“Me Alone and You” is about the events that occur when a lonely woman meets the artificially intelligent “Holo.” The drama is filled with stories of heartbreaking loneliness and tear-stained love. Go Nan Do is the owner of an IT research company. As a genius inventor, he started the company, and all projects were created through his hands. However, the only people who are aware of his existence are his stepsister and the official CEO. He was a hacker in a major case 10 years ago and supposedly died while being pursued. Han So Yeon is an assistant manager at a glasses company. Whether it is working on brand marketing or the logistics of the launching party for the company’s flagship store, she shoulders on her work and stays ahead of the industry’s trends. She meticulously takes care of her clients and her work. However, when it comes to her personal life, she keeps her distance as she suffers from prosopagnosia the inability to recognize faces.
Anno: 2020
Episodi: 12 (55 minuti circa a episodio)
Dove guardarlo: Netflix sottotitolato in italiano
Genere: Romance, Drama, Sci-Fi, Melodrama
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Io ormai dovrei averlo capito, no? Dovrei aver imparato che determinati drama e determinate trame o personaggi NON fanno parte del già misero gruppo dei miei preferiti.
In teoria, dopo ben due drama dello stesso genere che non mi sono piaciuti, una persona normale avrebbe girato al largo, o no? NO, perché io, sempre coerente con le mie idee e sempre capace di imparare dalle esperienze, sono ricaduta nel pericolosissimo tranello dell'HYPE.
Questa volta la colpa è tutta delle compagne di merende dramose, io nemmeno lo avevo inserito nella lista dei drama da vedere, ma il loro entusiasmo unito alla disponibilità su Netflix mi hanno convinta a vedere My Holo Love.
Ora, ad onor del vero, in questo drama non ci sono le cazzate assolute che ho dovuto sopportare in Are You Human Too, così come non ho sentito l'orticaria da drop come con My Absolute Boyfriend, perché per fortuna mia e del drama qui l'AI è olografica, un'entità incorporea che non si vede e non si tocca. Per dirla brutale, non ci possono essere quelle scene da cringe violento dove la solita protagonista scema e disadattata si mette a limonare con il Ken di plastica e si strugge perché lui non reagisce.
My Holo Love è un drama furbetto, ma non è un drama perfetto (ho fatto la rima). Ammetto di aver apprezzato la prima parte e di essermelo comunque bevuto in pochissimi giorni - perché, difetti o meno, si fa guardare benissimo - però la seconda parte e il finale mi hanno lasciata un po' indifferente. Spesso mi succede che l'entusiasmo iniziale scemi o venga inquinato da alcune svolte poco fortunate della trama, o che semplicemente perda interesse verso le paturnie dei protagonisti. Qui più o meno è successo tutto questo: la componente romantica che mi interessava sul serio ha avuto un paio di momenti di gestione orrenda, per poi finalmente trovare la retta via solo per essere offuscata da un finale caotico. In sostanza le parti belle sono state ammazzate da quelle mediocri, anche se il risultato finale non è che poi abbia risentito chissà quanto, visto che sono qui a parlarne, e indubbiamente ha aiutato che le puntate fossero solo 12 e non le canoniche 16.
La protagonista femminile è So Yeon, una donna che in seguito ad un trauma infantile ha iniziato a soffrire di prosopagnosia e che lavora in un'azienda di ottica. Siccome non riconosce i volti, vive una vita solitaria e si isola anche dai colleghi che la credono maleducata. Una sera si ritrova in tasca un paio di occhiali da vista e li scambia per un prototipo aziendale. Quando li prova si accorge di vedere un uomo che gli altri non vedono e che compare soltanto quando indossa gli occhiali. All'inizio So Yeon si spaventa e pensa che sia una specie di demone o di fantasma, ma l'uomo riesce a convincerla di essere un'intelligenza artificiale olografica che riesce a comunicare con l'utente grazie agli occhiali.
Questo uomo è Holo, creato da una compagnia di informatica con lo scopo di diventare un amico per l'utente e fargli compagnia sempre, oltre che ad essergli utile per tutta una serie di attività quotidiane come prenotazioni, informazioni e simili.
So Yeon, trovandosi in un momento di grande crisi personale, confonde la compagnia di Holo come se lui fosse reale e poco alla volta si invaghisce di lui. Del resto Holo la aiuta, è gentile, e fa di tutto per renderla felice. Ecco, per me questo è l'aspetto cringy del drama. Non capisco come una persona possa scambiare un'immagine per qualcosa di reale, tanto più che la storia è costruita in modo che lei incontri un uomo vero nella vita vera. Certo, poi So Yeon migliora, smette di fare gli occhi dolci a Holo ma prima che accada avrà delle uscite molto infelici.
Il protagonista maschile è Nan Do. Mi rifiuto di considerare Holo un protagonista, visto che è una creazione di Nan Do e, in un certo senso, la proiezione di un lato del suo carattere ormai atrofizzato.
Nan Do è un genio dell'informatica ma è anche un asociale, scostante, maleducato e cinico a dei livelli patologici. E' convinto che i sentimenti, e in particolare l'amore, siano solo un'illusione e che le persone abbiano la tendenza ad abbandonare gli altri, in particolare lui. Nan Do vive isolato e - in teoria - sta benissimo, anche se questo suo comportamento è il risultato dell'abbandono della madre. Da piccino Nan Do non parlava e la madre, una programmatrice molto brava, aveva creato un abbozzo di AI per tenere compagnia al figlio. La madre ad un certo punto lo lascia e muore, e lui decide di aggrapparsi a Holo, sviluppandolo fino a farlo diventare il suo amico perfetto e - senza ombra di dubbio - la proiezione di un sé più ingenuo e affettuoso (non per niente hanno lo stesso aspetto).
Nan Do è un ottimo personaggio però purtroppo viene strapazzato dalla presunta preferenza di So Yeon per Holo. In pratica Nan Do si trova nella situazione di fingere di essere Holo con So Yeon e alla fine si invaghisce di lei, peccato che lei sappia della sua esistenza e - non potendo distinguerlo da Holo - lo detesta con tutta se stessa. Mi ha dato particolarmente fastidio che la protagonista femminile, una volta a conoscenza della verità, dimostrasse apertamente di preferire l'AI a Nan Do, quando per tutta la vita si era lamentata di essere sola e lui le offrisse una chance all'amore VERO.
Ripeto, poi questa situazione di raddrizza e Holo diventa una specie di best friend per entrambi, ma a questo punto, coppia principale formata, inizia il casino del finale, cioè lo sviluppo del mistero e della parte 'crime' del drama. Ovviamente c'è un cattivo cattivissimo che vuole Holo per controllare il mondo, ovviamente ci sono dei personaggi secondari che aiutato i protagonisti a venire a capo della situazione, ovviamente il cattivo cattivissimo è collegato alla sparizione della madre di Nan Do, eppure tutto questo a me non ha suscitato nulla, solo una vaga sensazione di noia e un preciso desiderio di terminare il drama.
Ora, per carità, il drama è molto lontano dal drop o dall'essere giudicato una cacata colossale, però non è entrato nella mia lista dei graditi perché evidentemente certe trame non riescono a non urtare i miei nervi e a non farmi salire la violenza per la protagonista. L'argomento in sé è più che stuzzicante, ma il come viene gestito rovina il mio entusiasmo, lasciandomi sempre delusa dal prodotto finale.
Insomma, c'è di peggio e c'è di meglio, di sicuro di guarda senza grosse difficoltà e altrettanto facilmente si dimentica.
