil vampire without losing his human nature.
Anno: 2015
Episodi: 20 (1 ora circa a episodio)
Dove guardarlo: Netflix con lingua impostata in inglese, Viki con accesso limitato
Genere: HistoricalMysteryVampireRomanceDramaMelodrama
Diapositiva:  

Nella mia lista su Netflix ci sono tantissimi drama, alcuni che non ho mai sentito nominare nemmeno dalle dramiste più esperte. Di solito guardo la mini anteprima e se mi ispira lo aggiungo alla lista, per poi lasciarcelo nei secoli dei secoli amen.

C'è bisogno di commentare?
Poi è successo che mi sono presa una crush NUCLEARE per Lee Soo Hyuk e ho iniziato a collezionare i suoi drama perché - fa ridere solo a pensarlo - non ne ho abbastanza mai, not yet quantomeno. Allora mentre guardavo il suo profilo e leggevo i titoli mi si è accesa una lampadina su The Scholar who walks the night. Mi sembrava familiare e gira che ti rigira eccolo comparirmi un pomeriggio nella mia lista su Netflix. GIOIA! GAUDIO! lo faccio partire immediatamente senza nemmeno leggere la trama e senza sapere quale personaggio il mio Amante Supremo avrebbe interpretato. Questo era un drama che volevo vedere in ogni caso ma questa è la stata la scintilla che mi ha fatta partire in quarta. Ora, a me i vampiri piacciono dal lontano 1992 quando uscì al cinema Dracula di Coppola e non ho mai perso questa passione. Quindi quando mi sono resa conto che il tema del drama erano i vampiri mi sono preparata per una valanga di trash come solo i coreani sanno dispensare.

Qui arriva il punto forte, la mazzata atomica che mi ha tramortita uccisa e poi fatta risorgere in un tripudio di serotonina: il vampiro cattivo è Lee Soo Hyuk. Non poteva ovviamente essere il main buono, visto che l'attore più famoso del cast è Lee Joon Ji, ma già che è il main cattivo a me andava bene lo stesso.  Non dirò di aver guardato e apprezzato The Scholar SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per Amante Supremo, ma è innegabile che ha contribuito in modo pesantissimo al mio voto e alla mia resistenza per le 20 puntate. Sarà impossibile per me non infarcire il post con gif e foto di lui quindi abbiate pazienza e godetevele e basta.

Nel lontanissimo passato di una zona della Corea che non mi ricordo, dopo una serie di guerre infinite un Re decide di evocare un demone vampiro, Gwi, e di fare un accordo con lui: il Re avrebbe governato di giorno, il vampiro la notte, in cambio avrebbe dovuto eliminare tutti i nemici del re, sostenere la casata e far in modo che avrebbero governato per sempre. Con il passare del tempo la sua natura viene trasformata dalle azione degli umani: nel suo regno notturno, sottoterra, vede accadere le peggio cose e asseconda le richieste più orrende, ma acquista anche maggior controllo sui regnanti al punto che dopo secoli di controllo è lui il vero Re e chi siede sul trono è solo una marionetta che lui muove a suo piacimento. Basta uno sguardo storto per farlo arrabbiare, uccide le Regine come se fossero uno snack notturno, cambia Re sul trono come se fossero figurine, terrorizza la gente e la sua sete di sangue è inesauribile. Disprezza gli esseri umani e sfoga la sua violenza su di loro. Attorno a Gwi nasce, ovviamente, una leggenda, quella del vampiro che vive nel Palazzo, e nel corso dei secoli in tanti provano ad ucciderlo senza riuscirci.

La storia del drama inizia a questo punto, il Principe Jung Hyun pianifica la morte di Gwi ma viene ucciso prima che possa condividere il piano con il suo amico e consigliere, Sung Yeol. Suo malgrado Sung Yeol si trova ad essere trasformato in vampiro dallo stesso vampiro che doveva uccidere Gwi, ereditando così la sua forza e le sue abilità, oltre all'abito che gli permette di uscire di giorno. Durante il primo scontro con Gwi, Sung Yeol vede morire la sua promessa sposa e questo porta alla nascita della loro secolare faida: Sung Yeol deve recuperare il piano del Principe, nascosto in uno dei suoi libri, per uccidere Gwi e vendicare la morte dell'amico e dell'amata, mentre Gwi rimane sempre al potere. Sung Yeol si reinventa come Scholar, uno studioso molto ricco noto per essere un collezionista di libri antichi, e si rivolge ad uno dei librai più famosi: Yang Seon. Il ragazzo è in realtà una giovane donna che si arrabatta per mantenere la famiglia. Quando i due si incontrano per Yang Seon scatta la scintilla, comincia a seguire Sung Yeol come un cucciolo e si ritrova coinvolta nella battaglia contro Gwi. Insieme ai due ci sarà anche l'attuale Principe, Yoon, che vuole a tutti i costi liberare la sua gente da Gwi.

Ora, da qui in poi è una prevedibile sequenza di tentativi falliti, mazzate, gente che muore, politici che incasinano tutto e tutti, quindi non ci provo nemmeno a riassumere la situazione. Farò invece una panoramica sui personaggi, perché la trama è abbastanza lineare.
Il protagonista è Sung Yeol, si strugge d'amore per la fidanzata morta, si fa prendere a mazzate da Gwi, ha due aiutanti che lo assistono e pure la ragazzina che gli sbava dietro. E' un protagonista prevedibile in tutto e per tutto, quello che dice e fa risponde all'immagine dell'eroe buono e tormentato che si sacrifica per tutti. Non fosse che a tratti fa schiantare dal ridere, non avrei niente di particolarmente positivo da dire. Joon Ji è un bravo attore e credo che sia riuscito a non far cadere il suo personaggio nel baratro del lagnoso depresso: le facce e i gesti che fa sono così grotteschi e teatrali che spesso mi sono chiesta se non facesse apposta. Il suo ruolo è bilanciato benissimo da quello di Gwi, che è praticamente il suo opposto. Sung Yeol sembra quasi comico tranne ovviamente quando mette il turbo nel finale, ha il cuore di panna e si innamora di una ragazza che non è degna nemmeno di pulirgli il sangue dalla faccia. Lo promuovo? Sì, se non altro perché Joon Ji è quel tipo di attore che riesce a farsi volere bene in qualsiasi salsa.

Quindi mi tocca parlare di lei, Yang Seon. All'inizio non mi dispiaceva, è una ragazzina vestita da maschio che fa cose da maschio e si riscopre femmina quando incontra un uomo attraente, è goffa e non ha la malizia di nascondere i suoi sentimenti. Poi questa freschezza svanisce e Yang Seon diventa una lagna, una piaga continua, un macigno che frena le puntate e il personaggio stesso di Sung Yeol. Ho apprezzato che la sua apparente importanza venga spazzata via e che venga invece data una spiegazione più sensata al suo ruolo nel più grande progetto di detronizzare Gwi. La sua unica utilità risiede nel suo sangue, e il suo essere l'inspiegabile interesse amoroso del protagonista non è sufficiente a cancellare la pietosa interpretazione dell'attrice. Ha una sola espressione per tutte e 20 le puntate, non regge il confronto con nessuno degli attori, nemmeno i support, e finisce per diventare odiosa. Mentre tutti erano in grado di piangere a comando, lei aveva sotto agli occhi una striscia unta di quella roba che si usa per far lacrimare gli occhi. Potrei sbagliarmi, ma non credo, perché non c'era niente in lei che facesse pensare ad un'interpretazione sentita. Un'attrice così pessima in un ruolo principale ancora non l'avevo vista, ho veramente fatto fatica a tollerarla.

Ovviamente il terzo personaggio centrale è Gwi. Al di là della mia carnale attrazione per Soo Hyuk, il personaggio di Gwi è pazzesco: è cattivo cattivissimo, freddo, disumano, non gli importa di niente o delle conseguenze delle sua azioni. E' una specie di dio crudele che gioca per noia, e quando è costretto a sopportare le macchinazioni degli umani finge di essere docile per poi scatenare il suo lato più oscuro. Il rapporto tra Gwi e Sung Yeol è strano, perché se da una parte c'è lo Scholar che si spacca la schiena per trovare il modo di farlo fuori, dall'altro c'è Gwi che non gli mette mai i bastoni tra le ruote, semplicemente se ne sta seduto sul trono di morti e lo lascia fare. Forse un po' si diverte a vedere se ci riuscirà, forse vedere gli altri che si affannano per farlo fuori è il suo passatempo. Gwi non si scompone affatto all'idea di morire, si scoccia parecchio che qualcuno sia più furbo o forte di lui, ma al di là di quello poco o niente lo turba. Anche se di questo si può discutere. Soo Hyuk è un Gwi meraviglioso, esteticamente perfetto, la voce, le movenze, le espressioni, è talmente riuscito che alla fine si oscilla più dalla sua parte che dall'altra, tanto è forte il suo fascino. Poi ci regala delle scene da disastro ormonale, tra tutte la vestaglia trasparente a petto nudo, credo di essere morta secca, senza contare tutte le volte che si lecca il sangue dalle labbra. Addio.

Tra i second nomino due personaggi che mi sono piaciuti molto e che all'inizio non pensavo sarebbero diventati così importanti.
Il primo è il principe Yoon, (Max Chang Min del gruppo TVXQ), che entra in scena come un illustratore di scene hard e finisce per essere il salvatore della patria. La sua storyline è più politica e sperimenta diverse sfumature di potere: prima è il Principe ereditario che non fa letteralmente niente, poi quando viene a conoscenza di Gwi decide che è arrivato il momento di dare il suo contributo, poi diventa Re e si destreggia tra il convincere Gwi di essere in suo potere e tramare nell'ombra per ucciderlo. Per lui c'è un finale dolce amaro, ma comunque meritatissimo. Yoon non viene mai messo in ombra da Sung Yeol, anzi diventano quasi amici, e diventa un personaggio decisivo con il passare delle puntate. Per lui c'è un brevissimo interludio romantico subito stroncato da Gwi.

E sto parlando di lei, Hye Ryung, figlia del primo ministro, offerta a Gwi da bambina e cresciuta da lui come sua creatura. Hye Ryung è intelligente, spietata, calcolatrice, degna figlia di Gwi, ma è anche una giovane che odia il padre con tutta se stessa per averla data a Gwi. Segue un doppio gioco molto pericoloso, da un lato asseconda Gwi per diventare regina e dall'altro asseconda il padre per metterla sulla strada di Yoon. Alla fine Hye Ryung ottiene quello che vuole, Gwi la mette sul trono e accetta qualsiasi cosa lei faccia, pur quando capisce di aver perso la sua fedeltà Gwi la lascia stare.
C'è un momento nella parte finale del drama, e qui occhio perché è SPOILER, quando Gwi la uccide per sbaglio dove sorge il dubbio che lui in realtà sia molto più che affezionato a lei. Del resto si porta via il suo cadavere, se lo tiene vicino e le dice che avrebbe voluto che lei lo odiasse per sempre. Insomma, se questa non è una dichiarazione degna di Gwi allora io mi sono bruciata il cervello e sto shippando i personaggi sbagliati.

Ora la parte divertente: i vampiri. Non mi aspettavo effetti speciali da colossal, eppure devo ammettere che hanno fatto un lavoro più che soddisfacente. Le scene dei movimenti super veloci fanno un po' sorridere, così come le movenze un po' esagerate di Sung Yeol e dei vampiri cattivi, ma per il resto non c'è stato nulla di orrendo: i canini, gli occhi rossi (mamma mia Gwi con gli occhi rossi...salvatemi), il sangue che sembra sangue vero, hanno fatto tutto bene. Ovviamente c'è anche l'esagerazione del vampiro sotto steroidi che fa spavento per la parrucca e gli occhi a neon, ma secondo me è un problema di interpretazione e non di estetica. Vi lascio un assaggio qua in fianco, per gradire. Essendo un drama del 2015 non mi aspettavo molto per la colonna sonora, infatti non è niente di memorabile, così come la fotografia che sembra un po' datata e il set è il solito visto e rivisto in un sacco di drama storici. Poi ad un certo punto non ci ho fatto più caso perché ero persa nel bagno di sangue di Gwi, che pure in versione Re è una tragedia per i miei neuroni.

Per farla breve, perché mi sto dilungando fin troppo, The Scholar è un drama che mi ha sorpresa per quanto mi è piaciuto. Non è un capolavoro e non è particolarmente drammatico o divertente, eppure ha una storia fantasiosa e appassionante, i personaggi sono tutti gradevoli tranne Gwi che potrebbe prosciugarmi e io ne sarei felice, e le 20 puntate sono tante ma si fanno guardare senza problemi fino alla fine addirittura senza skippare nemmeno una scena. Effetto Soo Hyuk? Forse, di sicuro se il drama non mi fosse piaciuto nemmeno tutte le scene ignude di Amante Supremo avrebbero potuto farmi arrivare alla fine, semplicemente avrei aperto YouTube.
Chiudo con un paio di screenshot che ho preso mentre guardavo il drama al lavoro, tra una forchettata di insalata di riso e Gwi che faceva indigestione di sangue perché era depresso. E' stato bello, addio.

1 commento:

Susi M ha detto...

Sei persa xD
Adoro i nomi che dai ai tuoi attori preferiti e amante supremo è stupendo 🤣