Serie Rusk University 2
Trama
William Morrow ebook | € 6,70 |
Dylan fights for lost causes. Probably because she used to be one. Environmental issues, civil rights, corrupt corporations, and politicians you name it, she's probably been involved in a protest. When her latest cause lands her in jail overnight, she meets Silas Moore. He's in for a different kind of fighting. And though he's arrogant and infuriating, she can't help being fascinated with him. Yet another lost cause. Football and trouble are the only things that have ever come naturally to Silas. And it's trouble that lands him in a cell next to do-gooder Dylan. He's met girls like her before fixers, he calls them, desperate to heal the damage and make him into their ideal boyfriend. But he doesn't think he's broken, and he definitely doesn't need a girlfriend trying to change him. Until, that is, his anger issues and rash decisions threaten the only thing he really cares about: his spot on the Rusk University football team. Dylan might just be the perfect girl to help. Because Silas Moore needs some fixing after all.
I know now why caring about another person is so damn scary. It's not that they won't care about you back, because that either happens or it doesn't. You live with it or you do everything you can to change it. The really scary thing is the moment you realize that for the rest of your life, you'll feel twice the pain, twice the joy, twice the fear.
Da buona drogata, finito All Lined Up sono passata direttamente a All Broke Down che, per qualche motivo che ancora non ho capito, avevo preso subito in una spesa unica su magico Amazon. E per fortuna, perché la dipendenza creata da questa serie mi ha proiettata direttamente nel carrello a piangere miseria perché non posso prendere gli altri titoli. Per adesso.
Nel primo romanzo Dallas ha avuto a che fare con Silas, l'amico del suo ex che ha accettato la scommessa di riuscire a portarsela a letto, e per tutto il libro ha continuato a spingerlo nella categoria dei cattivi anche se, ad onor del vero, Silas era più che altro un cazzone e non un personaggio così negativo da usarlo come capro espiatorio.
Protagonista femminile del romanzo è Dylan e noi la conosciamo mentre viene arrestata per resistenza alla polizia durante una manifestazione contro lo sgombero di una zona povera della città. Dylan è una ragazza di ottima famiglia, il padre è un uomo molto influente e la madre è una di quelle donne che si aspetta la perfezione di chi ha soldi e non ha bisogno di sfoggiarli, ma entrambi sono molto buoni con lei, le vogliono bene e a modo loro la indirizzano verso quello che pensano sia la cosa migliore per Dylan. Lei, poverina, sente il peso delle aspettative e vive nella paura inconscia di venire abbandonata se non rispetta i standard imposti dalla famiglia, paura che nasce dal fatto che è stata adottata da piccola dopo anni passati in un orfanotrofio. Dylan ha passato anni a rifinire il suo comportamento, si è mimetizzata così bene in quella vita che alla fine ci crede pure lei: desidera l'approvazione dei genitori, vuole renderli orgogliosi e vuole spuntare tutte le caselle di un futuro brillante, inclusa quella di avere un fidanzato perfetto.
Durante la manifestazione qualcosa in Dylan si spezza, e il controllo che si era imposta per plasmarsi a immagine e somiglianza di sua madre sparisce all'improvviso. Questa piccola ribellione è il primo, microscopico respiro che prende dopo anni di apnea ma la paura di perdere tutto crea un conflitto interiore. Mentre viene portata in cella con il suo amico, Dylan si accorge che c'è un altro ospite in cella, un ragazzo molto attraente ma anche molto silenzioso che li osserva per pochi secondi per poi tornare ai propri pensieri.
Quel ragazzo è Silas e il come sia arrivato in prigione è la chiave per capire il personaggio e la sua storia. In seguito agli eventi del primo romanzo Levi, che era stato arrestato, esce di prigione e la prima cosa che fa è contattare il suo amico Silas per scatenarsi in una serata di bevute e chissà che altro. Silas è combattuto, nelle settimane passate senza il suo amico è stato più che bene, ha trovato un nuovo ruolo nella squadra, si è rimesso in carreggiata, è stato generalmente più tranquillo ma il suo ritorno sulle scene lo riporta indietro e disturba l'equilibrio che aveva raggiunto. Non aiuta che persino sua madre, la donna che lo aveva trascurato e abbandonato da piccolo, sia spuntata fuori dopo anni di silenzio per chiedergli dei soldi. Silas è tra due fuochi e non riesce a liberarsene, e il suo punto di rottura è il litigio con Levi: pur volendo liberarsi del passato Silas è ancora estremamente suscettibile e una parola messa male dal suo ex amico scatena in lui una furia violenta che, poi, lo porterà in prigione. Da questo punto le cose per Silas vanno maluccio: il coach lo mette in panchina e l'unica cosa che lo teneva in riga, il football, all'improvviso gli viene tolto e la paura di tornare nella miseria lo manda fuori di testa. L'unica cosa positiva che Silas ha guadagnato da questa storia è stata conoscere Dylan e la sua attrazione per lei sostituisce in parte il football.
