5 dicembre 2022

K-drama della settimana: Café Minamdang



Nam Han Joon is a former criminal profiler now working as a conman. To run his scams, he disguises himself as a fortune teller with his shop called Minamdang. Clients are drawn to his attractive appearance and smooth-talking manner. While he cheats his customers out money, he works to solve their issues, all the while providing excellent customer service. He's partnered up with Gong Soo Cheol, who runs a private detective agency, and his younger sister, Hye Joon, an elite hacker. 
For the last three years, Detective Han Jae Hee performed her job with enthusiasm and integrity. Will her involvement with Nam Han Joon jeopardize all of that?
Anno: 2022
Episodi: 18 (1 ora circa a episodio)
Dove guardarlo: Netflix sottotitolato
Genere: Mystery, Comedy
Diapositiva: 

Io, se devo essere onesta, non me lo aspettavo di divertirmi così tanto. Mi aspettavo un bel drama, visto la presenza di Mostriciattolo nel cast, ma niente che mi tenesse sveglia, divertita e con la voglia di spararmi due puntate per volta. Io un po' mi sento di gridare al miracolo di Natale, anche se è solo il 5 Dicembre, ma siccome sono sicura di non riuscire a terminare un nuovo drama prima della fine dell'anno - a meno che non ci sia un secondo miracolo natalizio - sono contenta di dire che chiudo il 2022 dramoso E di rece dramose sul blog con un drama che si merita un bel voto alto, pieno, felice, positivo.

Café Minamdang è un drama che si prende diverse categorie: principalmente c'è l'indagine con omicidi, misteri e intrighi, poi c'è la parte comica e, messa un po' in secondo piano, quella romantica. La cosa che più mi è piaciuta del drama è che il tono comico rimane per tutto il tempo, salvo le scene drammatiche che richiedevano un mood più lacrimoso e serio. Io di comicità coreana ne avevo un disperato bisogno, ma soprattutto avevo bisogno di una comicità intelligente, coerente, costante, una comicità che arricchisce e non ridicolizza i personaggi e la trama e qui ci siamo, su tutti i punti il drama vince e stravince.

La storia si basa su una serie di omicidi che hanno travolto le vite di Nam Han Joon e Han Jae Hee, segnandone il futuro: Han Joon, da brillante profiler, si vede condannato per inquinamento di prove e passa del tempo in carcere, Jae Hee, traumatizzata dalla morte del fratello, diventa una detective. I due, uniti dallo stesso episodio drammatico e per niente in buoni rapporti, si ritrovano quando gli omicidi rituali riprendono ma, questa volta, è chiaro che sotto c'è qualcosa di molto grosso.
Da un lato, quindi, abbiamo Han Joon che si è reinventato santone e sfrutta le sue competenze di profiler per spillare soldi a dei creduloni con l'aiuto del suo amico ex poliziotto e di sua sorella una brillante hacker; dall'altra abbiamo Jae Hee, conosciuta come il Fantasma, una donna difficile da trattare e difficile da sciogliere. Detta così sembra un tripudio di maiunagioia, invece appena i due si scontrano la comicità schizza alle stelle.

Tra vari litigi, scontri e riappacificazioni temporanee, i due scoprono che il killer è solo un esecutore, ma i mandanti sono personaggi potenti e l'intrigo che devono sciogliere rischia di mettere in luce corruzione, depravazione, crudeltà a livelli altissimi della società. I due non si fermano finché non trovano il killer che cercavano da anni, salvo poi avere una brutta sorpresa quando scoprono chi è.

Trama promossa sotto tutti i punti di vista: originalità, complessità, mai un punto morto, mai un elemento inutile. A volte mi chiedevo l'utilità, poi capivo che anche le scene più noiose avevano un senso. Io non avevo capito chi fosse il cattivo, per me è stato un vero colpo di scena, così come non avevo intravisto lo schema generale finché non è stata la storia a chiarirlo. Mi è piaciuto perché le puntate sono state ben calibrate e, seppure tante, non mi hanno pesato più di tanto. Rimango comunque dell'idea che 18 episodi siano eccessivi, anche se ben fatti, perché un taglio di due ore si poteva fare e il drama non ne avrebbe risentito.

Nam Han Joon è, ovviamente, il protagonista assoluto del drama. E' affascinante, curato, intelligente, circondato da un'aura di (falsa) santità attira a sé tantissime persone che subiscono il suo fascino. Questa facciata di uomo sofisticato, viziato e dotato di poteri mistici, nasconde una specie di comare casalinga alla ricerca di chi ha assassinato il suo migliore amico e gli ha rovinato la vita e la reputazione. Vive con la sorella, super esperta informatica ma sporca lurida, gira per casa con guanti e grembiule e poi gioca con le persone ricavandone un sacco di soldi. Nam Han Joon fa schiantare dal ridere, non arriva mai a disturbare gli ormoni, ma raggiunge un neurone ben preciso che si attiva alla vista di persone interessanti. Senza di lui il drama non starebbe in piedi. Seo In Guk è una certezza, ogni suo drama è bello, ogni suo personaggio è particolare, ogni sua interpretazione perfetta. Non dico che ho visto Café Minamdang solo per lui, ma un po' è quello che sto dicendo.

Han Jae Hee è un personaggio che ho già visto nei drama, anche in versione comica, e onestamente non mi fa né caldo né freddo. In genere questi personaggi giovano della luce dei co-protagonisti e dei second, senza di loro sarebbero solo un blocco di cringe e di poco interesse. Per carità, qui funziona perché rimane quasi sempre sul vibe comico e segue a ruota (e sfrutta) il carisma di Han Joon, onestamente non è speciale ma è accettabile. Oh Yeon Seo non è tra le mie attrici preferite, mi disturbano le sue labbra e non so perché (sarà un ritocchino troppo evidente?), è innegabile che sia brava quindi mi limito a tenere un giudizio neutro che giova di quello positivo del resto del drama.
Per quanto riguarda i personaggi secondari sono tutti promossi perché sono tutti spassosi da vedere. I poliziotti della squadra di Jae Hee sono tre e il capo è ovviamente il più divertente; poi ci sono le due spalle di Han Joon che sono talmente esagerati nei loro tratti comici da diventare due macchiette. Scusate ma menzione d'onore per l'amico di Han Joon che gira con il marsupio in vita e corre scoordinato come un manichino rotto.
Poi c'è il corollario dei cattivi e il resto del cast: sono talmente tanti, con talmente tante sfumature da non poterne scegliere uno in particolare. Non dirò nulla sul cattivo per non spoilerare, però posso dire che i coreani non si smentiscono mai quando c'è da tirare fuori un cattivo psicopatico deviato. Ed è sempre colpa delle madri, sempre.

Chiudo con le note tecniche: sigla di apertura e di chiusura assolutamente perfette per il drama, il resto della OST non è di grande impatto ma non penso che sia quello il suo scopo. Set e fotografia nella media dei drama di questa categoria, non ho nulla da dichiarare o da criticare.

Detto questo vi consiglio di mettere Cafè Minamdang in lista perché è un drama divertente e appassionante, anche se lunghetto, ma per quello basta una fornitura di tempo libero e snack.

Nessun commento: