26 gennaio 2012

Linda Howard
La regina dei diamanti

Titolo originale Death Angel

Trama
Leggereditore
pag. 333 | € 10,00
Bellezza mozzafiato, appassionata di diamanti e di uomini pericolosi, Drea Rousseau si è sempre accontentata di recitare la parte dell'amante sciocca e innocua. Ancora per poco, però, perché da tempo ha in mente un piano ed è arrivato il momento di metterlo in pratica. Nulla fa sospettare il temibile Rafael Salinas; mai avrebbe potuto immaginare che quell'angelo dagli occhi limpidi è anche un genio telematico, nonché un'abile manipolatrice. Infatti, prima di dissolversi nel nulla, Drea ruba al suo amante due milioni di dollari. Salinas non la lascerà andare senza prima regolare i conti, e mentre la donna cerca di cancellare ogni traccia e riprendere in mano il suo destino, lui assume un killer per ucciderla. Ma a volte per rinascere bisogna ritrovarsi faccia a faccia con la morte, ed è questo che sta per accadere a Drea. E non solo, perché per tornare a fidarsi degli altri e raccogliere tutte le sue forze, dovrà scendere a patti con l'uomo assoldato per ucciderla, con chi minaccia di conquistarla e legarla a sé per sempre. Quando la vendetta è l'unica strada verso la libertà, e la posta in gioco si alza ora dopo ora, scendere a patti con il pericolo sembra l'unica via d'uscita...


Commento
***Spoiler***
Sono delusa, lo ammetto.
Ho aspettato con ansia la pubblicazione in Italia di altri titoli della Howard e scoprire che ne hanno scelto uno che, alla fine, non mi è piaciuto è stata una delusione piuttosto forte. Il motivo principale è che ho trovato  la trama strana, rispetto a quella che pensavo di leggere. Prima di tutto si parte con una situazione ben definita, poi si passa al blocco narrativo più ricco d'azione per avere, stranamente, un cambio di rotta radicale soprattutto nella gestione base degli eventi.
Abbiamo la protagonista, Drea, che fa la mantenuta di un malvivente. Si è assicurata di non patire la fame, ma il rovescio della medaglia è che ha soppresso per anni la sua vera indole, per evitare che il suo protettore pensasse che potesse essere più di un bel faccino. La facciata comincia ad incrinarsi quando entra in scena il sicario, l'unico che la guarda come se si aspettasse qualcosa di più da lei e ogni volta ne fosse deluso. Appena il suo amante fa il gesto di barattarla allora Drea crolla.
Però, insomma, aveva proprio bisogno del fatto compiuto per capire che era solo una prostituta? Primo punto che non ho digerito: la protagonista sembra cadere dal pero, sembra che sia stata una perfetta idiota, contenta di fingere per anni, e che si sia svegliata solo quando t'oh! cambia l'andazzo. Ma facciamo finta di nulla e andiamo avanti. Il fatto si compie e lei, ovviamente, ne rimane talmente tanto colpita da decidere su due piedi che deve assolutamente cambiare vita, con o senza il sicario. Lui fa tzse' e se ne va e lei diventa isterica: fa errori su errori e alla fine si leva di torno. Ovviamente i due personaggi si ritrovano, dopo una serie di inseguimenti. Accade che ad un certo punto la Howard inserisce nel contesto e nella trama un elemento paranormale che non mi aspettavo e che, francamente, non volevo. Drea ha un'esperienza di morte, pre morte, non saprei come definirla...insomma vede la luce. In questo esatto punto anche il nostro sicario smette di essere anonimo e diventa Simon che, tutto ad un tratto, vuole mollare il lavoro e diventare bravo e buono. Normalmente non avrei avuto nulla in contrario, ma questi due cambiano rotta nel giro di poche righe, neanche la Howard stessa avesse battuto la testa e deciso di aver visto pure lei la luce.
Simon sviluppa un attaccamento a Drea tale da diventare interesse sessuale/sentimentale. Mentre Drea, nonostante lui l'abbia praticamente accoppata, sviluppa un sentimento di terrore/attrazione che naturalmente la rende del tutto vulnerabile a Simon.
Prevedibile la volontà di Drea di fare fuori il suo ex pappone ed altrettanto prevedibile l'intervento di Simon. Diciamo che non ho sentito in nessun momento lo sviluppo amoroso tra i personaggi, non ho capito in quale momento si suppone sia nato il sentimento e soprattutto non capisco perché. Nessuno dei due esprime un vero sentimento, se non questa ossessione causata dalle circostanze e facilmente eliminabile con un po' di buon senso (cosa che, ne sono sicura, un vero sicario ha in abbondanza).
Non sono pienamente soddisfatta, non ho apprezzato la storia d'amore e l'introduzione dell'elemento morte/resurrezione non ha incontrato il mio favore. Speravo fosse più classico, un romantic suspance nei canoni e non...questo.

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