14 febbraio 2020

K-drama della settimana:
My Country. The New Age



Set during the end of the Goryeo period to the early Joseon period. Two friends aim their swords against one another due to differences in opinion about "my country." Seo Hwi is a warrior. His father Seo Geom is a famous commander. Seo Hwi does not compromise when it comes to injustice. His life devolves into a hellish existence, but he still holds a smile.
Nam Sun Ho is smart and a talented figure. Because his mother was born into the lowest class, Nam Sun Ho is looked down upon by other people. He wants to pass the military service examination. Due to a corruption scandal involving his father, Nam Sun Ho loses his dream. Making things worse, he comes into conflict with Seo Hwi over a misunderstanding.
Anno: 2019
Episodi: 16 (1 ora e 20 minuti circa a episodio)
Dove guardarlo: Netflix sottotitolato in italiano
Genere: ActionHistoricalRomanceDrama


Diapositiva:
    

Questo è il drama della sofferenza e del mai una gioia. Mia e dei personaggi, perché nessuno viene risparmiato. My Country era IL drama del 2019 che stavo aspettando. L'eccitazione da scolaretta all'idea di poter vedere Do Hwan in HD sul televisore mi aveva spedita direttamente in orbita a gravitare attorno al pianeta della noonaggine più estrema. Non dirò che il motivo principale per il quale ho iniziato - e finito - il drama è Do Hwan, ma lo sanno anche i muri che è per quello.
Per quanto gli storici mi piacciano, se ci sono degli elementi che mi urtano i nervi allora per me è finita.

My Country è sicuramente un bel drama, ha delle parti bellissime, la fotografia e la produzione sono di altissimo livello, alcuni personaggi sono pazzeschi, ma ha anche tanti difetti e grossi ostacoli insuperabili al voto massimo assoluto.
 

La storia è un po' complicata e, come quasi sempre negli storici, tende ad ingarbugliarsi verso la fine quando le vicende personali e romantiche cedono lo scettro a quelle politiche. L'inizio ha come protagonisti i due personaggi principali, Hwi e Seun-Ho e le loro storie di vita. Hwi è il classico eroe buono e sfortunato, mentre Seun-Ho è quello più oscuro e complicato, ma tra i due c'è un'amicizia molto profonda che li lega fin da quando erano piccoli. Tra i due amici si mette in mezzo la vita: Seun-Ho accetta senza rancore che la ragazza della quale entrambi sono innamorati abbia scelto Hwi, ma accusa sempre di più che ogni suo tentativo di farsi strada a corte, o farsi semplicemente strada fuori dall'ombra del padre, venga inconsapevolmente boicottato da Hwi. Qualsiasi cosa Seun-Ho si propone di fare, Hwi lo fa meglio oppure fa qualcosa che blocca i suoi tentativi e, anche se tra i due non c'è rancore, Seun-Ho si ritrova spesso tra due fuochi: l'amico e il padre.
Nel momento in cui i due amici provano ad entrare nell'esercito diventano pedine comode o scomode nella scacchiera dei giochi di potere: Hwi, oltre ad essere una specie di reietto, è visto come il punto debole di Seun-Ho che, invece, potrebbe trasformarsi nella mano armata del padre. Appena i due si fanno notare, ecco che inevitabilmente si dividono. L'amicizia viene nascosta da un risentimento strano, poco chiaro, quasi finto che li pone ai fronti opposti, definendo anche le sfumature dei due personaggi.

Seun - maiunagioia - Ho
Allora, seppur io abbia avuto fin dall'inizio un debole per Seun-Ho, sarò obiettiva al massimo: è il personaggio migliore del drama. Tanto per cominciare non è bidimensionale, non è piatto, non è scontato e ha un orizzonte di possibili sfumature che solo un altro personaggio presenta e comunque non al suo livello. Seun-Ho è figlio di Nam Jun e di una serva e per tutta la sua vita ha disperatamente cercato di raggiungere le aspettative del padre, un uomo duro, calcolatore, che aspira al potere senza però dover occupare il trono. Il peso di non essere figlio legittimo e di dover sostenere una pressione costante dal padre induriscono Seun-Ho e lo portano a prendere decisioni più per il puro spirito di sopravvivenza e del meno peggio, spesso non credendo affatto alle ideologie che spesso le generano. Seun-Ho non è ambizioso in senso assoluto, ma impara ad esserlo perché anche lui, come il padre, capisce che il vero potere è quello di poter tirare le fila della storia da dietro le quinte. Ma mentre Nam Jun ha lo stomaco per farlo, Seun-Ho è fondamentalmente buono, e anche quando prende una strada da tutti vista come sbagliata, lo fa tenendo a mente sempre la vita di chi gli sta a cuore. Per questo riesce a strappare al padre un accordo: piuttosto che uccidere Hwi, è meglio mandarlo al fronte dove ha qualche speranza di sopravvivere. Piuttosto di lasciare la sorella di Hwi sola e senza futuro, la porta nella sua casa anche se vuol dire tenerla come ostaggio. Seun-Ho prende decisioni scomode, ne conosce il peso e se lo assume senza scomporsi, ma ci soffre parecchio perché Hwi lo disprezza.
Il fatto che Seun-Ho stia sempre sul limite tra buono e cattivo lo rende un personaggio estremamente complesso e di grande potenza: è drammatico a dei livelli altissimi, ha delle battute fantastiche, riesce a far piangere con un solo sguardo e non c'è un solo minuto delle 16 puntate che faccia qualcosa di totalmente sbagliato. Certo, alcune sue scelte sono discutibili visto come vanno a finire, ma tutte lo portano alla sua fine. Non commento oltre, aggiungo solo che questo è il classico personaggio che non ha mai una gioia. MAI.
Lo amo.
Hwi, ribattezzato PATATA
Il secondo protagonista, Hwi, è il grosso problema di questo drama e la motivazione principale che mi ha bloccata durante la visione, tanto dal dovermi sforzare di guardare una puntata e farmi salire il nervoso al solo pensiero di vederlo apparire. Hwi è stato astutamente piazzato sulla scena in modo che - purtroppo - diventi sempre il protagonista principale. Anche se la trama vuole che si divida la scena con Seun-Ho, ci sono tanti piccoli dettagli che dirigono la simpatia del pubblico verso di lui, come a dire sì c'è anche Seun-Ho che è fantastico ma Hwi è il puro di cuore. Ecco, Hwi è uno stereotipo ambulante, profondo come una pozzanghera, l'eroe che tutti desiderano e vogliono 'usare' ma non si capisce perché e come possa avere tutta questa ascendenza. Tanto per cominciare il padre era lo spadaccino migliore del regno, ucciso ingiustamente per bollitura (cioè, dico io), Hwi e la sorella - epilettica, no less - vivono come dei reietti abbandonati, poveri, soli, solo con Seun-Ho che gli passa la pagnotta di pane. Hwi diventa il migliore arciere del regno, è super spadaccino come il padre - come se fosse ereditario -, è tanto buono e gentile, tanto giusto e affamato di giustizia, vede il bello e il buono di tutto e di tutti, si piglia la ragazza bella, viene spedito al fronte e diventa un super soldato, ha una resistenza sovraumana, torna più forte e pericoloso che mai, non si capisce come Bang Won lo vede e pensa deve essere mio e magicamente Hwi si appropria del ruolo di suo braccio destro. Al di là delle scelte tattiche di porlo sempre come controparte positiva di Seun-Ho, il problema vero è che è irritante. Tutto questo essere buoni, sfortunati, vincenti sempre fa perdere subito interesse nei suoi confronti e il suo modo di fare zuzzurellone stona tremendamente con il tono del resto dei personaggi. Anche quando gioca a fare il duro non riesce a raggiungere gli stessi livelli degli altri protagonisti. Poi, chiaro, la mia antipatia è stata immediata ed è durata praticamente fino alla fine, e forse a qualcuno sarà anche piaciuto, ma per me è stato un ostacolo durissimo da sconfiggere.

