Trama
Mondadori 540 pag. | € 19,90 |
You choose to be yourself, your best self. You can be descended from gods and monsters. You can take the light they left you and be a lamp shining out all their light made new. You can battle the darkness. You can choose always to fight and hope. That is what it means to have a great heart. Don't be afraid of being yourself.
Commento
Avevo una vaghissima memoria di avere questo libro nella libreria. La mia edizione in lingua inglese - che, per inciso, non so nemmeno quale sia ma non è in più in commercio - è rimasta enorme come un mattone tra gli altri titoli della serie. Poi mi sono accorta di averla e mi sono detta quale migliore occasione delle ferie per leggere una raccolta di racconti?
Per non so quale incastro della fortuna avevo letto poco prima La Catena di Ferro e, leggendo la raccolta, mi sono ritrovata a evitare una serie di spoiler o di info che altrimenti non avrei potuto evitare/capire. Quindi bene, per fortuna l'ho letto al momento giusto.
La questione è se i racconti mi sono piaciuti e se hanno avuto un senso in tutto l'universo dei romanzi della Clare. Non ho la benché minima intenzione di fare una rece per ogni racconto (zero sbatta, non abbastanza carne al fuoco) quindi sarò breve e concisa.
La raccolta in sé è una lettura molto piacevole ed è anche facile perché leggi un racconto, metti giù, riprendi dopo qualche giorno e non devi recuperare le fila della storia.
Ma c'è un filo conduttore, un elemento che si ripete e che collega - more or less - tutti i racconti: Jem.
Se c'è un personaggio che si è perso nei romanzi è proprio Jem, una volta messo il cappuccio dei Fratelli Silenti puf! è sparito per ricomparire nei momenti più utili. Il problema è che non si è mai andati oltre, una volta chiusa la trilogia Infernal Devices, Jem è rimasto sotto al cappuccio e l'autrice non ha pensato di scoprire cosa c'era sotto. In questi racconti, invece, oltre ad avere un ruolo ben preciso nella trama è stata aperta la finestrella sui suoi pensieri, sul personaggio sotto al cappuccio e - poi - fuori dai panni dei Fratelli Silenti e degli Shadowhunters. Jem diventa una costante, ti aspetti di trovarlo e di scoprire qualcosa di nuovo su di lui e, ad ogni racconto, si segue un percorso che in parte chiude il suo arco narrativo.
I racconti sono organizzati cronologicamente, quindi leggiamo di personaggi già noti e di personaggi nuovi inseriti in momenti centrali dei romanzi delle serie. Faccio un esempio: c'è un racconto che ruota attorno ad uno dei componenti del circolo di Valentine, quindi abbiamo un piccolo focus su come lui era da giovane, prima di tutto, e si intravedono le meccaniche messe in atto per controllare i suoi alleati. Poi c'è un racconto sui genitori di Kit e uno, secondo me il più emotivamente coinvolgente, sul famoso segreto di Matthew.
Ecco, diciamo che in generale questa raccolta va a completare tutti quei piccoli buchi di trama e quelle incognite che sono rimaste in sospeso, quei momenti in cui leggendo si pensa ma dimmelo! e invece la storia non si chiarisce e rimane in sospeso. Sotto questo punto di vista la raccolta è promossa.
Però poi bisogna tenere presente che, pur seguendo un ordine cronologico e pur avendo Jem come elemento di unione, spesso il passaggio tra un racconto e l'altro è un vero salto temporale e ci si mette un pochino a riorganizzare le idee.
Altro esempio: il racconto di chiusura è quasi un anticipo, una premessa ad una trilogia che verrà, perché riprende le fila di una storia raccontata in Dark Artifices e rimette in pista personaggi nuovi (nuovi per la trilogia già chiusa). Ok, lo dico, il Jace del mondo parallelo. Ci ho messo un po' a recuperare i ricordi di quella trama dai meandri della mente, ma alla fine ci sono riuscita, con il conseguente risultato che ora sono in ansia per il mio personaggio preferito di tutti i romanzi della Clare.
Bene, non c'è molto altro che posso dire su una raccolta di racconti. A me è piaciuta e non ci ho trovato grossi difetti, un po' va a gusto e un po' a elasticità personale, poi ognuno decide come percepire questi titoli e cosa farsene. Forse io avrei preferito non avere l'edizione cartacea, questo è il massimo che posso dire di negativo.
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