Serie Arcana Chronicles 3.5 & 4
Trama
Valkyrie Press pag. 180 | € 8,31 |
Valkyrie Press pag. 280 | € 12,16 |
Commento
Non c'è niente di peggio dell'aspettare con ansia un romanzo e, una volta letto, rimanerne delusa. Niente, ma proprio niente mi smonta come un seguito super atteso che si rivela essere noioso.
Ora, con tutto l'affetto e la lealtà che provo per Kresley Cole, per quanto la serie Arcana mi sia sempre piaciuta tanto, non riesco a superare il voto medio. Non riesco ad andare oltre il tre e mezzo.
Perché quando rimani con un cliffhanger enorme per le mani ti aspetti grandi cose dal seguito, ti aspetti che la storia mantenga certi livelli di adrenalina, che certi eventi non siano solo uno sfondo ma il nucleo stesso del romanzo.
Purtroppo, e lo dico con tanta tristezza, Arcana Rising non è il seguito che volevo, né quello che mi aspettavo. Per lo meno Day Zero, letto esattamente prima di AR, è stata una lettura gradevole e utile.
Partirei proprio da DZ. Non so voi, ma io ho una pessima memoria per i nomi e per i particolari nei romanzi fantasy ad alto contenuto di elementi distintivi. Ci metto una vita a ricordarmi le cose, soprattutto se leggo rispettando le pause tra una pubblicazione e l'altra. Quando trovo glossari, elenchi dei personaggi, elenchi dei luoghi o cose simili, sono sempre felice perché mi facilitano di molto la lettura e vedere che la Cole ha deciso di pubblicare una sorta di guida, separata dal resto della serie, con tanti informazioni dettagliate su tutti gli Arcani maggiori e scene extra inedite sul day zero, ovvero il giorno in cui è cambiato tutto, mi ha rasserenata.
Per ogni Arcano la Cole ha creato una scheda con i nomi, le caratteristiche dei giocatori nei giochi precedenti e in quello attuale, più i diversi poteri sviluppati. Alla scheda ha associato un brevissimo racconto su dov'erano e cosa facevano durante il Flash: una sorta di presentazione schematica che spiega alcuni aspetti nascosti dei personaggi già introdotti e un'anticipazione di chi entrerà nella narrazione nei prossimi romanzi.
Alcuni personaggi sono sicuramente più interessanti di altri, per esempio il Matto o il Cacciatore (in gran parte oscurato), mentre altri non mi hanno detto molto oppure non mi si sono proprio piaciuti. Purtroppo per me, questi elementi - quelli con un racconto più lungo - sono anche quelli che risultano essere le new entries di AR.
Ora mi tocca il tasto dolente. Arcana Rising inizia subito, senza introduzioni e senza fronzoli - non che ce ne sia bisogno - ma rimane in sospeso per tutto la sua durata. Sarà difficile non fare spoiler, ma ci proverò. Il cliffhanger tremendo che mi ha strappato il cuore viene smentito - grazie a Dio e a tutti i santi in Paradiso - in corso di lettura, così almeno il grosso punto interrogativo viene eliminato. Ma a questo punto mi aspettavo un'ulteriore evoluzione della storia, una specie di versione extra serrata e ricca di angst di Dead of Winter, invece no. No, ancora una volta la Cole alterna il focus, dando un'importanza esagerata - e francamente non necessaria - alla relazione tra Evie e Aric.
Per carità, Aric mi piace e tutto quanto, ma quello che la Cole fa accadere in AR avrebbe dovuto inserirlo nei romanzi precedenti perché in questo l'attenzione del lettore è da tutt'altra parte e le emozioni che certe scene avrebbero suscitato - se collocate al posto giusto - qui non si provano, non si sentono e nemmeno si vedono. Aric e Evie non mi hanno dato nulla, non hanno aggiunto niente di nuovo alla serie e hanno solo portato via spazio e attenzione al vero succo del problema.
Volevo leggere dell'altra cosa, ne avevo bisogno, così come volevo leggere di Evie e degli altri Arcani, del cambio nelle Alleanze, dell'aumento della velocità e della violenza del gioco, della presenza della nonna e delle sue conoscenze, insomma volevo che a conti fatti in questo romanzo succedesse qualcosa oltre alla scena d'amore. Ecco, l'ho detto.
Invece Richter - l'Imperatore - che ha incasinato tutto e tutti alla fine di DoW, non si vede manco a morire, nonostante Evie si prefigga una vendetta sanguinosa, mentre i suoi alleati Sol e Fortuna sono per assurdo più presenti, attivi e determinanti.
Mi è mancato tantissimo il Matto: capisco che il suo ruolo sta cambiando e che è una carta imprevedibile, ma senza di lui le cose sembrano fermarsi.
Evie non è cambiata di una virgola, a parte il dilemma amoroso i suoi poteri non evolvono - e penso di sapere perché -, anche se per una buona parte del romanzo vaga da sola alla ricerca di Tess e di Aric. L'Imperatrice c'è, è lì sotto, ogni tanto spunta fuori, ma sembra che sia una sorta di o tutto o niente, quindi probabilmente uscirà a giocare alla fine, quando si chiuderà la serie.
Aric, che dire, è sempre lo stesso, fedele e scintillante, un po' troppo servizievole e innamorato, ma almeno è utile e sembra essere l'unico a saper cosa fare durante questa fase del gioco.
Tra tutti gli altri personaggi, Jack è quello che non si capisce bene: la Cole (e il Matto) ci hanno messo la pulce nell'orecchio e ora non posso fare a meno di pensare che sia una carta inattiva e che alla fine salverà capre e cavoli (come sempre).
Non posso pronunciarmi sul finale perché, onestamente, mi ha fatto salire l'acido. A parte che me lo hanno spoilerato su Facebook appena il romanzo è uscito - e io ho prontamente bloccato quella persona perché shit, hell and damnation, non si spoilera su FB -, non capisco cosa diavolo c'entri e come ci si arrivi. In sostanza il finale, ve lo dico così vi preparate psicologicamente, sarà un WTF totale, inaspettato, senza motivazione e senza spiegazione. In teoria, pare, sembra, così ho capito io, quella cosa succede perché Evie ha dei buchi nella sua memoria o dei ricordi falsi che ingarbugliano le cose e lei è convinta di sì ma poi è no e l'ultima scena è una carrambata tremenda che mi ha fatto venire voglia di lanciare il libro dalla finestra.
A tutto c'è un limite e, per la prima volta, non sono per niente ansiosa di leggere il prossimo romanzo.
Questa è la vera Apocalisse, questa.
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