26 giugno 2020

K-drama della settimana: Born Again



Vita, morte e seconde chance sono al centro di questa storia di tre persone, i cui destini intrecciati viaggiano nello spazio e nel tempo con esiti tormentati. Siamo negli anni '80, il detective Cha Hyung Bin ha dedicato la vita alla giustizia criminale e il suo cuore alla proprietaria di libreria Ha Eun, che soffre di disturbi cardiaci e mantiene segreta la sua malattia. Ma Cha Hyung Bin non è il solo a desiderare Ha Eun: anche il serial killer Gong Ji Chul si è innamorato di lei. Le loro vite entrano in collisione con esito tragico, ma 30 anni dopo si reincarnano e il destino le riunisce di nuovo. Più passa il tempo, più le loro nuove vite finiscono ingarbugliate nella terribile ragnatela della storia. Riusciranno a sfuggire al loro passato o saranno costretti a affrontarlo, faccia a faccia?
Anno: 2020
Episodi: 32 (35 min. circa a episodio)
Dove guardarlo: Viki sottotitolato in italiano
Genere: MysteryRomanceFantasyMelodrama


Diapositiva:    

Sottotitolo Topo Gigio e il potere dello styling
Sotto-sottotitolo Gatta Morta is the way
Sotto-sotto-sottotitolo psycho è bello

Tra tutti i drama che ho iniziato con il chiaro intento di ridere delle sue boiate Born Again è stato forse l'unico a non farmi ruotare le palle degli occhi alla velocità della luce e a finire per piacermi sul serio. Con tanto stupore di quasi tutte le mie socie di drama e in particolare di Alice, che sperava in una scarica di critiche dalla sottoscritta, faccio parte del microscopico gruppo che non ha schifato questo drama e che ha scrollato le spalle di fronte alle sue cafonate.

Certo, ci sono tantissime cose che o non funzionano o stonano di brutto, così come la solita quantità di sfighe che fanno impallidire tutti i protagonisti dickensiani, però per me ci sono alcuni aspetti che hanno spento il lato razionale e schizzinoso del cervello per accendere quello più - come dire - debole che si lascia influenzare dall'abbagliante bellezza degli attori e che sguazza nella valanga di angst e di contorcimenti a volte incomprensibili. Ci sguazzo sul serio, ho guardato due puntate ogni sera e ne volevo di più, alla fine della drama ho fatto pure fatica a staccarmi. Evidentemente non tutto il trash fa per me ma quello di questo tipo sì.

Poi chiaro, ci sono delle sbavature sfacciate che fanno ridere i polli,  come gli auricolari nel 1988 -  cosa non impossibile ma molto improbabile soprattutto considerando il tenore di vita dei personaggi -, resurrezioni da arresto cardiaco nel giro di 3 secondi con tanto di personaggio che si alza e torna a casa (qua entra in scena l'epico commento di Alice "si è ripresa più in fretta di te quando hai il cagotto") e vari casini in ambito criminale che sembrano fatti da principianti.
La questione assurdità è spesso tirata in ballo per Born Again ma io ho visto drama dove le sfighe erano molto di più e più casuali, dove l'accanimento verso i personaggi era ancora più crudele e dove la trama sembrava buttata a caso come quando si lanciano i semi in un campo. Nel mondo dei drama c'è sicuramente peggio di Born Again, ma è innegabile che c'è un margine di miglioramento che non è stato granché sfruttato dalla produzione. Forse a loro andava bene così, forse erano abbagliati dai due attori e non hanno pensato a tutto il resto, comunque io non ho trovato il drama così orrendo come me lo avevano dipinto.
  

Allora la storia si sviluppa su due piani temporali, uno nel 1988 e uno nel 2019, e ruota attorno al concetto della reincarnazione. I protagonisti del passato sono Jung Ha Eun, proprietaria di una libreria dell'usato e cardiopatica sempre sull'orlo della morte, Cha Hyung Bin il poliziotto suo fidanzato e Gong Ji Chul un ragazzo povero e maltrattato che si innamora di Ha Eun e finisce per fare la fine del topo. In questo piano temporale Ha Eun e Hyung Bin sono innamorati e felici, lei è una catechista malaticcia con la voce da Madre Teresa che legge Cime Tempestose neanche fosse una Bibbia e prende in simpatia Ji Chul perché è chiaramente un ragazzo problematico che vuole solo imparare. La verità è che Ji Chul è un po' ossessivo nei suoi confronti e i trauma che ha vissuto fin da piccolo lo portano a vedere le cose in modo distorto. La sua vita ruota attorno al padre, un pittore che uccide le donne che dipinge, e mentre il padre le uccide lui le seppellisce, senza pensare nemmeno una volta a denunciarlo. Ci sono in ballo ovviamente i classici problemi di chi viene sottomesso e picchiato e plasmato dal dolore all'ubbidienza cieca e insensata, quindi non ha senso farci troppo caso. Ji Chul, quindi, si innamora di un amore malato, segue Ha Eun e si convince di poterla salvare: anche se effettivamente è lui che la salva più volte portandola in ospedale, è sicuro di poterle dare un cuore nuovo uccidendo qualcuno che si merita di morire. Ji Chul cade nel tranello della stupidità e qua si vede come l'influenza del padre sia la chiave per entrare nella sua mente malata, ma iniziano anche i casini legati alle incomprensioni e alle azioni sbagliate di Hyung Bin. Il poliziotto, convinto che Ji Chul sia il serial killer e che abbia scelto Ha Eun come prossima vittima, lo arresta e Ji Chul viene accusato e infine condannato a morte. Ovviamente il vero colpevole è libero e Ji Chul ancora pensa a Ha Eun e a come convincerla che non è un mostro, così scappa dalla prigione e cerca la ragazza. Quando la trova si consuma la tragedia del passato che viene poco alla volta spiegata quando il drama passa nel presente.

Nel 2019 Ha Eun è reincarnata in Jung Sa Bin, esperta forense di ossa e scheletri, Hyung Bin è Kim Soo Hyuk, procuratore che rincorre i criminali con ferocia e che segue un metodo moralmente dubbio del fine che giustifica i mezzi, e Ji Chul è Chun Jong Bum un giovane studente di medicina incapace di provare sentimenti e stranamente incline all'idea di ammazzare la gente. Nessuno dei tre si conosce ma le loro strade si incrociano quando viene trovato uno scheletro mummificato e il caso viene gestito dal procuratore e analizzato da Sa Bin, che tra l'altro è la professoressa di Jong Bum. Il triangolo amoroso qua si ripropone in una variante interessante: i due che erano innamorati ora si detestano, e il terzo incomodo è diventato un giocatore pericoloso nel campo della seduzione. Però per me e il mio animo nero, la parte del presente è mille volte più appassionante perché i due personaggi maschili hanno carisma da vendere, una roba che non sai da che parte sbattere la testa e capisci perché la protagonista si rimbecillisce e oscilla come una banderuola da una parte all'altra.
Mi tolgo subito di mezzo Sa Bin così poi possiamo passare alla parte interessante. Il mio problema con Sa Bin e Ha Eun, oltre al tipo stesso di personaggio, è l'interpretazione dell'attrice. Sorvolo sull'aspetto fisico, può piacere o meno e oggettivamente ha un bel viso (anche se è magra come un chiodo), quello che mi urta i nervi di lei è la voce: il tono, l'impostazione, l'espirazione finale come se sospirasse ogni volta, è una roba stracciapalle da non capacitarsene. Alla lunga il solo sentirla parlare mi faceva salire l'omicidio nel sangue e purtroppo non le hanno fatto sparire quella tendenza a fare la crocerossina catechista. Incomprensibile è la giustificazione del cambio di rotta finale, cioè la motivazione che rifila al procuratore quando deve dirgli di chi è innamorata, è stata una carrambata della quale si poteva fare volentieri a meno. In ogni caso da questo drama si ottiene una conferma schiacciate su una teoria portante di tutti i k-drama: le gatte morte oratoriane catechiste modeste e crocerossine si prendono sempre, SEMPRE, il bonazzo e in questo drama se prende addirittura DUE!

Ora la parte succosa, i due maschi alfa. Nel passato nessuno dei due era degno di una sola occhiata, Hyung Bin per carità tanto buono e innamorato ma con quei capelli sembrava un topolino diventato uomo, sex appeal sotto lo zero. Ji Chul poi non ne parliamo, quella parrucca infeltrita e l'aria da cane bastonato sporco lurido e lacero non lo rendeva certo interessante. Poi i due si reincarnano e avviene il miracolo, da bocciati a promossi a pieni voti. Jong Bum è uno psicopatico raffinato, è di buona famiglia, bellissimo, intelligente e ha un unico difetto: non prova emozioni, emula quelle degli altri e lo fa talmente bene da intortare Sa Bin, peccato che appena il procuratore entra in scena Jong Bum diventa una bestia di satana. Geloso, possessivo, territoriale, si mette in testa che far fuori il suo rivale è la scelta migliore, eppure questa sua tendenza - che esce candidamente - invece di far scappare la catechista la fa accozzare di più a lui: perché lo vuole salvare, ovviamente. Come interesse amoroso francamente non ci siamo, è talmente fuori di testa e pericoloso che non può essere romanticizzato mai, e il fatto che lei lo faccia e lo coccoli è una delle tante cavolate del drama. Bellissimo lo è, di una bellezza schiacciante e tremenda, ma il suo personaggio trova una redenzione che personalmente ho trovato troppo scontata e ottiene un lieto fine che NON ACCETTO. Sì, ok, la reincarnazione sblocca il livello e i ricordi del passato lo fanno diventare meno psycho, però...

Quanto sì bbello a' mammma
Tu un po' meno
Però io tifavo per lui. Il procuratore Soo Hyuk. Ora, lui è la prova che non bisogna mai giudicare male qualcuno finché non lo vedi in movimento, e che il potere dello styling dei drama è talmente forte da trasformare completamente il modo in cui si vede una persona: sono passata dallo snobbare Lee Soo Hyuk per i suoi lineamenti un po' troppo appuntiti (da qui il nomignolo Topo Gigio) allo sbavare senza ritegno e a eleggerlo a personaggio migliore del drama. Così, per dire.
Se avete due minuti da buttare cercatevi qualche teaser del drama per vederlo in movimento: la sua camminata da predatore è una di quelle cose che colpisce dritto negli ormoni, più la sua voce profonda, più lo sguardo intenso e io ADDIONONMIIMPORTADINIENTEFAIDIMECIO'CHEVUOI. Ecco. La dignità va a farsi benedire. Ma a parte la trasformazione che solo Platinette all'epoca sapeva regalare, è proprio il personaggio ad essere mille volte più interessante di Jong Bum e soprattutto ad essere oltre la portata di quella catechista missionaria mancata. Tanto per iniziare è un uomo che ha un obiettivo e lo persegue pure se deve usare dei metodi poco ortodossi, nel suo campo è famoso per aver usato spesso prove false per incastrare criminali conclamati e non molla. Non molla proprio, se è convinto di una cosa procede come un Panzer finché non ottiene quello che vuole. E' evidente che un soggetto del genere non può essere un cuore di panna, infatti Soo Hyuk è un personaggio un po' ombroso, arrogante, a tratti maleducato, eppure riesce sempre ad essere affascinante, ipnotizzante, ti tratta male, risponde male, fa quello che vuole e tu sei lì imbambolata e gli perdoni tutto. Buona parte del drama la passa a rifiutare e maltrattare Sa Bin ma quando arriva la svolta romantica anche per lui non si lascia andare a smancerie orrende, semplicemente smorza i toni ma non perde né l'aggressività né la tenacia. Non commento il finale per lui, perché francamente è stato un affronto personale, però posso dire che le sue scene drammatiche sono molto commoventi, piangeva in un modo molto toccante.

In ultima battuta devo per forza nominare i psicotici del drama. Al di là di Jong Bum, c'è una carrellata di pazzi che è un po' comica. Il primo è ovviamente il serial killer dalla risata inquietante, inspiegabilmente intoccabile e ricco sfondato anche se ha vissuto in estrema povertà ed è pure riuscito a non farsi beccare. Poi la scrittrice/avvocato che si finge fredda e calcolatrice ma quando si scopre la sua storia è matta peggio di tutti gli altri, e infine la chicca, la fidanzata psicopatica del procuratore che, non si sa come, se la portava pure in casa e non si era mai accorto che il suo sguardo era da camicia di forza.

Chiudo con le note tecniche. Fotografia molto bella ma nella media, ci sono le classiche scene primaverili e invernali, tipo la pioggia di petali e la nevicata; i set e le location non sono niente di eccezionale tranne forse per la libreria che effettivamente è molto carina. La colonna sonora è una bomba, adoro tutti pezzi persino quelli strumentali e trovo che rispecchino alla perfezione la trama e le scene dove sono stati piazzati, probabilmente me la comprerò quando uscirà sul mercato.

Basta, ho finito il tema. Ora che mi è toccato rimuginare ancora sul drama ho avuto una nuova conferma sul fatto che sì, mi è piaciuto e non me ne vergogno. E ricordatevi che se ne parlate male lui vi giudica.

4 commenti:

Susi M ha detto...

Questa è in assoluto una delle tue recensioni migliori, sono morta dalle risate. Io però continuo a preferire Jong Bum 🤣

Miraphora ha detto...

X°°°D Grazieeeeeeeeee
Beh a te lo psycho, a me il procuratore e siamo felici entrambe.

Unknown ha detto...

A me è piaciuto, la parte filosofica bene e male è trattata bene, i personaggi sono credibili e bravi, hanno gestito anche il montaggio niente male, forse sapete poco di cinema e serie.

Dorins ha detto...

Tanta roba Lee Soo Hyuk. Devo dire che anche in Tomorrow lui non è niente male