Serie Capital Theatre 2.5
Trama
Leggereditore pag.122 | € 3,68 |
Massì, abbondiamo! Premiamo anche Leggereditore, suvvia! Premiamo il fatto che abbia concluso una serie pubblicando un racconto uscito in USA in una raccolta di autrici miste. Premiamo la Kleypas che riesce ad essere sé stessa anche in poche pagine. E andiamo anche un po' contro corrente dicendo che non mi importa nulla se è così corto, se è lontano dai romanzi della Kleypas ai quali siamo abituate, chissenefrega! E' corto? Facciamocene una ragione, non è certo una caratteristica che deve sminuire un lavoro né una storia. Anzi, credo che saper scrivere un romanzo breve richieda tecnica, capacità, è che sia più difficile da gestire di un romanzo full lenght.
In 122 pagine la Lisa ha saputo creare una storia che si allinea perfettamente ai due romanzi precedenti della serie, con due protagonisti che sanno spiccare e farsi ricordare e una trama che esiste, c'è e si sente, si legge bene e non si confonde in arzigogoli arzigogolati.
In 122 pagine la Lisa ha saputo creare una storia che si allinea perfettamente ai due romanzi precedenti della serie, con due protagonisti che sanno spiccare e farsi ricordare e una trama che esiste, c'è e si sente, si legge bene e non si confonde in arzigogoli arzigogolati.
Andrew, libertino alcolizzato, gonfio e sciupato, con le occhiaie, dedito ad una vita di sperpero di denaro e di salute, entra in scena senza la potenza tipica dei personaggi maschili della Kleypas. Il suo fascino è fatto di istinto e attrazione a pelle, tanto da riuscire ad ammorbidire anche la più accanita dei suoi detrattori. Andrew è un uomo che conosce i propri limiti e le proprie forze, e che non si fa problemi a sfoggiare il suo sorriso da seduttore per ottenere ciò che vuole, che sia giusto o sbagliato. Quando si trova ad essere escluso dal testamento del padre proprio per la sua condotta, Andrew escogita un piano meschino quanto efficace: fingere di essersi innamorato di una donna rispettabile, rimettersi in sesto e, una volta ottenuta l'eredità, tornare ad essere il libertino meschino ed egoista che è sempre stato. La prima donna che glie viene in mente è Caroline, sorella del suo compagno di bevute. Per convincerla ad accettare le promette di escludere il giovane fratello in cambio della sua collaborazione: da brava zitella irreprensibile, dalla morale ferrea, Caroline è l'unica che può sostenere un finto fidanzamento con Andrew. Peccato che Caroline non sia poi così fredda e che Andrew, una volta ripulito, diventi irresistibile.
Tra i due nasce un'attrazione sotterranea, fatta di sguardi, di carezze rubate e di allusioni che distruggono la messinscena e allora sì che si riconosce lo schema della Kleypas, con un eroe intenso e travolgente ed un'eroina che si lascia trasportare dai sentimenti.
Nonostante sia breve, la storia è compiuta, completa e appassionante. Non ci sono buchi, mancanze che lasciano l'amaro in bocca anzi, più di una volta mi sono scordata della brevità della storia, arrivando alla fine e sentendo già nostalgia dei personaggi. E' la Kleypas, ormai dovrei essere abituata!Tra i due nasce un'attrazione sotterranea, fatta di sguardi, di carezze rubate e di allusioni che distruggono la messinscena e allora sì che si riconosce lo schema della Kleypas, con un eroe intenso e travolgente ed un'eroina che si lascia trasportare dai sentimenti.
1 commento:
Peccato sia finito troppo in fretta! ^_^
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