14 novembre 2022

J.R. Ward
Lover Arisen

Serie Black Dagger Brotherhood 20

Trama
Possessed by the demon Devina, Balthazar is once again on the hunt for the Book of Spells—and fighting an undeniable attraction to a woman. As a thief, he has stolen a lot of things…but he never thought his heart would be taken by another. Especially not a human. As a homicide detective, Erika Saunders knows there is something otherworldly going on in Caldwell, New York. Mutilated bodies that cannot be explained are all over her case list—and then there are her nightmares in which she’s hunted by shadows and captivated by a mysterious man who is both a suspect and a savior. When Devina’s wish for true love is finally granted, Balthazar and Erika unwittingly become the gateway for the rebirth of an old enemy of the Brothers. Will the very thing that brings them together lead to the ultimate destruction of the Brotherhood? Or will they have to lose everything in order to save the race’s most sacred defenders?
Dying was easy. The living was the much harder option.

Commento
***spoiler***
Io ve lo dico. Ho aspettato anni - ANNI - per raggiungere questo punto della trama, da quando ho finito di leggere la serie sugli angeli e la Ward si è lasciata sfuggire uno spoiler grosso come una casa.
Ogni volta che prendevo in mano un nuovo libro della BDB, dalla comparsa di Devina, mi aspettavo che lo spoiler si avverasse, tra un misto di trepidazione e ansia.
Finalmente è arrivato quel momento e il warning della presenza di spoiler dovrebbe darvi un'idea di quanto sia intrippata. Metterò l'avviso quando sparerò il proiettile, nel frattempo recensione easy.
Allora, già si vede che il voto non è spaziale. Ho la mia teoria ma ho anche i miei preferiti, quindi questo voto è un po' figlio dei due: io suppongo - IO, parere mio, teoria mia - che questa fase della BDB sia una sorta di stasi, di quiete prima della tempesta, una specie di 30 secondi di stretching prima dei mountain climbers, del plank con peso sulla schiena, insomma una specie di momento di riorganizzazione prima di riprendere il ritmo dei primi romanzi della serie. Dico questo perché, con molta calma e con molti pochi passetti avanti in ogni romanzo, la Ward si è rimessa in pista sganciando bombe nucleari con pause lunghe, trame piene e ricche, e trame più tranquille, personaggi più struggenti e personaggi meno, insomma si è presa un respiro e ora sta riordinando le pedine per una partita all'ultimo sangue. Potrei anche essere nella nebbia più fitta ed essermi fatta un castello in aria con teorie assurde, ma questa è la mia impressione. La teoria sui personaggi preferiti è semplice: se il  main mi attira poco, automaticamente la storia mi appassiona poco, hence il voto medio.
La situa che si apre in questo romanzo è, ovviamente, agganciata al precedente in modo piuttosto forte perché Balthazar ha già avuto il suo momento e si è già messo nella condizione di essere un po' un pezzo di carne da macello. Non mi ha sorpresa, quindi, che il romanzo si aprisse su di lui che si isola (saggiamente) dalla BDB e fatica a mantenere la lucidità, posseduto com'è da Devina la ninfetta assetata di amore.
La Ward, però, ha sì messo subito in chiaro che Balthazar è nella cacca più totale, ma ha anche cominciato a farci entrare nella mente dell'Omega e nella mia testa si è illuminata a giorno l'insegna: oh shit.
E qui parte lo spoiler.
L'Omega, letteralmente stracciato nella battaglia con Devina e Butch, si ritrova nel suo reame, nel suo livello, insomma nei suoi appartamenti ed è sconvolto dalla fine che ha fatto. Un po' frigna che non è giusto, insomma papino alla fine ha preferito quella stronza della sorella, e un po' non ci crede che Devina gli ha fatto il culo a strisce. Sente che la sua era sta per finire, ma non accetta di uscire di scena senza lasciare un ricordo di sè, senza seminare il germe del male. Così decide di tagliarsi gli attributi. Con suo sommo stupore, dalla pozza di sangue e genitali, cresce un feto, un bimbo, suo figlio, la sua creatura preferita e odiata, il suo erede.
Pausa. Ve lo ricordate, vero, chi era suo figlio?
Ve lo dico io. Il bimbetto satanico cresce cresce e cresce ed ecco che Lash si riforma in tutto il suo splendore, mentre il padre chissà dove svanisce lui langue sul letto in tutta la sua perfetta forma: vampiro, ma figlio dell'Omega.
Non nego che un brivido di eccitazione mi ha risvegliata dal torpore, perché io sapevo SAPEVO che Lash era l'anima gemella di Devina da ANNI ed ero su di giri.
Quindi abbiamo Balthazar che rifiuta di essere il toyboy di Devina e, per difendere la sua amata (avete notato che non l'ho nemmeno nominata? Tra poco ci arrivo), decide di farla finita tagliarsi la gola e tanti saluti. Circostanze vogliono che Balthazar ed Erika, l'amata, vengono salvati da Lassiter e i due da quel momento sono inseparabili e - per me - hanno perso interesse.
Dall'altra parte, invece, furbetta come non mai, la Ward rimescola le carte pur sapendo che ormai conosciamo il suo modus operandi. Lassiter, Ravyn, Devina, Lash, un quartetto che promette esplosioni nucleari e un campo di battaglia che poco alla volta, una briciolina alla volta, viene preparato. Ravyn, il personaggio misterioso, diventa finalmente chiara e visibile, Lassiter sa chi e cosa è, sa che avrà un ruolo per lui e per gli altri, per la guerra addirittura, Devina e il Libro smettono di litigare e il poverino le regala una formula magica per evocare il suo vero amore. Chi uscirà mai dalla frattura spazio/tempo? Ma Lash, ovviamente, e i due altro che anime gemelle! Lash ricorda tutto, Lash ha un obiettivo e Devina si incaaaazza come una bestia. 
Chiudo lo spoiler.
Il finale del romanzo è un po' prevedibile anche se ha dei momenti che non avevo previsto, ma onestamente il poco che mi ha fatto vibrare le papille non è stato sufficiente a farmi rientrare in amore come lo ero per i primi romanzi della serie. Balthazar non mi è mai interessato, mi era indifferente prima e lo è stato pure nel suo romanzo, del resto la Ward crea molti di questi personaggi che sembrano un po' copie uno dell'altro, soprattutto i personaggi femminili, quindi la parte romantica è sempre già letta, già vista e, se devo dirlo, mi sono stufata di vampiri che si mettono con umane, che palle.
Erika ha i suoi lati positivi, non lo nego, è una poliziotta, è indipendente e tosta, quando ha a che fare con V si mette subito al suo livello e lui la rispetta per questo, ma oltre a questo è la solita umana che rimane folgorata dal vampiro e ripete gli stessi pensieri e le stesse azioni di quelle che l'hanno preceduta. Non è speciale, non è particolare, è dimenticabile. Non è un dramma, ovviamente, ma che la coppia sia oscurata in modo così sfacciato dal resto della storia non è mai una bella cosa.
Nota positiva, il mio V è sempre presente, io lo amo che ci posso fare, credo sia diventato easy il mio Brother preferito e quando entra in scena sono sempre felicissima.
Non so che altro aggiungere se non che ora sono in hype per il prossimo romanzo perché sarà su Lassiter. Per una volta credo proprio che leggerò il romanzo alla sua uscita, talmente sono curiosa.

Nessun commento: