16 febbraio 2017

Nicole Williams
Finders Keepers & Losers Weepers

Serie Lost & Found 3
Trama
Amazon Media
ebook | € 0,00
There’s tortured. And there’s Garth Black.
His life has been a constant carousel of tragedy and disappointment, including his love life. Of course, applying the term “love” to Garth’s conquests is a gross misuse of the word. Some people were made to give and accept love, and others weren’t. Garth Black redefines the “others” category. He’s made a vow that the day he meets a woman who could sucker him into falling in love will be the day he runs away.
Garth’s plan has one flaw. What happens when he’s already fallen hard for a girl before the warning signs and red flags go up? What happens when the love he’s avoided his entire life brings him to his knees? What happens when Garth Black lets the dirtiest four letter word he’s ever known into his dark, lonely life? This cowboy’s about to find out he can control some things, and he can’t control others. Number one on the what he can’t control list? Love.
"You know I worried about the same things you're worried about: hurting the person you love, destroying their chance for a happy life. But I finally realized something," - Rowen nudged me - "I've got some pretty great stuff to five, too. The Jesses and the Josies of the world aren't the only ones with something to give. We - the misunderstood misfits of the world - do too."
Serie Lost & Found 4
Trama
Amazon Media
ebook | € 3,50
If we didn’t know darkness, we couldn’t fully appreciate the light. 
Garth Black’s more familiar with this concept than most people are. He hadn’t just lived in the dark for the majority of his life—he thrived in it. With a mom who’d bailed on him and a dad whose understanding of coddling started and ended with a bottle of whiskey, Garth had never been expected to rise to any sort of occasion other than following down the same dead-end paths. That changed when he fell in love with Josie Gibson. After years of pulling each other closer before shoving the other way, they finally stopped shoving. Josie’s love is like nothing Garth’s ever experienced. He holds it close. He holds it sacred. He would do anything to preserve it and keep it from pollution, even if that means removing himself from the picture. 
Garth might have been allowed a temporary furlough to bask in the light, but that pass has been revoked, and he’s been swallowed again by the dark. Will he revert to his old ways of hurting those he cares for most? Will he go back to the same destructive patterns...or will it be worse this time? 
We can’t know light without first knowing dark...and Garth Black’s about to get acquainted with the dark in a whole new way.
My life had grown small. Microscopically small. Hers was still immense, spilling over into the realm of infinite almost. I wouldn't allow her to shrink her world in order to stay in mine. 

Commento
***Spoiler***
Nella mia impazienza di arrivare a Garth ho fatto un piccolo passo falso.
Sono passata dal primo romanzo della serie, Lost and Found, direttamente al terzo senza pormi il benché minimo problema. Spoilers? Me ne sono beccata talmente tanti da rovinarmi la lettura del secondo libro, eppure non mi sono pentita. Avevo bisogno di leggere Garth e basta, e così ho fatto.
Nella mia impazienza, ho pagato lo scotto di desiderare troppo un romanzo e un personaggio. Risultato? Dall'immensità del Garth di Lost and Found, alla mediocrità del Garth di Finders Keepers all'assurdità del Garth di Losers Weepers.
Il karma mi ha ripagata e si è pure fatto quattro risate. Okay, il voto è alto e chiaramente regalato - sono troppo affezionata alla serie per stroncarla-, ma quando dico che questi due romanzi mi hanno delusa intendo rispetto al quadro generale della serie e rispetto allo stile e alla qualità dell'autrice. Quindi sì, mi sono piaciuti, anche se mi aspettavo qualcosa di più, convinta com'ero che fossero altrettanto meravigliosi di Lost and Found.
La prima cosa in assoluto che mi ha delusa, quella che continua a girarmi in testa, è che in entrambi i romanzi manca il punto di vista di Josie. A parte la scelta coraggiosa di utilizzare una voce narrante maschile in ben due romanzi - uno che fa seguito all'altro -, il problema è che manca il lato femminile, manca l'altra parte della storia, manca un pezzettone enorme della narrazione che avrebbe sicuramente - per come la vedo io - aggiunto complessità, profondità ed emozioni alla parte maschile.
Privandosi del punto di vista di Josie la Williams ha privato al lettore di una parte della storia, ha mozzato i due romanzi, li ha costretti ad un unico punto di vista che, nella maggior parte dei casi, non fa grande affidamento sulla razionalità o sulla logica.
All'inizio ero entusiasta che Garth fosse protagonista unico, che fosse solo lui a raccontare la sua storia, ma dopo un po' ho cominciato a sperare che Josie prendesse possesso della narrazione, che quella parte mancante, quei sentimenti mancanti, spuntassero fuori per migliorare la situazione.
No, niente, né nel primo né nel secondo romanzo, e per me è un grosso difetto.
In Finders Keepers la trama riprende da un punto imprecisato, in cui Garth e Josie sono sempre ai ferri corti, dove Jessie e Rowen - SPOILER - sono una coppia consolidata, lontana da Willow Springs, Montana.
Garth, l'oscuro, disadattato, scontroso Garth, è ormai arrivato al punto in cui della sua vita se ne frega totalmente. Non ha un futuro promettente, a parte il rodeo; non ha una casa a parte il suo pick-up e a volte la roulotte del padre, quando può dormirci dentro senza rischiare le botte; non ha soldi, a parte quelli guadagnati lavorando per i Walker, e non ha più amici perché Jessie e Rowen sono a Seattle e Josie non gli parla più. Insomma, Garth non ha niente da perdere, nemmeno la dignità.
L'unica cosa che Garth possiede ancora, l'unica cosa che sa di non poter cancellare con una sbronza o una scazzottata, è Josie. O meglio, l'affetto, l'amore, l'ossessione per Josie.
Rispetto all'immagine oscura e maligna che mi ero fatta di Garth, questa versione nasconde un insospettabile passato. Ad esempio si scopre che fin da piccolo era amico di Jessie e Josie, al punto da essere un trio inseparabile; sappiamo che da sempre ha provato un forte affetto per Josie che poi si è trasformato in amore appena è stato grande abbastanza da capirne il significato. Sappiamo che il momento esatto in cui Josie e Jessie diventano una coppia è quello in cui il lato oscuro di Garth prende il sopravvento.
Oltre ad aver perso Josie, Garth perde anche Jessie e si ritrova ad essere l'amico scartato, il ragazzo scartato, quello che dalla polvere arriva e nella polvere ritorna, quello che si è fatto una ragione della sua sfortuna. Per Garth le cose belle, se arrivano, si portano dietro un sacco di dolore.
In Finders Keepers Garth tocca il fondo e non ha nessuna intenzione di sforzarsi di risalire. L'unico momento importante è la morte del padre che lo libera da vent'anni di sofferenza e di maltrattamenti. E' Josie che prende in mano la situazione: lo trascina di peso fino a casa sua e gli dice chiaramente che lei gli vuole bene, che in lui crede, che non vuole che stia solo e soffra. E lui si illumina d'immenso e decide che what the hell tanto vale buttarsi. Professa il suo amore, chiede una possibilità e la ottiene. Da qui comincia uno strano meccanismo: Garth passa dalla felicità all'autocommiserazione in due secondi netti, dal credere in se stesso al decidere che Josie si merita di meglio. Over and over again.
Il problema è che a lungo andare questo comportamento diventa infantile: di fronte all'evidenza dei fatti, nonostante i tuoi problemi, c'è un limite oltre il quale passi dall'essere un tortured hero all'essere un ragazzino.
E veniamo a Losers Weepers. Onestamente non ho idea di cosa sia passato nella testa della Williams quando ha deciso di buttarsi sul drama sanitario. Il problema, se proprio vogliamo dirla tutta, non è nemmeno il contenuto, ma il modo con il quale tratta tutto l'argomento e gestisce l'evoluzione della trama. Subito all'inizio Garth cade durante un rodeo e si sveglia in un letto d'ospedale, paralizzato dal collo in giù. Non ero pronta a questa svolta ma ero assolutamente pronta per la sfida: le difficoltà fisiche, quelle economiche e soprattutto quelle emotive per Garth sarebbero state esplosive. Infatti così è stato, ma fino ad un certo punto. La Williams ha preferito concentrarsi, ancora una volta, sull'instabilità emotiva di Garth e sulla solita solfa lei merita di più, tanto sono spacciato.
Questo continuo comportamento viene battuto dall'assurdità della paralisi: Garth esce dall'ospedale meno di 48 ore dopo l'incidente, senza medicine di sorta, senza terapie, senza cure. Niente, firma il foglio e torna a casa ciao ciao. Poi magicamente la paralisi comincia a sparire gradualmente, senza che lui faccia nulla, solo perché deve difendere Josie. Cioè, qua siamo nel reame dell'assurdo dei romance. L'unica nota positiva è che, nonostante le stranezze e le sciocchezze, la Williams riesce sempre a dirottare l'attenzione del lettore verso le emozioni dei personaggi e qui ce ne sono veramente tante.
Garth, a parte il suo atteggiamento distruttivo, è tenero, tanto che a volte mi ricordava Jessie. Josie, purtroppo, non potendo esprimersi direttamente, punta sull'apparire forte, decisa, è il pilone portante della relazione. E poi ci sono anche Jessie e Rowen, che supportano Garth con la loro amicizia, con la loro esperienza e con l'amore che riescono a trasmettere persino al cinico paralitico. Io questi due li adoro, sono fantastici e mi hanno più volte convinta che persino Finders Keepers e Losers Weepers hanno del buono, perché non vanno analizzati nella coerenza con la vita reale, ma devono essere presi per quello che sono: storie d'amore di personaggi che sembrano uscire da un telefilm, da una fantasia che non si cura per niente se qualcosa stona finché riesce ad emozionare.
Quindi, sì, questi due romanzi hanno molte debolezze e avrebbero potuto essere mille volte migliori con le dovute modifiche, ma chi sono io per dimenticare tutte le volte che ero con le lacrime agli occhi di fronte ad un Garth sofferente? Onestamente non mi piace aggrapparmi troppo a ciò che non mi piace, finché c'è almeno un momento che non mi fa rimpiangere di aver letto queste storie.
E poi, tutto sommato, Garth è Garth ed è fantastico, difetti e tutto il resto, e non vedo l'ora - proprio sono in pieno trip - di buttarmi sul secondo titolo della serie Near &Far e sull'ultimo Heart & Soul, per chiudere anche questa serie con il sorriso sulle labbra.
Ps: Finders Keepers è ancora gratis su Amazon!

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