8 luglio 2019

Anna Premoli
L'amore non è mai una cosa semplice

Trama
Newton & Comtpon
ebook | € 2,99


Lavinia desiderava tanto insegnare, ma dopo la maturità si è lasciata convincere dai genitori e si è iscritta a Economia. Ormai al suo quinto anno alla Bocconi, si trova coinvolta in un insolito progetto: uno scambio con degli ingegneri informatici del Politecnico. Lo scopo? Creare una squadra con uno studente mai visto prima, proprio come potrebbe capitare in un ambiente di lavoro. Peccato che Lavinia non abbia alcun interesse per il progetto. E che, per sua sfortuna, si trovi a far coppia con un certo Sebastiano, ancor meno intenzionato di lei a collaborare. E così, quando la fase operativa ha inizio e le sue amiche cominciano a lavorare in tandem, Lavinia è sola. Ma come si permette quel tipo assurdo – a detta di tutti un fuoriclasse dell’informatica – di piantarla in asso, per giunta senza spiegazioni? Lavinia non ha scelta: non lo sopporta proprio, ma se vuole ottenere i suoi crediti all’esame, dovrà inventarsi un modo per convincerlo a collaborare…Ma quale?
Tu, donna pazza, sei il mio grande amore. Non ce ne sarà un altro. Mi pare più che evidente.

Commento
Immaginate la scena: sono in cassa al lavoro, la libreria è vuota, i pochi clienti sono dei casi umani. L'unico rumore è il martello pneumatico del cantiere dietro al negozio. La depressione spadroneggia nella mia mente. Cosa faccio? Prendo il Kindle, lo imbosco sotto alla cassa e comincio a sfogliare tutti gli ebook che ho collezionato durante gli anni facendo avanti e indietro con Goodreads per leggere le trame di quelli che manco mi ricordavo di avere. Ho dedicato una buona oretta, forse anche di più, a cercare qualcosa da leggere e alla fine ne ho scelto uno a caso.
L'allineamento planetario sarà stato bello potente perché ho letteralmente aspirato questo romanzo della Premoli, non me ne sono staccata, l'ho iniziato e l'ho continuato in tutti i ritagli di tempo libero per poi finirlo durante un'esplosione di estrogeni mestruati.
L'amore non è mai una cosa semplice è uno New Adult talmente delizioso che tutti i cliché del genere si volatilizzano in una nuvola di ironia e divertimento. La trama, se posso permettermi di dirlo, per fortuna non ha niente di speciale perché con la sua semplicità ha fatto risplendere come stelle i due protagonisti.
Ambientato nel mondo delle università milanesi, la storia rimbalza tra la Bocconi e il Politecnico che, da che mondo è mondo, è sempre stato associato a studenti universitari di sesso maschile e di dubbio gusto estetico. Se non siete di Milano non lo sapete, ma quella del Politecnico - parlo dei miei anni da universitaria, magari adesso è diverso - era una zona rossa che gli studenti umanistici non avvicinavano se non in casi estremi, come i maledetti 3 crediti del corso informatico. Se si capitava in zona Piola era solo per salire in centro con la metro verde e mai in settimana, perché altrimenti lo shock causato dalla fauna locale sarebbe stato letale.
Vedere, quindi, messi in campo due delle quattro grosse fazioni universitarie (assieme alla Statale e alla Cattolica) come le contrade senesi durante il Palio ha subito suscitato in me nostalgia e interesse. E, come si poteva prevedere, femminuccia bocconiana e maschietto del Politecnico.
Lavinia è una rappresentate perfetta del genere: è di buona - ma acida - famiglia, è carina, sorridente, gentile, ha tanti amici, studia tanto ma non ha passioni. Lavinia si lascia trasportare dai caratteri forti perché non ha ben presente cosa vorrà fare o essere e si fida ciecamente di chi ha a cuore il suo futuro perché - a questo punto - una scelta logica vale l'altra. Anche se pare sottomessa, Lavinia ha comunque un carattere ben definito e tende a sfogare la sua fame di indipendenza e libertà nelle piccole cose. A pelle Lavinia può sembrare antipatica, una di quelle snob che fingono di essere super carine ma in realtà sono delle zucche vuote, invece il suo brio e la sua capacità di reagire me l'hanno resa subitissimo simpatica.
Sebastiano è l'esempio più estremo - e siamo onesti, irreale - del nerd cervellone asociale che lascia alle sue spalle una scia di bava nei corridoi del Politecnico per le sue prodezze informatiche. E' estremamente brillante ma anche estremamente scostante, non tollera le interazioni umane inutili e ha pochissima pazienza per tutto ciò che esiste al di fuori della sua cerchia di interessi. Il problema, per lui, è che è contemporaneamente affascinante e fastidioso e si salva principalmente perché il suo modo di fare da arrogante cervellone viene subito ridimensionato dalla bassa e condivisibile tolleranza di Lavinia. Essendo un romance, Sebastiano è il classico protagonista maschile che nasconde la sua subdola avvenenza dietro una tenda di capelli incolti e t-shirt con frasi sarcastiche a tema scientifico. L'interesse di Lavinia nei suoi confronti non nasce come attrazione fisica, perché per quanto lui sia un bel ragazzo ha un carattere talmente difficile che diventa un personaggio a sé stante a fare da muro al vero Sebastiano.
Il fatto che la loro relazione parta a livello cerebrale e che i due imparino ad apprezzarsi prima come esseri umani dall'intelligenza e dagli interessi opposti, piuttosto che da anime affini di due bellissimi giovani, è stata la parte che ho maggiormente gradito. Ne hanno giovato in modo particolare i dialoghi, che oltre ad avere un ritmo velocissimo e un'ironia a tratti velenosa, hanno stabilito un contatto tra i due che non necessitava di interventi esterni. La maggior parte del romanzo, infatti, si svolge tra pareti chiuse: la stanza di Sebastiano, quella di Lavinia e le aule universitarie, e raramente la storia si spinge fuori come se i due protagonisti non volessero condividersi con gli altri.
Questi due personaggi, secondo me, presi da soli probabilmente non sarebbero stati niente di speciale, ma messi insieme fanno scintille. Il contrasto tra le due personalità è talmente forte che le gag comiche e i dialoghi che ne escono fuori sono esilaranti, ma è l'attrazione che si sviluppa ad essere nucleare. Nonostante tutto il romanzo sia narrato attraverso il pov di Lavinia la tensione crescente ci arriva in modo chiaro e cristallino, e il passaggio da antipatia a complicità è graduale e credibile.
Naturalmente giocano un ruolo decisivo l'abilità e lo stile dell'autrice. Mi ero dimenticata quanto la Premoli fosse brava, nel senso che al di là della semplicità della trama tutto il voto sta nel suo stile. Il ritmo, l'ironia, i dialoghi, il saper dosare nel modo giusto i toni di un romance e non perdere tempo quando la storia può e deve progredire in fretta, tutto è talmente equilibrato e piacevole che la lettura diventa uno spasso.
Dopo tanto tempo ho ritrovato l'entusiasmo del romance e del lasciarmi trasportare da una storia semplice, romantica e sensuale quanto basta, dove i protagonisti sono normali ma allo stesso tempo speciali e dove il lieto fine è una certezza e il percorso per arrivarci è una giostrina che ti fa salire lo stomaco in gola e ridere nello stesso momento.
Va da sé che ho già messo in lista il seguito dedicato a una delle amiche di Lavinia e non vedo l'ora di leggerlo.

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