La seduzione di Silas è una specie di rullo compressore per Dylan, abituata com'è a ragazzi molto più modesti e rigorosi, ma il fatto che lui sia così diverso, così tanto di tutto l'attrae come una falena con il fuoco. Silas, nel caos che ha combinato, cerca una via d'uscita, un modo per tornare in carreggiata e non fare casini e lo chiede a Dylan: aiutarlo a rimettersi in sesto e in cambio possono essere amici, o magari qualcosa di più.
Rispetto al primo romanzo, la carica erotica di questo è roba da docce fredde. Silas gira attorno a Dylan con una tenacia e un'intensità che lasciano poco margine di manovra e lei ovviamente cede nemmeno tanto a malincuore. Ci sono tante scene di sesso, più o meno esplicite, ma funzionano per il tipo di rapporto che i due hanno: è come se Silas iniziasse Dylan ad una libertà sessuale da romanzo erotico, ci sono un paio di momenti durante i quali mi aspettavo un'uscita da dominatore ma non è avvenuta, non che in generale Silas non abbia un carisma bello tosto.
Il punto di rottura del romanzo arriva in un bel punto ed è ben fatto, non mi è dispiaciuto nemmeno il modo in cui l'autrice ha gestito il ricongiungimento, senza rovinare la personalità di Silas, ma in generale ho apprezzato la tensione del suo personaggio, il pericolo di farsi cacciare dalla squadra, le interazioni con il coach e con gli altri giocatori, sono state tutte parti che hanno aumentato la complessità del personaggio e hanno completato il quadro problematico e drammatico di Silas. Dylan, invece, è un personaggio che non mi ha colpita granché, all'inizio mi è piaciuta ma poi si è un po' trasformata nella solita perfettina che in realtà è una ribelle eccetera eccetera. Come coppia funzionano, e Silas è tanta roba quindi ce lo facciamo andare bene.
Rispetto al primo romanzo, All Broke Down mi è piaciuto in modo diverso, il primo era più romantico e meno esplicito mentre questo è una botta di vita per gli ormoni dormienti. Ora sono proiettata verso il terzo, mi aspetto grandissime cose da Torres e sarà meglio che succeda. Prima o poi, quando potrò permettermi di comprarlo.
Nel primo romanzo Dallas ha avuto a che fare con Silas, l'amico del suo ex che ha accettato la scommessa di riuscire a portarsela a letto, e per tutto il libro ha continuato a spingerlo nella categoria dei cattivi anche se, ad onor del vero, Silas era più che altro un cazzone e non un personaggio così negativo da usarlo come capro espiatorio.
Protagonista femminile del romanzo è Dylan e noi la conosciamo mentre viene arrestata per resistenza alla polizia durante una manifestazione contro lo sgombero di una zona povera della città. Dylan è una ragazza di ottima famiglia, il padre è un uomo molto influente e la madre è una di quelle donne che si aspetta la perfezione di chi ha soldi e non ha bisogno di sfoggiarli, ma entrambi sono molto buoni con lei, le vogliono bene e a modo loro la indirizzano verso quello che pensano sia la cosa migliore per Dylan. Lei, poverina, sente il peso delle aspettative e vive nella paura inconscia di venire abbandonata se non rispetta i standard imposti dalla famiglia, paura che nasce dal fatto che è stata adottata da piccola dopo anni passati in un orfanotrofio. Dylan ha passato anni a rifinire il suo comportamento, si è mimetizzata così bene in quella vita che alla fine ci crede pure lei: desidera l'approvazione dei genitori, vuole renderli orgogliosi e vuole spuntare tutte le caselle di un futuro brillante, inclusa quella di avere un fidanzato perfetto.
