14 maggio 2018

Alice Basso
La ghostwriter di Babbo Natale

Serie Vani 0.5

Trama
Garzanti | ebook
GRATIS
Per la maggior parte delle persone il Natale è il periodo più bello dell’anno: strade illuminate, cene in famiglia, regali da scartare. Ma non per Vani Sarca. Per lei, che normalmente odia la prossimità delle persone, il Natale è il peggior incubo che si possa immaginare. Non vorrebbe fare altro che restarsene da sola a leggere i suoi amati libri e continuare a indossare il suo look noir, così poco in tono con le tinte natalizie. Eppure una ghostwriter come lei non può mai andare in vacanza, nemmeno a Natale: c’è sempre bisogno della sua dote speciale, della sua capacità di comprendere le persone solo da un gesto, da un’inflessione della voce, da un atteggiamento. Insomma, anche sotto le feste deve vestire i panni di qualcun altro... e non di uno qualunque, ma addirittura di Babbo Natale.
"Non lascerò che mia figlia trascorra la notte di Natale sola nel suo tugurio come se nemmeno avesse una famiglia.""Mamma, hai appena descritto il sogno della mia vita."
Commento
E' da me leggere un racconto natalizio quando fuori ci sono 30°. A mia discolpa posso dire che ero convinta, ma proprio convinta, che il racconto si collocasse tra il terzo e il quarto romanzo della serie, e non volevo leggerlo senza aver prima recuperato La scrittrice del mistero. Ora che il nuovo libro è uscito, mi sono decisa ad aprire il racconto per poi scoprire che avrei potuto evitare di soffrire e leggermelo subito quando è uscito.
Amen, colpa mia, avrei dovuto informarmi.
Essendo un racconto - purtroppo - breve, è chiaro che non potrò sviscerarne la sostanza e ricavarne una recensione di media lunghezza. Anzi, diciamo proprio che verrà fuori una mini recensione, una recensione flash che ha come unico scopo quello di ricordarvi l'esistenza del racconto. Non devo nemmeno convincervi ad acquistarlo perché è gratis, e se non lo leggete è perché non vi interessa o non vi piace la serie di Alice Basso. In questo caso non c'è niente che possa fare, siete spacciati.
Siamo alla Vigilia di Natale, Vani è felice come non mai perché si è svegliata con gli inconfondibili sintomi di un'influenza potente e pregusta l'isolamento completo dal mondo ma, soprattutto, dalla sua famiglia. Naturalmente l'immagine idilliaca viene annientata da sua madre, che rifiuta categoricamente di dividere la famiglia durante la festa più importante dell'anno.
Poco importa che Vani, poverina, voglia stare da sola e vomitare in santa pace, è deciso che la famiglia Sarca starà insieme, influenza o no.
Appena la sacra famiglia di riunisce a colpi di brodo e panettone, Vani cerca una via d'uscita per scappare da loro anche per un solo minuto. Sarà la famiglia che abita sopra di lei, una mamma single con una bimba di nome Morgana, a fornire una rumorosa scusa. Per scoprire il motivo di un tale casino proprio la notte di Natale, Vane si infila a forza nel caos causato da un improbabile furto di un regalo e si impegna suo malgrado a risolverne la misteriosa scomparsa.
La parte più divertente di tutto il racconto è l'interrogatorio che Vani fa ai bambini per scoprire il ladro: i dialoghi (che poi in realtà sono più uno scambio botta e risposta) tra una cinica asociale che rifugge ogni forma di interazione sociale e dei bambini che credono ancora a Babbo Natale sono estremamente divertenti. Anche quando è conciata da fare schifo, il cervello di Vani riesce a partorire delle perle che dovrebbero abbellire i muri di casa mia.
Non mancano dei riferimenti divertenti ad un ipotetico e fantastico - e per questo inesistente - detective con l'impermeabile beige che odia il Natale, così come non manca lo stesso tipo di ragionamento che Vani utilizza per risolvere i misteri, solo che qui è in forma diluita e più breve e non rende giustizia alla capacità della Basso di intrappolare il lettore e incasinarlo nel labirinto che è la mente di Vani.
Questo racconto è perfetto come aperitivo prima della grande portata solo se si conosce già Vani e lo stile della Basso, altrimenti non so quanto possa convincere un lettore che ha snobbato la serie o che non è semplicemente attratto dal genere.
A me ha fatto l'effetto Acquista con 1-click, quindi vi potete immaginare. Non vedo l'ora che mi arrivi il nuovo romanzo.

3 commenti:

Silvia Bragalini ha detto...

Ciao! Anche io ho letto questo racconto... davvero molto simpatico! :-)

Ariel ha detto...

Da amante dei romanzi della Basso non potevo non leggere questo suo racconto... davvero molto bello e sempre ben scritto!

Miraphora ha detto...

@Silvia
E' vero, è sempre divertente!

@Ariel
Secondo me dovrebbe scrivere più racconti, sarebbe un bel modo per resistere tra un romanzo e l'altro :D