31 ottobre 2019

K-drama della settimana: Her private life


Una professionista impegnata, Sung Deok Mi (Park Min Young), vive per il suo lavoro di curatrice di una galleria d'arte. Dedicandosi completamente al proprio lavoro, è eccezionale sotto ogni punto di vista, tranne uno. Sotto quell'apparenza fredda e professionale, Deok Mi nasconde un oscuro segreto. Un segreto che desidera disperatamente tenere lontano dal mondo. Un segreto che ha allontanato i suoi spasimanti. Un segreto che domina ogni momento della sua vita personale...Sung Deok Mi è la fan più sfegatata che esista di Cha Shi An (Jung Je Won). Devota responsabile del sito che riunisce i fan di Shi An, Deok Mi mangia, respira e dorme per Shi An. È il suo sole e la sua luna. Il suo intero universo ruota intorno a lui. Questo è il segreto oscuro che Deok Mi deve nascondere al mondo. Ed effettivamente riesce a tenerlo per sé. Almeno fino a quando Ryan Gold (Kim Jae Wook), il nuovo direttore della galleria d'arte, non si insinua nella sua vita. Un tempo un pittore famoso, l'ex artista poi diventato direttore si considera una persona indifferente, che non si interessa alle vite altrui. Ma quando scopre il segreto di Deok Mi, tutto cambia.
Trailer
Anno: 2019
Episodi: 16 (1 ora e 15 min. circa a episodio)
Dove guardarlo: Viki sottotitolato in italiano
Genere: FriendshipBusinessComedyRomanceLifeDramaFamily
Diapositiva esplicativa   

Dopo un paio di mesi di drama che mi hanno messa alla prova, finalmente ho fatto la scelta giusta per ricaricarmi il cervello e l'anima. Her private life è un drama fuffoloso, romantico, divertente, che non si prende mai troppo sul serio (o meglio, lo fa solo alla fine ma glielo perdoniamo) e che fin da subito vuole far sorridere. Sta diventando difficile riuscire a beccare un drama che non diventi stucchevole o noioso quando tenta la strada romantica, e soprattutto sta diventando complicato trovare personaggi femminili che riescano a rimanere nello schema pur dando una spinta in più a quell'immagine femminile patinata e sottomessa che mi manda al manicomio.

Her private life parla principalmente di una donna in carriera, Deok Mi: di giorno professionista stimata ed elegante, nel tempo libero è una fangirl hardcore con tanto di sito fansite e casa arredata con poster e memorabilia del suo idolo preferito. Riprendendo un tema di grande attualità, questo drama porta sullo schermo il mondo dei fan degli idol, una specie di buco nero dove si trova di tutto, dalla persona comune alla stalker psicopatica, giocando con astuzia sull'immagine carinamente ossessionata di una donna per il suo idolo.
Deok Mi non ha una vera vita privata proprio perché dedica tutto il suo tempo libero al sito e alle attività dell'idol e nessuno, solo i due amici stretti e la famiglia, è a conoscenza di questa sua seconda identità. Non ha relazioni, perché dovrebbe spiegare la sua ossessione, non fa entrare in casa nessuno se non un paio di persone perché non c'è un angolo che non abbia sopra la faccia del cantante, e non ha nessuna intenzione di abbandonare questa passione perché la rende felice.
Forse solo il suo lavoro di curatrice le regala altrettante soddisfazioni ma è chiaramente un luogo dominato da regole e da una gerarchia che spesso la relega in un angolo nonostante i suoi numerosi sforzi e le sue doti.

Deok Mi è una protagonista che sorride spesso, gioca tanto, e che rappresenta in modo tenero una sezione di pubblico (i fan) riuscendo quasi a farsi prendere in simpatia anche da chi disprezza questi estremi. E' chiaro che nella riuscita del personaggio ha giocato un ruolo decisivo la scelta dell'attrice: la Park Min Young è sì un po' rifattina, ma è sempre molto espressiva e disinvolta quando si tratta di tirare fuori un lato comico ma non ridicolo.
Certo, ormai hanno trovato uno styling che le dona e lo ripetono, però esteticamente Deok Mi è una replica fedele della protagonista del drama What's wrong with secretary Kim che le aveva regalato l'immagine elegante e meravigliosa da donna in carriera.
In questo panorama frizzantino e divertente, con una Park Min Young che ormai sguazza in questo tipo di personaggi e li fa suoi in un battito di ciglia, entra in scena la controparte maschile.

Ryan Gold è un pittore in blocco artistico che prende le redini della direzione del museo, portando con sé uno stile americano che i suoi collaboratori faticano a seguire: Ryan è molto esigente, a tratti brutale, e si aspetta il meglio e il massimo e non si fa tanti scrupoli a traumatizzare le persone con la sua devastante onestà. Con Ryan se sbagli qualcosa finisci male, ma nonostante il suo essere difficile da gestire è onesto, capace e sempre schifosamente elegante nei modi.
Tra Ryan e Deok Mi le cose partono subito con il piede sbagliato: incontratisi mesi prima durante un'asta e subito presi da un battibecco, i due si incontrano nuovamente in aeroporto solo che questa volta il poveretto si trova contro la fangirl in incognito e non Deok Mi che poi lo riconosce al suo arrivo al museo. Le scintille tra i due sono immediate, aggressive e passano dal massacrarsi - sempre con grande eleganza - ad avere subito una strana connessione che devono gestire con i guanti.
Il drama si rimbalza tra gli scontri dei protagonisti e tra il continuo giostrarsi di Deok Mi per tenere segreta la sua identità. Non lo nego, è divertente. Per chi segue uno o più idol vedere messo su schermo alcuni dei nostri comportamenti fa sorridere e fa anche un po' riflettere, anche se a volte esagerano per assicurarsi la risata nella maggior parte dei casi è realistico.

Il vero punto di forza del drama, decori divertenti a parte, è la coppia. Io non so come faccia questa donna, ma in qualsiasi drama abbia fatto si è sempre beccata attori bellissimi e affascinanti e con ognuno di loro ha dimostrato di avere una chimica pazzesca.
Park nazionale sarà anche brava e bella - anche se certi outfit... - ma è stato lui a darmi il colpo di grazia.
Ryan Gold non è il solito ragazzotto, è un uomo fatto e finito, è elegante, raffinato, ha un carattere forte ma - e qui si gioca il tutto e per tutto - è uno che non gira attorno al cespuglio e non incasina le cose con scenate inutili. Va dritto al punto, è razionale, ha buon senso e ha un senso dell'umorismo che spunta fuori quando meno te lo aspetti. E' un gran bell'uomo, c'è poco altro da dire, ma soprattutto l'attore che lo interpreta è bravo, ha una mimica e un'espressività molto fluide e sciolte, è genuino e poco affettato e si muove benissimo nei panni di un uomo come Ryan Gold.

Appurato che la coppia e il tema del drama funzionano, rimangono solo da spendere due parole sui personaggi secondari. Da parte di Ryan non c'è molto, a parte il mistero legato ai quadri e alla madre, ma da parte di Deok Mi c'è fin troppo: i genitori sono due fulminati, il padre colleziona pietre e la madre è perennemente incattivita, c'è l'amico d'infanzia (che fa il second friendzonato) che ci regala un paio di docce notevoli e la migliore amica che è pazza peggio di Deok Mi. Poi ci sono i colleghi del museo, abbastanza piacevoli anche se è la Direttrice isterica a far schiattare dal ridere. C'è ovviamente una controparte cattivella che, però, si adegua subito allo spirito del drama e diventa un bel personaggio. Dell'idol posso dire solo che fa l'idol e che non disturba i neuroni più di Ryan.
Sulla colonna sonora stendo un velo pietoso, niente di esaltante purtroppo.

Basta, non c'è altro da dire. Her private life è così, fuffoloso per 15 puntate, tenta il melodramma alla sedicesima puntata ma ci riesce poco perché sbrodola fuori dalla scodella. Il fatto che sia così consistente nella sua romantica pucciosità è il suo principale punto di forza, insieme alla fascinosa eleganza di Ryan.
Passo e chiudo.

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