Durante la manifestazione qualcosa in Dylan si spezza, e il controllo che si era imposta per plasmarsi a immagine e somiglianza di sua madre sparisce all'improvviso. Questa piccola ribellione è il primo, microscopico respiro che prende dopo anni di apnea ma la paura di perdere tutto crea un conflitto interiore. Mentre viene portata in cella con il suo amico, Dylan si accorge che c'è un altro ospite in cella, un ragazzo molto attraente ma anche molto silenzioso che li osserva per pochi secondi per poi tornare ai propri pensieri.
Quel ragazzo è Silas e il come sia arrivato in prigione è la chiave per capire il personaggio e la sua storia. In seguito agli eventi del primo romanzo Levi, che era stato arrestato, esce di prigione e la prima cosa che fa è contattare il suo amico Silas per scatenarsi in una serata di bevute e chissà che altro. Silas è combattuto, nelle settimane passate senza il suo amico è stato più che bene, ha trovato un nuovo ruolo nella squadra, si è rimesso in carreggiata, è stato generalmente più tranquillo ma il suo ritorno sulle scene lo riporta indietro e disturba l'equilibrio che aveva raggiunto. Non aiuta che persino sua madre, la donna che lo aveva trascurato e abbandonato da piccolo, sia spuntata fuori dopo anni di silenzio per chiedergli dei soldi. Silas è tra due fuochi e non riesce a liberarsene, e il suo punto di rottura è il litigio con Levi: pur volendo liberarsi del passato Silas è ancora estremamente suscettibile e una parola messa male dal suo ex amico scatena in lui una furia violenta che, poi, lo porterà in prigione. Da questo punto le cose per Silas vanno maluccio: il coach lo mette in panchina e l'unica cosa che lo teneva in riga, il football, all'improvviso gli viene tolto e la paura di tornare nella miseria lo manda fuori di testa. L'unica cosa positiva che Silas ha guadagnato da questa storia è stata conoscere Dylan e la sua attrazione per lei sostituisce in parte il football.
La seduzione di Silas è una specie di rullo compressore per Dylan, abituata com'è a ragazzi molto più modesti e rigorosi, ma il fatto che lui sia così diverso, così tanto di tutto l'attrae come una falena con il fuoco. Silas, nel caos che ha combinato, cerca una via d'uscita, un modo per tornare in carreggiata e non fare casini e lo chiede a Dylan: aiutarlo a rimettersi in sesto e in cambio possono essere amici, o magari qualcosa di più.
Rispetto al primo romanzo, la carica erotica di questo è roba da docce fredde. Silas gira attorno a Dylan con una tenacia e un'intensità che lasciano poco margine di manovra e lei ovviamente cede nemmeno tanto a malincuore. Ci sono tante scene di sesso, più o meno esplicite, ma funzionano per il tipo di rapporto che i due hanno: è come se Silas iniziasse Dylan ad una libertà sessuale da romanzo erotico, ci sono un paio di momenti durante i quali mi aspettavo un'uscita da dominatore ma non è avvenuta, non che in generale Silas non abbia un carisma bello tosto.
Il punto di rottura del romanzo arriva in un bel punto ed è ben fatto, non mi è dispiaciuto nemmeno il modo in cui l'autrice ha gestito il ricongiungimento, senza rovinare la personalità di Silas, ma in generale ho apprezzato la tensione del suo personaggio, il pericolo di farsi cacciare dalla squadra, le interazioni con il coach e con gli altri giocatori, sono state tutte parti che hanno aumentato la complessità del personaggio e hanno completato il quadro problematico e drammatico di Silas. Dylan, invece, è un personaggio che non mi ha colpita granché, all'inizio mi è piaciuta ma poi si è un po' trasformata nella solita perfettina che in realtà è una ribelle eccetera eccetera. Come coppia funzionano, e Silas è tanta roba quindi ce lo facciamo andare bene.
Rispetto al primo romanzo, All Broke Down mi è piaciuto in modo diverso, il primo era più romantico e meno esplicito mentre questo è una botta di vita per gli ormoni dormienti. Ora sono proiettata verso il terzo, mi aspetto grandissime cose da Torres e sarà meglio che succeda. Prima o poi, quando potrò permettermi di comprarlo.
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