La protagonista femminile è So Yeon, una donna che in seguito ad un trauma infantile ha iniziato a soffrire di prosopagnosia e che lavora in un'azienda di ottica. Siccome non riconosce i volti, vive una vita solitaria e si isola anche dai colleghi che la credono maleducata. Una sera si ritrova in tasca un paio di occhiali da vista e li scambia per un prototipo aziendale. Quando li prova si accorge di vedere un uomo che gli altri non vedono e che compare soltanto quando indossa gli occhiali. All'inizio So Yeon si spaventa e pensa che sia una specie di demone o di fantasma, ma l'uomo riesce a convincerla di essere un'intelligenza artificiale olografica che riesce a comunicare con l'utente grazie agli occhiali.
Questo uomo è Holo, creato da una compagnia di informatica con lo scopo di diventare un amico per l'utente e fargli compagnia sempre, oltre che ad essergli utile per tutta una serie di attività quotidiane come prenotazioni, informazioni e simili.
So Yeon, trovandosi in un momento di grande crisi personale, confonde la compagnia di Holo come se lui fosse reale e poco alla volta si invaghisce di lui. Del resto Holo la aiuta, è gentile, e fa di tutto per renderla felice. Ecco, per me questo è l'aspetto cringy del drama. Non capisco come una persona possa scambiare un'immagine per qualcosa di reale, tanto più che la storia è costruita in modo che lei incontri un uomo vero nella vita vera. Certo, poi So Yeon migliora, smette di fare gli occhi dolci a Holo ma prima che accada avrà delle uscite molto infelici.
Questo è Holo, ma tanto sarebbe uguale a Nan Do |
Nan Do è un genio dell'informatica ma è anche un asociale, scostante, maleducato e cinico a dei livelli patologici. E' convinto che i sentimenti, e in particolare l'amore, siano solo un'illusione e che le persone abbiano la tendenza ad abbandonare gli altri, in particolare lui. Nan Do vive isolato e - in teoria - sta benissimo, anche se questo suo comportamento è il risultato dell'abbandono della madre. Da piccino Nan Do non parlava e la madre, una programmatrice molto brava, aveva creato un abbozzo di AI per tenere compagnia al figlio. La madre ad un certo punto lo lascia e muore, e lui decide di aggrapparsi a Holo, sviluppandolo fino a farlo diventare il suo amico perfetto e - senza ombra di dubbio - la proiezione di un sé più ingenuo e affettuoso (non per niente hanno lo stesso aspetto).
Nan Do è un ottimo personaggio però purtroppo viene strapazzato dalla presunta preferenza di So Yeon per Holo. In pratica Nan Do si trova nella situazione di fingere di essere Holo con So Yeon e alla fine si invaghisce di lei, peccato che lei sappia della sua esistenza e - non potendo distinguerlo da Holo - lo detesta con tutta se stessa. Mi ha dato particolarmente fastidio che la protagonista femminile, una volta a conoscenza della verità, dimostrasse apertamente di preferire l'AI a Nan Do, quando per tutta la vita si era lamentata di essere sola e lui le offrisse una chance all'amore VERO.
Ripeto, poi questa situazione di raddrizza e Holo diventa una specie di best friend per entrambi, ma a questo punto, coppia principale formata, inizia il casino del finale, cioè lo sviluppo del mistero e della parte 'crime' del drama. Ovviamente c'è un cattivo cattivissimo che vuole Holo per controllare il mondo, ovviamente ci sono dei personaggi secondari che aiutato i protagonisti a venire a capo della situazione, ovviamente il cattivo cattivissimo è collegato alla sparizione della madre di Nan Do, eppure tutto questo a me non ha suscitato nulla, solo una vaga sensazione di noia e un preciso desiderio di terminare il drama.
Ora, per carità, il drama è molto lontano dal drop o dall'essere giudicato una cacata colossale, però non è entrato nella mia lista dei graditi perché evidentemente certe trame non riescono a non urtare i miei nervi e a non farmi salire la violenza per la protagonista. L'argomento in sé è più che stuzzicante, ma il come viene gestito rovina il mio entusiasmo, lasciandomi sempre delusa dal prodotto finale.
Insomma, c'è di peggio e c'è di meglio, di sicuro di guarda senza grosse difficoltà e altrettanto facilmente si dimentica.
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