21 luglio 2016

Maggie Stiefvater
Sinner

Serie Wolves of Mercy Falls 4
Titolo originale Sinner

Trama
Rizzoli | pag. 410 | € 16,90
Cole St. Clair è un cantante affascinante e distruttivo, che si trasforma in lupo come gli altri di Mercy Falls, e ha spezzato il cuore di Isabel. Cole si trasferisce a Los Angeles, dove riprende a cantare e incide un nuovo disco. Spera di essersi lasciato alle spalle i suoi demoni, ma il ritorno alla musica porta con sé vecchi problemi. Isabel, dal canto suo, ha già sofferto molto a causa sua, e di sicuro non vuole ripetere l’esperienza. Il loro è un rapporto difficile, forse impossibile, sono entrambi preda di paure e debolezze, ma tra di loro c’è un’alchimia che non si può spezzare.
"Dimmi che ci vediamo domani."
"Ci vediamo domani."
"Dimmi che ci vediamo il giorno dopo. E il giorno dopo ancora. E il successivo."
Il cuore mi martellava impazzito. Era successo. Contro la mia volontà, nonostante le ragazze nude e l'odore di lupo e tutte le avvisaglie di una futura infelicità, mi ero innamorata di nuovo di Cole.
Così dissi: "Buona notte, Cole."
"Buona notte, Culpepper."
Commento
Amo, amo, amo, amo, potentemente AMO.
Un po' me lo aspettavo, considerando quanto mi sono piaciuti Shiver, Deeper e Forever, ma non pensavo che potessi toccare certi livelli di adorazione.
Nel momento in cui dovrò restituire la copia di Sinner alla biblioteca, togliere tutti i post-it che ho appiccicato con frenesia, e infine separarmene, sarà una sofferenza. Avrò fisicamente male, un dolore alle mani e al cuoricino, tanto che - probabilmente - per alleviarlo dovrò comprare la mia, di copia.
Come ormai mi capita sempre più spesso, ho potuto leggere Sinner senza pause, sfruttando un'intera giornata vuota, quasi senza fermarmi mai perché non potevo e non volevo farlo.
Per quanto sia sempre bellissimo leggere senza interruzioni inopportune, è anche vero che quando un romanzo ti sta solcando il cuore non vorresti finirlo mai e finirlo in fretta lascia l'amaro in bocca. Con il senno di poi avrei rallentato la lettura, avrei riletto i paragrafi che mi piacevano di più, avrei assaporato tutto, dalla prima all'ultima parola, perché una volta finito non si torna indietro e non si potranno ripetere le sensazioni della prima lettura.
Ma quelle sensazioni, dio mio, sono una tortura bellissima, sono una valanga senza controllo che ti sommerge e ti soffoca. Ma muori felice.
Non è tanto la trama - totalmente sottomessa ai personaggi - quanto la personalità dei due protagonisti a darti la scossa e rendere tutto, qualsiasi cosa, speciale.
Se devo dirla tutta, non mi aspettavo una trama del genere. Abituata a Mercy Falls, alla foresta, al freddo, all'isolamento, il pensiero che Cole potesse tranquillamente spostarsi a Los Angeles, una galassia diversa rispetto a Mercy Falls, un po' mi preoccupava. Dal freddo e la neve, al caldo torrido e al sole che brucia. Dalla conveniente e sicura solitudine, all'immersione totale in una città sempre sveglia, sempre attiva, sempre pronta a vederti chiunque tu sia. Ma del resto Cole non poteva sopportare a lungo l'isolamento, non poteva accontentarsi degli stimoli di Mercy Falls, dell'amicizia di Sam e di Grace, degli esperimenti sulla trasformazione, sul gestire il branco ormai al sicuro.
Cole aveva bisogno di due cose, una più importante dell'altra. La prima era Isabel, la seconda di resuscitare e di tornare a fare quello che gli riesce meglio: la musica. Nella più coerente ottica di Cole, basta un'azione mirata per ottenere entrambi, una sorta di minima spesa massima resa; e sempre secondo la sua ottica, bastava firmare un contratto per un reality musicale, scrivere musica, incidere un disco e fermarsi al negozio di Isabel. 
La razionalità di Cole, però, non tiene conto dei sentimenti e di quanto Isabel stessa influenzi i suoi pensieri e le sue reazioni, fino a costringerlo a mettersi in discussione ancora una volta e ancora più intensamente.
Essendo così lineare, la storia lascia tutto lo spazio necessario ai due personaggi per sfogare tutta la potenza delle loro personalità, rimasta schiacciata nei due romanzi precedenti.
Di Isabel potrei dire una valanga di cose, una più vera dell'altra, ma ho deciso che per me l'unica cosa importante è che è la regina indiscussa della brutale verità. Apre bocca lei, ed escono parole dure, coltelli verbali che colpiscono sempre nel punto perfetto. Isabel è un'arma vera e propria, pericolosissima da avere attorno a meno che tu non sia totalmente, irrevocabilmente immune, simile a lei o totalmente innamorato, come Cole.
