11 luglio 2016

Maggie Sietvater
Forever

Serie Wolves of Mercy Falls 3
Titolo originale Forever

Trama
BUR | pag. 447 | € 11,00
È arrivata una nuova primavera a Mercy Falls. Grace, che per sopravvivere ha dovuto cedere al suo animo di lupo, ora continua a mutare forma. Il dolore delle metamorfosi la dilania, nel corpo e nell’anima, lasciandola stremata e confusa. Sam invece è saldo nella sua pelle di umano e cerca di abituarsi a una nuova vita nella quale però avrebbe voluto Grace. Per ora può solo cercarla nella speranza di poterla aiutare. Perché la ama e conosce il dolore di quelle metamorfosi. La situazione precipita quando nel bosco viene ritrovato il cadavere di una ragazza. Dolori mai dimenticati si riaccendono negli animi degli abitanti di Mercy Falls. Il branco è in pericolo. Grace è in pericolo. E Sam deve tentare di salvarli. A qualunque costo.
Per la prima volta dopo molto tempo mi sentivo potente. Il bosco si era preso il vuoto che ero stato, il vuoto che avevo creduto incolmabile, insaziabile, e che mi aveva fatto perdere tutto: cose che non mi ero mai reso conto di voler tenere.
Commento
Oh sì, questa è la conferma. Io adoro Maggie Stiefvater.
Avendo concluso la trilogia, non senza una buona dose di lacrime e sofferenza, mi faccio le domande che avrei dovuto farmi già con Shiver. Dov'ero quando la Rizzoli pubblicava questa autrice? Cosa facevo mentre il mondo scopriva questa trilogia? Che cosa ho aspettato per tutto questo tempo? Perché non l'ho letta prima?
Se, da un lato, mi rode non averla letta a tempo debito, dall'altro sono contenta di aver aspettato perché ho potuto divorare i tre romanzi uno dietro l'altro, senza nessuna attesa a rovinarne il ricordo e a smorzare l'entusiasmo.
Io la Maggie l'adoro. L'adoro perché, target e trama a parte, ha saputo toccare una corda particolare del mio cuoricino che in pochi hanno saputo raggiungere. Ha trovato le parole e il tono giusti, ha ricreato quella particolare miscela di malinconia, tristezza e felicità che soddisfano il mio oscuro desiderio di leggere una storia che sappia farmi soffrire e rendermi felice contemporaneamente. Lei ci è riuscita. Ha parlato al mio cuoricino in questa lingua dimenticata e lo ha fatto vibrare.
Forever è l'ultimo romanzo di questa trilogia dedicato ai due protagonisti. E' la chiusura della loro storia, è la fine di questi eventi, in questo spazio e in questo tempo. Anche se c'è la parola fine per loro, anche se la questione è chiusa, lo spiraglio lasciato aperto dall'autrice è sufficiente a farmi impazzire di gioia. Ma su questo ne parlerò alla fine.
Se nel primo romanzo, Shiver, il pericolo era lo scadere del tempo e l'inevitabile separazione, in Deeper il doppio ostacolo è stato quello della trasformazione e dei limiti imposti dalla famiglia di Grace; in Forever tutto ruota attorno ad un problema molto più grande e rischioso: la morte.
Il punto di svolta di questo ultimo capitolo è la fine che si avvicina: non solo la relazione di Sam e Grace è sempre legata alla trasformazione, ma è anche a rischio a causa delle accuse che cadono sulla testa del ragazzo, in più all'orizzonte l'odio della popolazione verso i lupi si sta sviluppando in un'ultima grossa e spietata caccia. Lo sterminio del branco, l'arresto di Sam, il lupo di Grace, tutto contribuisce a smontare sistematicamente quello che di bello e buono era capitato a tutti i personaggi.
Sam è sempre al centro del ciclone. Il peso che deve portare aumenta sempre più, così come le fonti di stress e i dubbi che lo bombardano da ogni parte. Il limbo in cui vive si trasforma in un inferno quando Grace non è con lui, e torna alla normalità solo quando è insieme a lei. E' Cole, per assurdo, a dare una spiegazione sull'apparente immobilità di Sam:
Ciò che cominciavo a capire riguardo a Sam e Grace - riguardo all'inettitudine di Sam, quand'era senza Grace - era che quel genere di amore funzionava solo se esisteva la certezza che entrambe le persone sarebbero state per sempre presenti l'una per l'altra. Se metà dell'equazione veniva a mancare, o moriva, o si dimostrava un po' meno perfetta nell'amore, la storia diventava la più tragica e patetica mai concepita, ridicola nella sua assurdità. Senza Grace, Sam era una barzelletta senza la battuta finale.
