Set during the end of the Goryeo period to the early Joseon period. Two friends aim their swords against one another due to differences in opinion about "my country." Seo Hwi is a warrior. His father Seo Geom is a famous commander. Seo Hwi does not compromise when it comes to injustice. His life devolves into a hellish existence, but he still holds a smile.
Nam Sun Ho is smart and a talented figure. Because his mother was born into the lowest class, Nam Sun Ho is looked down upon by other people. He wants to pass the military service examination. Due to a corruption scandal involving his father, Nam Sun Ho loses his dream. Making things worse, he comes into conflict with Seo Hwi over a misunderstanding.
Anno: 2019
Episodi: 16 (1 ora e 20 minuti circa a episodio)
Dove guardarlo: Netflix sottotitolato in italiano
Genere: Action, Historical, Romance, Drama
Diapositiva:
Questo è il drama della sofferenza e del mai una gioia. Mia e dei personaggi, perché nessuno viene risparmiato. My Country era IL drama del 2019 che stavo aspettando. L'eccitazione da scolaretta all'idea di poter vedere Do Hwan in HD sul televisore mi aveva spedita direttamente in orbita a gravitare attorno al pianeta della noonaggine più estrema. Non dirò che il motivo principale per il quale ho iniziato - e finito - il drama è Do Hwan, ma lo sanno anche i muri che è per quello.
Per quanto gli storici mi piacciano, se ci sono degli elementi che mi urtano i nervi allora per me è finita.
My Country è sicuramente un bel drama, ha delle parti bellissime, la fotografia e la produzione sono di altissimo livello, alcuni personaggi sono pazzeschi, ma ha anche tanti difetti e grossi ostacoli insuperabili al voto massimo assoluto.
La storia è un po' complicata e, come quasi sempre negli storici, tende ad ingarbugliarsi verso la fine quando le vicende personali e romantiche cedono lo scettro a quelle politiche. L'inizio ha come protagonisti i due personaggi principali, Hwi e Seun-Ho e le loro storie di vita. Hwi è il classico eroe buono e sfortunato, mentre Seun-Ho è quello più oscuro e complicato, ma tra i due c'è un'amicizia molto profonda che li lega fin da quando erano piccoli. Tra i due amici si mette in mezzo la vita: Seun-Ho accetta senza rancore che la ragazza della quale entrambi sono innamorati abbia scelto Hwi, ma accusa sempre di più che ogni suo tentativo di farsi strada a corte, o farsi semplicemente strada fuori dall'ombra del padre, venga inconsapevolmente boicottato da Hwi. Qualsiasi cosa Seun-Ho si propone di fare, Hwi lo fa meglio oppure fa qualcosa che blocca i suoi tentativi e, anche se tra i due non c'è rancore, Seun-Ho si ritrova spesso tra due fuochi: l'amico e il padre.
Nel momento in cui i due amici provano ad entrare nell'esercito diventano pedine comode o scomode nella scacchiera dei giochi di potere: Hwi, oltre ad essere una specie di reietto, è visto come il punto debole di Seun-Ho che, invece, potrebbe trasformarsi nella mano armata del padre. Appena i due si fanno notare, ecco che inevitabilmente si dividono. L'amicizia viene nascosta da un risentimento strano, poco chiaro, quasi finto che li pone ai fronti opposti, definendo anche le sfumature dei due personaggi.
Seun - maiunagioia - Ho |
Il fatto che Seun-Ho stia sempre sul limite tra buono e cattivo lo rende un personaggio estremamente complesso e di grande potenza: è drammatico a dei livelli altissimi, ha delle battute fantastiche, riesce a far piangere con un solo sguardo e non c'è un solo minuto delle 16 puntate che faccia qualcosa di totalmente sbagliato. Certo, alcune sue scelte sono discutibili visto come vanno a finire, ma tutte lo portano alla sua fine. Non commento oltre, aggiungo solo che questo è il classico personaggio che non ha mai una gioia. MAI.
Lo amo. |
Hwi, ribattezzato PATATA |
La gatta morta |
Se guardiamo al lato opposto, tra i cattivi, abbiamo due personaggi veramente interessanti. Il primo è il cattivo scontato, Nam Jun, quello dal quale ci si aspetta qualsiasi cattiveria e che nel suo essere costante rappresenta una sicurezza per la trama. Come per quasi tutti i personaggi non sfacciatamente buoni, anche Nam Jun presenta un lato oscuro della peggior specie, ma anche una sorprendente zona d'ombra dove ha nascosto una fragilità striminzita, tutta concentrata sull'avere Seun-Ho plasmato a sua immagine e somiglianza. Il rapporto padre/figlio si ripresenta anche in altri due personaggi ma con loro sfocia in un flusso continuo di sofferenza per Seun-Ho, cosa che ovviamente non aiuta nel giudizio complessivo di Nam Jun. Come cattivo, però, è stato fenomenale.
Il secondo personaggio del gruppo 'cattivi' è un cattivo ben camuffato, quasi di alta classe, ed è Bang Won. Ora, il quinto fratello non è sulla scena dalla prima puntata, se ne arriva poco dopo e non si appropria subito del ruolo effettivo di terzo protagonista. Arriva, se ne sta tranquillo per un po' e poi comincia a occupare ogni fessura libera fino a spazzare via tutti gli altri. Il ruolo di Bang Won è quello di stravolgere la scacchiera politica, che all'inizio è poco interessante, ma quando entra in scena lui le cose si fanno finalmente interessanti. Nam Jun e Bang Won vogliono la stessa cosa, il trono, ma in forme diverse: Nam Jun si accontenta di starsene nell'ombra, ma Bang Won vuole il trono, vuole eliminare tutti i suoi fratelli e il padre, l'attuale re, e per mettere in atto il suo progetto si arrocca nel suo fortino, arraffa tutti le pedine che gli possono servire e poi rimane solo su un trono che gli è costato carissimo. Come Seun-Ho/Do Hwan, anche Bang Won/Jang Hyuk ha giovato dell'espressività dell'attore: il quinto fratello ha personalità, ha carattere, ha fascino, e ha un peso specifico notevole nella trama. Non ho gradito granché la carrambata finale del farlo apparire ancora più carogna di quello che è, però senza questo stratagemma non saremmo arrivati al finale.
Ecco, il finale. Apoteosi del mai una gioia, coronamento di una serie infinita di sfighe e sofferenze, forse l'unica scena in cui Patata mi è stato sopportabile, ma di sicuro la scena strappacuore più intensa del drama. E, ancora una volta, Seun-Ho eclissa Hwi nella sua immensa drammaticità.
Nota a margine, la produzione è pazzesca: fotografia, musiche, costumi, è tutto meraviglioso e di altissima qualità, vederlo in HD sul televisore è stata una notevole esperienza sensoriale.
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