La gatta morta
Secondo grosso problema del drama: la storia d'amore. Allora, se consideriamo il drama nella sua totalità, è inevitabile pensare che tolto il risvolto romantico avrebbe guadagnato mille punti. Di sentimentale mi bastava l'amicizia dei due ragazzi, invece hanno ficcato a forza questa specie di protagonista femminile che è stata inutile e odiosa. Hee Jae, la bellona che Hwi e Seun-Ho amano (mi piace pensare che Seun-Ho poi si faccia passare la paturnia), un personaggio che da un punto di vista tattico non serve assolutamente a niente, solo a riempire quel vuoto romantico fatto di scene in riva al lago, sguardi fissi e languidi e lacrime che sgorgano a fiumi durante il finale. Hee Jae, oltre ad essere inutile, è antipatica da fare schifo, arrogante, ha quell'atteggiamento di chi ti giudica al primo colpo e non cambia idea neanche di fronte ai fatti. L'avrei eliminata senza pietà e il drama ne avrebbe solo giovato. Purtroppo ci tocca sopportare una serie infinita di scene dove Hwi e questa cosa si struggono d'amore, dopo un po' mi stavo rodendo il fegato e ho cominciato a saltarle tutte, naturalmente non ci ho perso nulla.

Se guardiamo al lato opposto, tra i cattivi, abbiamo due personaggi veramente interessanti. Il primo è il cattivo scontato, Nam Jun, quello dal quale ci si aspetta qualsiasi cattiveria e che nel suo essere costante rappresenta una sicurezza per la trama. Come per quasi tutti i personaggi non sfacciatamente buoni, anche Nam Jun presenta un lato oscuro della peggior specie, ma anche una sorprendente zona d'ombra dove ha nascosto una fragilità striminzita, tutta concentrata sull'avere Seun-Ho plasmato a sua immagine e somiglianza. Il rapporto padre/figlio si ripresenta anche in altri due personaggi ma con loro sfocia in un flusso continuo di sofferenza per Seun-Ho, cosa che ovviamente non aiuta nel giudizio complessivo di Nam Jun. Come cattivo, però, è stato fenomenale.
Il secondo personaggio del gruppo 'cattivi' è un cattivo ben camuffato, quasi di alta classe, ed è Bang Won. Ora, il quinto fratello non è sulla scena dalla prima puntata, se ne arriva poco dopo e non si appropria subito del ruolo effettivo di terzo protagonista. Arriva, se ne sta tranquillo per un po' e poi comincia a occupare ogni fessura libera fino a spazzare via tutti gli altri. Il ruolo di Bang Won è quello di stravolgere la scacchiera politica, che all'inizio è poco interessante, ma quando entra in scena lui le cose si fanno finalmente interessanti. Nam Jun e Bang Won vogliono la stessa cosa, il trono, ma in forme diverse: Nam Jun si accontenta di starsene nell'ombra, ma Bang Won vuole il trono, vuole eliminare tutti i suoi fratelli e il padre, l'attuale re, e per mettere in atto il suo progetto si arrocca nel suo fortino, arraffa tutti le pedine che gli possono servire e poi rimane solo su un trono che gli è costato carissimo. Come Seun-Ho/Do Hwan, anche Bang Won/Jang Hyuk ha giovato dell'espressività dell'attore: il quinto fratello ha personalità, ha carattere, ha fascino, e ha un peso specifico notevole nella trama. Non ho gradito granché la carrambata finale del farlo apparire ancora più carogna di quello che è, però senza questo stratagemma non saremmo arrivati al finale.
  

Ecco, il finale. Apoteosi del mai una gioia, coronamento di una serie infinita di sfighe e sofferenze, forse l'unica scena in cui Patata mi è stato sopportabile, ma di sicuro la scena strappacuore più intensa del drama. E, ancora una volta, Seun-Ho eclissa Hwi nella sua immensa drammaticità.

Nota a margine, la produzione è pazzesca: fotografia, musiche, costumi, è tutto meraviglioso e di altissima qualità, vederlo in HD sul televisore è stata una notevole esperienza sensoriale.

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