4 ottobre 2019

K-Drama della settimana: W


È possibile vivere nello stesso luogo e tempo, ma in due dimensioni diverse? Oh Yeon Joo (Han Hyo Joo) è al secondo anno di specializzazione in cardiochirurgia. Suo padre, un famoso scrittore di fumetti, scompare all’improvviso e, in seguito, Yeon Joo stessa viene rapita e trasportata in un’altra dimensione da uno strano uomo ricoperto di sangue. Kang Cheol (Lee Jong Suk) è un ex-medaglia d’oro alle Olimpiadi per il Tiro a segno ed un milionario che si è fatto da sé. Come si intrecceranno i mondi delle due dimensioni? Kang Cheol è l’unico in grado di aiutare Yeon Joo a scappare dall’universo parallelo?
Trailer
Anno: 2016
Episodi: 16 (1 ora circa a episodio)
Dove vederlo: su Viki con sottotitoli in italiano
Genere: ActionSuspenseThrillerComedyRomanceMelodrama

Diapositiva: 

Durante una delle sessioni di terapia di gruppo (chat disagiatissime, tra l'altro), mi è stato gentilmente suggerito da Alexandria di guardare W per uscire da un momento di crisi in cui ogni drama iniziato mi faceva addormentare. Evidentemente c'era una congiunzione astrale in atto perché già con la prima puntata sono stata risucchiata dalla storia, e ne sono uscita solo alla fine un paio di giorni dopo. Sì, va bene, facciamo che un terzo del mio giudizio positivo è dovuto all'ipnotico Jong Suk e alle sue lunghissime gambe (e braccia, e collo), però il resto è dato da una trama spaziale e dal fatto che dall'inizio alla fine il drama non perda mai la logica. Mi è sinceramente piaciuto, Jong Suk a parte, giurin giurello.

Perché mi è piaciuto: primo per la trama originale, che rende reale uno dei sogni proibiti di tantissime persone (vivere nel proprio fumetto/libro preferito), e secondo perché la storia - nonostante raggiunga una complessità da mal di testa - non si incasina mai. Certo ci sono delle piccole sbavature e la spiegazione tecnica si è persa per strada, ma lo svolgimento è fatto in modo tale che alla fine non te ne importa purché tutto il resto abbia logica.

Il miracolo assoluto di W: mantiene la logica, non perde i pezzi, non fa errori, non lascia buchi clamorosi. Miracolo, perché ogni volta che mi accorgevo di qualcosa di strano (macchine dai colori diversi, ad esempio) ecco che subito arrivava la spiegazione o c'era il dettaglio che sosteneva quel fattore. Insomma, il nirvana, la gioia, il poter esclamare 'ah ecco!' e seguire tutto senza sentirmi una citrulla.

W è un drama particolare, ha una componente fantasy ma è più che altro un action. Di fantasy c'è che Kang Cheol, il personaggio maschile, è il protagonista di un fumetto - W, appunto - e dentro questo fumetto c'è un mondo intero che riflette quello reale. Nel mondo reale W è un fumetto famosissimo fedelmente seguito dal pubblico che per anni si è appassionato alle vicende di Kang Cheol: partendo dalla sua vittoria alle Olimpiadi nel tiro a segno con pistola, fino all'accusa di omicidio, fino alla sua ascesa come genio dell'ingegneria e investitore. Kang Cheol piace al pubblico perché è un eroe messo costantemente alla prova, accusato ingiustamente di aver ucciso la famiglia, passa la maggior parte del fumetto a cercare il vero colpevole e a riscattare il suo nome.

Autore di W è Oh Sung Moo, padre di Oh Yeon Joo protagonista femminile del drama. Yeon Joo è un chirurgo alle prime armi e anche lei è interessata al fumetto per il protagonista. Un giorno il padre sparisce all'improvviso lasciando il webtoon in sospeso in un momento cruciale: Kang Cheol è stato aggredito ed è gravemente ferito. Durante il caos generato dalla sparizione del padre, Yeon Joo viene risucchiata dal webtoon richiamata da Kang Cheol stesso. All'inizio Yeon Joo non capisce cosa sta succedendo, la situazione richiede il suo immediato intervento medico, ma poco alla volta capisce che c'è qualcosa che non va e che, a dispetto della razionalità, è finita dentro W.

Vi devo stare a dire tutto? No, non ho voglia e poi sarebbe troppo lungo. La cosa che mi preme dire è che Yeon Joo è un personaggio adorabile: trovandosi in W senza nulla che la possa aiutare riesce comunque a cavarsela e non tramite rotolamenti assurdi, ma con il buon senso, la logica e la furbizia. E anche una buona dose di fortuna perché la sua strada si incrocia sempre con Kang Cheol che la prende sotto la sua protezione.

Il via vai dal fumetto alla realtà è la cosa più appassionante del drama: i personaggi vanno e vengono all'inizio senza alcuna logica per poi capire il meccanismo e le implicazioni della loro presenza. Non c'è mai un momento morto, mai una pausa nella trama, ad ogni episodio succede di tutto e le poche scene rilassanti o romantiche sono poche e ben sparse: non si ha un'overdose di romanticismo stucchevole, così come non c'è una quantità troppo concentrata di azione. L'equilibrio, la coerenza e la logica di questo drama sono spettacolari. Vuoi scene comiche, un po' cringy ma comunque divertenti? Ci sono. Vuoi una limonata tra i due protagonisti? C'è. Vuoi inseguimenti, sparatorie, colpi di scena, intrighi, tradimenti, e chi più ne ha più ne metta. C'è praticamente di tutto, tutto fatto bene e senza esagerare.

Ultimo appunto, perché non posso farne a meno. Il drama di per sé è una figata e sono sicura che sarebbe stato un successo con qualsiasi attore (purché bravo), ma essendo Kang Cheol il protagonista di un fumetto c'era bisogno di un attore con dei lineamenti ben precisi, che sarebbe risultato bello bellissimo persino disegnato. Il nostro ipnotico Jong Suk è stato bravissimo. Cioè, oltre ad essere talmente bello da sembrare finto, o uscito da un manga, è stato veramente bravo nell'interpretare un eroe di un fumetto, incluse scene di azione e scene in cui la sua avvenenza rifulgeva a tal punto da avermi fatto perdere mezza diottria. Lo si ama.

Nessun commento: