Serie House of Night 1
Trama
«Mi chiamo Zoey, ho sedici anni, una madre apprensiva, un patrigno scostante e una sorella maggiore tutta perfettina. E per lungo tempo sono stata convinta che questi fossero i miei problemi. Mi sbagliavo. Perché un giorno ho ricevuto il Marchio: una mezzaluna blu tatuata sulla fronte. E tutto è cambiato. Dovete sapere che il Marchio è la prima tappa per diventare un vampiro. La successiva è entrare nella Casa della Notte, una scuola dove s’impara a controllare i propri poteri e ad affrontare la delicatissima fase della Trasformazione. Cosa succede, allora? Alternativa uno: mi trasformo in vampiro, cioè divento più che umana; più forte, più intelligente, più dotata. Alternativa due: il mio corpo rifiuta la Trasformazione e io muoio. Per sempre. Ma neppure questo è il mio problema più grosso. Oh, no. Il fatto è che il mio Marchio è diverso da quello degli altri, è il segno di capacità incredibili per una ragazza della mia età, e ciò non aiuta a farmi nuovi amici. Senza contare che Afrodite, la presidentessa delle Figlie Oscure, il club più esclusivo della scuola, non ha preso molto bene la mia «superiorità». Insomma mi odia. Talvolta vorrei tornare indietro, ma non posso. Anche perché qui, nella Casa della Notte, sta succedendo qualcosa di profondamente sbagliato e pericoloso. E io sono l’unica che possa fermarlo.»
Comincerei con un 'e meno male che non l'ho comprato!'. Va bene dai, non è così tragico come lo voglio far sembrare, ma è certo che tutti quei soldi non li vale. Forse il mio cervello ha sviluppato, a mia insaputa, un rifiuto per i romanzi YA? Forse il mio subconscio mi sta cercando di dire che sono troppo vecchia per queste storie? Forse si...forse devo smettere di leggere di ragazzette super belle, super intelligenti rispetto alla media di altre ragazzette, inconsapevoli di essere splendide, con amici mezzo sfigati; senza dimenticarsi del classico bellone che si innamora solo di lei...bha!
Ma anche così, con tutte queste caratteristiche...sarebbe andato anche bene, se solo ci fosse stata una trama, se solo il romanzo avesse avuto un senso compiuto: così com'è, un senso non ce l'ha.
Questa Zoey un bel giorno viene additata in mezzo al corridoio della scuola e zac! ecco che si trasforma in una vampira (senza canini -_- once again). Obbligata ad essere deportata nella scuola strafiga per vampiri strafighi, dove lei pare essere una stranezza (super dotata, come dissi sopra), con il suo tatuaggio quasi completo, mentre tutti hanno solo un trasferello...insomma, Zoey è una prescelta di qualche tipo: fa incantesimi, brama il sangue e fa cose che un teen ager vamp non sviluppato non riesce a fare. Quindi è una diversa, ma in senso positivo. Tutto questo in teoria serve per far procedere la trama, fatta di un'antagonista bionda e stronza e di apparizioni di vamp psicopatici (ma solo una facciata ciascuno, quindi poca roba). Il bello, o il brutto a seconda del punto di vista, è il fatto che con il primo romanzo non si conclude praticamente niente, se non che Zoey ruba lo scettro del potere alla bionda/stronza. E servivano 300 pagine per farlo? Non bastava la metà? E il resto dedicarlo ad una trama un pochino più complessa?
La cosa che mi fa specie è che ci sono due cervelli dietro questo romanzo: non solo una persona giovane (la cui mente ha partorito tutti quei modi di dire da finti giovinastri che mi hanno fatto diventare idrofoba), ma pure una scrittrice prolifica negli USA. Quindi due persone per scrivere una roba che metà cervello sarebbe stato in grado di partorire. Davvero non mi capacito.
Insomma, è una storiella che si legge velocemente eh, ma non lascia nulla...nemmeno la voglia di cominciare il secondo! Mi ripeto...meno male che non l'ho comprato!
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