13 maggio 2019

J.K. Rowling
Animali fantastici.
I crimini di Grindelwald.

Serie Fantastic Beasts The Original Screenplay 2
Titolo originale Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald

Trama
Salani | pag. 320 | € 18,00

"Animali Fantastici e dove trovarli" si era chiuso con la cattura del potente Mago Oscuro Gellert Grindelwald, con l'aiuto di Newt Scamander. Tenendo fede alle sue minacce, Grindelwald riesce a fuggire; comincia a radunare seguaci, in gran parte ignari del suo vero progetto: portare al potere i maghi purosangue e sottomettere tutti gli esseri non magici. A sventare il folle piano di Grindelwald ci sarà il giovane Albus Silente, pronto a reclutare tra le sue fila l'ex studente Newt e la sua sgangherata squadra d'oltreoceano. I fronti sono ormai schierati; l'amore e la lealtà verranno di nuovo messi alla prova, senza risparmiare amici e familiari, in un mondo magico sempre più diviso. Questo libro è la sceneggiatura integrale di "Animali Fantastici. I Crimini di Grindelwald", il secondo di una serie di cinque film, con l'attore premio Oscar Eddie Redmayne nei panni del Magizoologo Newt Scamander. Ambientata tra New York, Londra e Parigi nel 1927, nello stesso mondo in cui tra qualche decennio avrà inizio la saga di Harry Potter, questa storia di mistero e magia rivela un nuovo, travolgente capitolo del Magico Mondo di J.K. Rowling.
Regret is my constant companion. Do not let it become yours.

Commento
***spoiler***
Non è stata per niente una sorpresa dare un voto così basso. Ma per niente proprio. Quando è uscito il film al cinema ero contenta esattamente come tutti i Potterheads di questo mondo, ma uscita dalla sala il livello di delusione era così alto che ho deciso di non sprecare il mio tempo leggendo lo script. In realtà il mio intento era quello di boicottarlo ma, si sa, ho dimostrato spesso di essere una creatura debole e anche questa volta ho finito per comprare il libro.
Ho lasciato passare del tempo per far scemare il fastidio e una domenica, mentre cucinavo, ho iniziato a finito questo script.
Prima di arrivare alla sostanza, ci sono un paio di cose da dire che trascendono l'opinione personale verso le scelte narrative e i twist poco graditi sparati fuori dalla Rowling.
Innanzitutto l'edizione è bellissima. La copertina, i colori, i disegni, l'impaginazione, è tutto fatto talmente bene che solo averlo nella libreria regala gioia. Non mi è importato nemmeno tanto dover pagare una cifra del genere per una storia che già sapevo essere un colabrodo. Certo, l'estetica non basta a salvare capre e cavoli, ma è già qualcosa. Seconda cosa da dire è che lo script del libro è proprio uguale a quello del film. Duh, direte voi, ovvio che lo sia, ma io non bazzico nel mondo delle sceneggiature e non ho idea di come siano e come varino - se varino - a seconda delle pubblicazioni in formati diversi. Più che altro per me è stato divertente ricordare le scene del film mentre leggevo i dialoghi e avere una seconda conferma di quanto questa storia sia poco interessante.
Terza cosa da dire e principio fondamentale per capire la mia delusione: solo perché è canon non significa che mi vada bene. Sono costretta ad accettarlo esattamente come ho dovuto buttare giù l'amarissima pillola di The Cursed Child, ma per me rimane una cagata pazzesca.
Entro nel dettaglio.
Con questo secondo film/script ho capito che di Scamander mi interessa poco o niente. Sì, nel primo film il suo personaggio è stato carino, sì le creature fantastiche sono belle da vedere, MA è un personaggio che regge una serie? Può essere un protagonista? La risposta è no, evidentemente, perché già in questo seguito la sua presenza diventa man mano meno decisiva, meno incisiva e manca di evoluzione. Rimane il solito Scamander, solo con qualche animaletto in più, solo con la sua cotta per Tina, forse giusto con una piccola e temporanea luce sul suo passato. Basta, zero, stop.
Esattamente come per Newt, i personaggi del primo film sono meno originali se non addirittura persi nei meandri della trama. Vogliamo parlare di Queenie? Già non mi era piaciuta nel primo film, qui proprio non la sopporto, e Jacob è una versione sbiadita di se stesso.
Ora i non pervenuti. Tina, ditemi a cosa serve. A far palpitare il cuore di Newt? Interessante, molto interessante. Leta, va bene, si sentiva la necessità di tirare fuori la ex di Newt perché ora si sposa con suo fratello. Ok, forse c'è tutta la questione della casata e del figlio morto, ma lei a cosa serve?
La magia. Pervenuta pochissimo, con mio sommo dispiacere. I soliti incantesimi, due o tre nuove creature, gli snasi che ormai ce li troveremo pure sulle scatole dei cereali, e un grosso incantesimo finale giusto per fare scena. Perché? PERCHE'?
Infine le occasioni mancate. Inizio con Nagini, infilata giusto giusto per darci uno scorcio della Nagini di Voldemort, ai fini della trama di questa serie - per ora - non serve a niente. La sua presenza senza utilizzo mi ha dato fastidio. Creedence, che nel primo film era la chiave della storia, qua è boh, un ragazzetto che cerca la famiglia. Fine, stop, ciao. Silente. Da dove inizio? Silente fygoh mi sta bene, Silente insegnate random posso accettarlo, Silente che si strugge d'amore era ora, ma un Silente immobile? Non è il nostro Silente, non è il vero Silente. Sorry. Gellert, forse è l'unico che è fedele al suo personaggio ma anche qui viene stereotipato come un nazista e i suoi seguaci come delle SS. Sì, era un esaltato, ma si può per una volta uscire dalle solite rappresentazioni storiche?
Infine il plot twist maledetto da tutti, canonizzato dalla Row e giustificato dalla produzione con un vago tutto verrà spiegato. Chi cazzo è Aurelius Silente?
E con questa boiata colossale chiudo.

Nessun commento: