26 settembre 2022

K-drama della settimana: Extraordinary Attorney Woo





Diagnosed with autism spectrum disorder, 27-year-old Woo Young Woo graduated at the top of her class from the prestigious Seoul National University for both college and law school due to her high IQ of 164, impressive memory, and creative thought process. Working as a lawyer, she finds herself struggling when it comes to social interactions.
Anno: 2022
Episodi: 16 (1 ora e 17 minuti circa a episodio)
Dove guardarlo: Netflix sottotitolato
Genere: Law, Romance, Life, Drama
Diapositiva: 

Ormai questo drama me lo ritrovo ovunque, tutti ne parlano, persino chi non ti aspetti come siti di riviste femminile patinate e persone che non sanno nemmeno cos'è un k-drama.
Da un lato ne sono felice perché significa che i drama stanno uscendo allo scoperto anche in un paese come l'Italia, dall'altra un po' mi spiace perché questa fama esponenziale rischia - a mio parere - di snaturare il concetto di k-drama per farlo aderire a standard occidentali.
Parlo delle maledette seconde stagioni, ad esempio. Il motivo principale che ha fatto scattare la scintilla tra me e i drama è proprio il fatto che siano one shot, che un drama finisca dopo le sue 12/16/20 puntate e che si possa passare al prossimo felici, soddisfatti e contenti.
So che la seconda stagione di EAW è stata richiesta a gran voce, io penso che se la faranno non la guarderò per il semplice fatto che non so quanto di nuovo si possa raccontare in una storia come questa. Ma c'è anche da dire che sono respingente all'idea di seconde stagioni in generale, quindi sono un po' prevenuta.

Anyway, EAW è un drama che ha un grosso pregio ed è, come si può immaginare, quello di trattare il tema dell'autismo. Al mondo esistono tantissime persone nello spettro, alcune sono più intuibili di altre, alcune sono più visibili di altre, alcune sono più impattate di altre da questa condizione. In ogni caso esistono e hanno diritto di essere rappresentate non solo come segreto o disgrazia ma come esseri umani che faticano ad integrarsi nella società e che non sempre sono un peso ma possono essere un valore aggiunto.

Questo drama ha uno scopo e lo porta avanti molto bene: la protagonista è nello spettro ed è evidente, e si racconta di come questa persona fatichi a relazionarsi, a inserirsi e a vivere una normalità che non le appartiene. Se cercate un solo motivo per guardare il drama, allora è questo: umanamente è importante riconoscere e rispettare il prossimo anche quando naviga su una rotta diversa dalla nostra.

Certo è che, essendo un drama, molte cose sono rese un po' troppo con il tipico filtro romantico e irrealistico ma bisogna prenderlo per quello che è: finzione. Dopo mi spiego meglio.

A Woo Young è stato diagnosticato di avere il disturbo dello spettro autistico quando era bambina, ed è cresciuta sola con il padre. Proprio per questo disturbo, Woo Young dimostra subito una passione ossessiva verso la legge, imparando a memoria tutti i manuali del padre e laureandosi poi in legge con il massimo dei voti. Woo Young diventa un po' un caso nazionale, essendo il primo avvocato autistico, ma in realtà per quanto sia brava non viene assunta da nessuno.
Stranamente, una delle migliori compagnie di avvocati la assume e la inserisce subito in un gruppo sotto ad un senior e affiancata da altri due nuove reclute come lei. Il mistero del perché verrà poi spiegato, ma anticipo è il solito blocco narrativo del personaggio cattivo che usa quello buono per vendetta, ma qui è molto più soft e meno accentuato rispetto alla media dei drama.

Andiamo avanti. Woo Young si distingue subito per la sua memoria, per la sua preparazione che supera di gran lunga quella dei colleghi e per i suoi modi bruschi che destabilizzano le persone che non sanno come comportarsi con una persona così chiaramente diversa da loro. 
La cosa bella del drama, sarò impopolare, sono le relazioni umane: a me è piaciuto, ad esempio, vedere i diversi approcci ad una persona con autismo. C'è l'invidioso cattivo che non accetta di essere battuto in preparazione da una persona che considera chiaramente inferiore, c'è il capo buono ed empatico, c'è quello cattivo e freddo, c'è la collega gentile ma un po' insofferente, c'è una varietà che rappresenta - secondo me - la realtà. Quello che, invece, non mi è piaciuto è la storia d'amore: sarò cinica, sarò negativa, ma è assolutamente irrealistico che un uomo bellissimo e di successo sia così innamorato di una persona che nemmeno riesce a tenere per mano e con la quale non può fare un discorso vagamente normale. Scusate, prove me wrong, ma per me è così.

I personaggi.
Woo Young è un personaggio che tocca il cuore del pubblico, è adorabile per certi versi ma è chiaramente 'pesante' per altri. Chi ha avuto a che fare con persone autistiche sa bene che, spesso, è inevitabile perdere la pazienza e la frustrazione domina, ma è anche vero che è proprio l'impotenza di gestire una persona così a renderci insofferenti.
Sullo schermo è resa benissimo dall'attrice che, secondo me, è stata veramente brava soprattutto per l'interpretazione fisica, gestuale e vocale. Poi è chiaro che dietro c'è un grosso lavoro e che il personaggio vive un po' di vita propria rispetto alla trama. Non è la migliore interpretazione vista di un personaggio autistico, ma è comunque notevole e la sua resa è forte rispetto ad un drama che vuole essere popolare e - quindi - safe.
Del personaggio non mi è piaciuto che, ad un certo punto, diventi super articolata e consapevole della sua condizione, un po' come a voler fare lo spiegone al pubblico per contestualizzare certe cose. Non so se sia possibile o meno, ma vederla raggiungere quasi la normalità perché c'è il bellone attorno mi ha disturbato un poco.

Quindi mi tocca parlare del bellone, il personaggio più noioso e banale del drama. Sì, è bello, buono e gentile, è innamorato di una donna autistica, la difende la sostiene e tutto il repertorio del principe azzurro...ma è noioso. E' come se avessero voluto riscattare il diritto all'amore di una donna autistica (sacrosanto, per carità) senza il coraggio di rendere la cosa realistica. Metteteci un personaggio che non sia interessante solo perché bello, metteteci un personaggio che abbia sfumature, che abbia una vera personalità, metteteci qualcuno che sia credibile e fatelo altrettanto ben fatto. Se dovete creare un personaggio così piatto che non ha assolutamente niente da raccontare, non fatelo. L'unica cosa che fa questo personaggio è portare su schermo le solite scene d'amore con i bacetti emozionanti da adolescenti, coerenti con le difficoltà sensoriali di Woo Young ma a me hanno fatto solo salire il cringe forte e cattivo. Non per lei, ma per lui. 
Bocciato su tutta la linea, la bellezza non è tutto e non è niente se non lasci qualcosa alla storia.

Tanto più che i second sono delle perle di emozione. Tutto il gruppo di avvocati è una fonte continua di soddisfazioni, di emozioni, di divertimento. Loro sì che fanno la differenza e lasciano un segno, loro sì che arricchiscono la scena e forniscono motivo di scontro o di tensione.
In cima su tutti il capo gruppo, il mio attore second simpaticone preferito di sempre. La sua storia è una di quelle che ti fa piangere, che accende l'interruttore dell'empatia e della commozione e che brilla per quanto è speciale e determinante nella vita di Woo Young, ma da dietro le quinte. Questo è il classico personaggio buono che lascia del buono nella storia e che, pur essendo spesso sulla scena, non pesa mai. 
Ma anche i due avvocati colleghi di Woo Young mi sono piaciuti, e per i motivi più strani. Tanto per cominciare il ragazzo è stato odiato a tuono perché si assume il ruolo del cattivo che vuole boicottare Woo Young. Liberarsi di lei è l'unico modo per farsi notare in azienda e, per quanto fino alla fine ci provi, non lo fa mai con convinzione. Il suo è un personaggio grigio molto realistico e, per questo, interessante da vedere. Ha un filo di cambiamento verso la fine, dove si intravede la vera motivazione che lo spinge ad essere così competitivo e spietato.
La collega, invece, è la pucciosina che in un altro drama sarebbe stata la terza incomoda che vuole rubare l'uomo alla protagonista. Ma, siccome si conoscono dall'università, si instaura un rapporto più stretto dove Woo Young diventa una mascotte da proteggere, una sorella da affiancare, e da possibile arcinemica diventa un sostegno femminile positivo. Promossi entrambi.
Poi ci sono tutti gli altri second: il padre, che è un personaggio assolutamente in linea, non ho nulla da dire; l'amico cuoco che è una specie di presenza silenziosa che, quando apre la bocca, spara battute tremende; poi c'è l'amica di infanzia che è una pazza assoluta e che fa ridere e che - ovviamente - è la fan numero uno di Woo Young.

Note di chiusura: resa estetica senza infamia e senza lode, qualitativamente in linea con il drama. Mi è piaciuto l'inserimento degli effetti speciali delle balene qua e là, ha dato un tocco particolare al tutto.
Musica non pervenuta, costumi...eh...Woo Young la vestono come una scema ma forse volevano sottolineare il suo autismo? Chissà perché si è convinti che una persona autistica si vesta da vecchia.

Consiglio? Come ho già detto sì, è un bel drama che ha qualche punto debole ma che si guarda molto bene e coinvolge il giusto. La seconda stagione, se ci sarà, non entrerà nella mia lista perché sento che queste 16 puntate mi hanno dato tutto il possibile e che la storia si sia risolta nel modo giusto.

Non so se aspettarmi una shitstorm, spero di no, in caso mi riparo sotto l'ombrello dei drama...

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