Circondata da tutto quel luccichio, quel rumore e quella stupidità, in un mondo che io abitavo con goffaggine e fragore, lei era bellissima.
I ragazzi del gruppo la fissavano con timore misto a stupore. Osservavano il volto che mostrava ora e vedevano una incredibile regina di ghiaccio. Da scongelare.
Tutto quello che riuscivo a vedere io era la sua tristezza.
Anche Isabel è incompleta, infelice, in bilico tra la vecchia vita a Mercy Falls e quella nuova dove potrebbe essere chiunque, fare qualsiasi cosa, se non fosse per il grande assente che non riesce a lasciarsi alle spalle. Si può dire che non è innamorata tutte le volte che vuole, ma la verità è che il capitolo Cole non è stato mai chiuso.
E' solo quando è con lui che il lato umano di Isabel emerge, l'empatia, il calore umano, l'emozione. Solo con lui si sbilancia, solo per lui si permette di rischiare e di provare qualcosa.
Il mio cuore era così colmo che pensai sarebbe esploso. Era insolito che pulsasse sangue e non ghiaccio.
E niente, la amo. Algida, stronza, acida e fragile com'è. Cattiverie comprese.
Ma è per Cole che il mio cuoricino palpita, e lo fa dalla sua prima comparsa.
Tra tutti i pregi che la Stiefvater può avere, quello di aver creato un personaggio geniale e meraviglioso come lui è in cima alla mia lista. Cole è energia pura, frenesia, irrequietezza, non si ferma mai, ha bisogno di nuovi stimoli, non si accontenta mai - solo in un caso - e non rallenta. Mai.
Il pericolo più grosso, in questo romanzo, è stato il far combaciare il nuovo Cole con quello vecchio, il Cole St.Clare che tutti conoscevano. In agguato ci sono gli stessi problemi e le stesse paure dai quali è fuggito, alla causa dei quali si è rifugiato nel lupo. E noi - noi lettori e Isabel - tremiamo quando Cole tentenna, quando sente il bisogno di tornare alle vecchie abitudini salvo poi risalire il baratro con una velocità e una forza che aveva nascosto.
Nel momento in cui Cole decide che la musica è troppo importante per lui e che per continuare a comporre è disposto a scendere a patti con la sua vita, quella da umano, passa dalla certezza di essere un vuoto a perdere, una sorta di supernova destinata a bruciare in fretta, a quella di avere - tutto sommato - diverse ragioni per non buttarsi via, per credere in se stesso e anche negli altri.
Ed è per Isabel che compie lo sforzo più grande. Ha bisogno di lei e non molla mai, nemmeno quando lei si allontana, perché quello che prova e quello che vede in lei sono stati, per un certo tempo, l'unica cosa bella di lui.
Non volevo più stare da solo.
Volevo dirle Isabel, rimani. E volevo dirle Isabel, ti amo.
Non avevo detto niente ad alta voce, ma Isabel scosse appena la testa, come a dire non farlo.
Così aggiunsi solo: "E la mia stellina d'oro?".
La cosa bellissima di questo personaggio è che ha due lati totalmente opposti come il sole e la luna: quello distruttivo, triste, quello che rema contro e che lo spinge all'autodistruzione - struggente, drammatico, meraviglioso -, e quello solare, divertente, quello che spinge il suo cervello a mille all'ora e gli permette di esprimere la sua intelligenza e tutti i lati positivi che possiede. Quel lato che gli fa uscire battute come queste.
Le previsioni atmosferiche del mio cuore segnalavano tenebre.
E sì, lo so che in realtà è la Stiefvater ad averle scritte, ma essendo Cole un'entità definita e forte, per me ha una vita sua e una sua coscienza.
Sinner mi è piaciuto da morire. E' scritto benissimo, è divertente e commovente, è forte, è intenso e ha due protagonisti che vorrei poter abbracciare, che vorrei poter leggere e rileggere fino allo sfinimento. Purtroppo non sarà così, la serie è conclusa così come le loro storie. Un po' ci soffro e ci soffrirò, ma almeno ho il bellissimo ricordo di questi romanzi.
Il cuore stava pompando la luce del sole.
Come ti capisco, Cole, come ti capisco.

4 commenti:

Alice Land ha detto...

Lo sapevo. Per me questo è il migliore della serie. L'autrice è cresciuta un sacco e quando leggo recensioni negative su questo libro mi viene voglia di far fare un controllo psicologico a chi l'ha scritta.
So cosa regalarti per Natale. XD

Miraphora ha detto...

@Alice
Recensioni negative? Che eresia!

Juliette ha detto...

Bellissima recensione *__* Anch'io ho amato moltissimo la serie di Shiver, e Sinner è stato uno spin-off assolutamente meraviglioso. Questa trilogia (più sinner) rimarrà sicuramente una delle mie preferite di sempre ^^

Miraphora ha detto...

@Juliette
Oh sì, dobbiamo fondare un club. <3 Le adoratrici dei Lupi :D