Chiaro, no? Non c'è nemmeno motivo per odiare Sam, ha tutte le ragioni per essere com'è, e alla fine tutti continuano a trovare in lui il punto fermo. Per quanto sia insicuro, umano ed estremamente emotivo, Sam è sempre il centro di ogni cosa.
Se Sam è il capobranco, dei lupi e dei ragazzi, Cole è il cervello, l'istinto, l'eroe. Senza di lui ogni buon proposito andrebbe a farsi benedire, ogni progetto fallirebbe, senza di lui non ci sarebbe la voglia di fare, di vincere, di vivere. Cole è tutto, in questo romanzo. E' il ragazzo rotto che si guarda alle spalle e dice ok, è arrivato il momento di cominciare da capo; è il cervello che non smette mai di lavorare, il genio che sfida ogni limite per arrivare ad un risultato; è il grillo parlante, la coscienza sporca e pulita, è chi desideri brutalmente avere e altrettanto brutalmente rifiutare. Cole è un eroe, punto. Sono in fibrillazione perché mi arrivi Sinner il più in fretta possibile, morirò nell'attesa.
I due personaggi femminili del romanzo sono leggermente meno incisive, leggermente meno intense rispetto a quello a cui mi avevano abituata, ma le adoro lo stesso.
Grace ci racconta il suo essere lupo e ci trasmette la felicità e la libertà che prova nell'essere finalmente ciò che avrebbe sempre dovuto essere. In fondo in fondo brama poter essere lupo con Sam, ma si accontenta di assaporare quei momenti per sé, con il branco vicino e con il bosco a proteggerla. I pericoli non mancano, i rischi sono dei compagni fissi per il suo lupo, così come l'essere costretta a prendere decisioni difficili: il rapporto con i suoi genitori, troncare la sua assenza per scagionare Sam, fidarsi di Rachel e uscire allo scoperto, tutto la spinge verso un nuovo capitolo della sua vita che chiude dando a Cole la sua totale e assoluta fiducia.
Isabel, invece, lascia cadere la corazza. Mantenere viva la rabbia così a lungo l'ha consumata e ora non riesce più a nascondere la sua vera paura: l'amore. Il terrore, la gelosia, la speranza, sono troppo per lei e nemmeno i brevi momenti con Cole la rimettono nella carreggiata di chi ritrova la speranza strada facendo. Isabel ha bisogno di spazio e di tempo, ha bisogno di chiudere con Mercy Falls e di tornare per prendersi la rivincita. Non vedo l'ora.
La struttura del romanzo è più fitta, più intensa la narrazione, più serrato il ritmo; Forever è una chiusura ben organizzata di una serie che si è evoluta in piccolissime dosi ed è cambiata negli aspetti importanti. La storia scorre sicuramente più veloce proprio perché il pericolo è maggiore, eppure si chiude con una porta in faccia che non solo non mi aspettavo ma proprio non ho digerito.
E' per questo - e solo per questo - che ho tolto la mezza fogliolina per arrivare a cinque. Per mia natura voglio e necessito di finali chiari, esplicitati, di chiusure che dicono tutto, sviluppano tutto, raccontano tutto. Quando amo una storia e i suoi personaggi, poi, sono morbosa al limite dell'osceno e non tollero che l'autrice lasci in sospeso o sotto intenda qualcosa.
Maggie cara, il tuo finale mi ha mandata al manicomio. Per un momento ho pensato adesso giro pagina e c'è l'epilogo ma no, tu non me lo hai dato. Mi hai costretta ad immaginare, a supporre e io non lo tollero. Ho imprecato come una dannata, ti ho maledetta, ho messo il muso e, alla fine, ho meditato. Nel mio cuore so che la fine è quella e che ho ragione, ma vorrei tanto una conferma. Ti odio per non avermela data, ti adoro perché anche alla fine hai saputo farmi soffrire.
Se c'è qualcuno in giro che ancora non ha letto questa serie e si chiede se sia il caso di farlo, date retta a me, fatelo. E poi fatemi sapere, sono pronta a prestarvi la mia spalla per piangerci sopra.

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