5 settembre 2022

Cassandra Clare
La Catena di Ferro

Serie Shadowhunters. The Last Hours 2
Titolo originale Chain of Iron

Trama
Mondadori
pag. 624 | € 22,00
A osservarla da lontano, la vita di Cordelia Carstairs sembrerebbe perfetta. Che altro potrebbe desiderare infatti la giovane donna? È fidanzata con James Herondale, uno degli scapoli più ambiti di Londra, che oltretutto è proprio il ragazzo di cui da sempre è disperatamente innamorata. Ha iniziato una vita nuova ed eccitante a Londra, insieme alla sua migliore amica Lucie Herondale e agli affascinanti amici di James, gli Allegri Compagni. Per di più, sta per riunirsi con l’amato padre e ha con sé Cortana, la leggendaria spada che la sua famiglia si trasmette di generazione in generazione. 
Purtroppo, però, la realtà è ben diversa, e certo molto meno entusiasmante. Per prima cosa, il suo imminente matrimonio con James non è altro che una farsa, organizzato soltanto per salvare la reputazione di entrambi. James, poi, è innamorato della misteriosa Grace Blackthorn, sorella inconsolabile di Jesse, un ragazzo morto anni addietro a causa di un terribile incidente. Per non parlare di Cortana: ogni volta che cerca di utilizzarla, Cordelia si ritrova i palmi delle mani bruciati. Suo padre, inoltre, è molto diverso dall’uomo che conosceva, ora è molto più amareggiato e incattivito. Come se non bastasse, un assassino seriale sta prendendo di mira gli Shadowhunter di Londra. Complice l’oscurità, pugnala indisturbato le sue vittime e poi sparisce, senza lasciare traccia. Insieme agli Allegri Compagni, Cordelia, James e Lucie percorrono in lungo e in largo le strade più pericolose della città per seguire le orme dell’assassino. Ma i segreti che ciascuno custodisce gelosamente rischiano di vanificare tutti i loro sforzi...
E' naturale credere di poter vincere la corsa con le proprie miserie. Ci sono state volte in cui io stesso sono scappato dalle mie fin quasi in capo al mondo. Ma la verità è che il dolore è veloce e fedele. Ti seguirà sempre.
Commento
Sono piccoli problemi di cuore nati da un'amicizia che profuma d'amore...
Ok sono un attimo perplessa. Oscillo tra il dare un voto alto e il dare un voto sufficiente pieno, e il dubbio mi rimane anche ora che ho finito il romanzo da un paio di giorni e sto scrivendo la recensione.
Perché questa perplitutidine? Principalmente per la distribuzione pagine/trama. Pur essendo io grande fan dello slow building e del tormento prolungato, ammetto che in parallelo voglio anche un po' di ciccia, una trama che non si basi quasi tutta sulle dinamiche delle relazioni tra i personaggi.
Qui la situazione è un po' bizzarra: da un lato ho accusato la debolezza della trama, dall'altro mi è piaciuto rilassarmi e godermi le paturnie adolescenziali. Per questo sono così combattuta sul voto, mi rendo conto della traballante qualità generale del romanzo, ma siccome non mi sono annoiata e non ho avuto nemmeno un momento morto penso che sia comunque un segno del fatto che il libro si meriti un bel voto.
Dove eravamo rimasti. Cordelia e James sono fidanzanti e stanno per sposarsi e la situazione è molto, ma molto imbarazzante. La poveretta resiste dietro un muro sorridente ma dentro si strugge e soffre per la situazione. Tutto sembra volare via e il matrimonio arriva in fretta, così in fretta che un momento prima la sua vita era abbastanza piacevole, e un attimo dopo si trova nella sua camera da letto nella sua nuova casa, con James che prende prudentemente le distanze fisiche ed emotive. 
Cordelia, in questo romanzo, ci mette un pochino a riprendere in mano la situazione e, quando lo fa, è come se fosse maturata di dieci anni. Alcuni degli amici rimangono indietro, mentre lei si proietta in avanti e procede con un principio in testa: dignità. Non importa quanto sia innamorata di James, non gli permette di umiliarla, non importa quanti dubbi possa avere su Cortana e il senso di colpa di farsi fregare da un personaggio molto più potente di lei, semplicemente non accetta il compromesso di essere vittima degli eventi e dei sentimenti. Ovviamente c'è ancora molta strada da fare, ma per me è già stato un miracolo che Cordelia non mi risultasse indigesta.
James, dove cominciare. Allora, come personaggio mi piace, lo trovo un buon mix equilibrato tra bravo ragazzo e scapestrato, con un piccolo twist di sporcaccione. In questo romanzo, poi, dimostra di avere almeno un po' di cervello e una volontà di ferro. Quello che non mi ha convinta molto è che non si bilancia. Mentre altri personaggi, in un certo senso, vengono costretti ad esporsi e uscire dall'ombra e dall'indecisione, James galleggia sopra questa nuvola di vaghezza, non si decide ad essere una o l'altra cosa, tanto peggio che la trama legata a lui viene costruita in un crescendo per poi rimanere in sospeso: le visioni, gli incubi eccetera...si scopre il perché ma il a cosa serve no, suppongo sia stato tenuto per il terzo romanzo della serie.
Tolti i due protagonisti, passo ai personaggi più interessanti: Matthew, lo adoro, so che mi regalerà una dose enorme di angst addirittura più di quanto abbia già dispensato e I'm here for it. Non vedo l'ora. Mi è piaciuto tantissimo che finalmente lo si guardi con più attenzione, che James riconosca i suoi meccanismi autodistruttivi e che Cordelia riesca a fare breccia nella sua corazza e tirare fuori una profondità di sentimenti di cui sospettavo l'esistenza. Lo adoro, spero tanto che diventi protagonista perché secondo ha un enorme potenziale inespresso.
Lucie e Jessie, cosa dire, sono un po' il duo tragico che sulla lunga mi ha fatto perdere interesse. Purtroppo Lucie è un personaggio un po' infantile, rimane nel suo mondo di fantasia e quando è costretta a fare i conti con la realtà non lo accetta e si caccia in una situazione che chiude il romanzo e che aprirà, quasi sicuramente, il seguito. Jessie mi piace abbastanza ma non è che abbia molto margine per fare cose, no?
Alastair e Thomas, ok qua entriamo nel reame del vero tormento emotivo. Thomas è uno di quei personaggi che nel primo romanzo era praticamente trasparente, c'era non c'era e non si sentiva la differenza. Ma qui, stranamente, esce fuori dalla nebbia e decide che deve farsi soffrire un pochino. Poi è stato associato ad Alastair che è l'esempio perfetto di personaggio che si boicotta e fa lo stronzo per nascondere il dolore. Adoro tantissimo, prevedo grandi dosi di angst.
Poi c'è l'inserimento del pov di Grace e signori, odiosa pure quando ci fanno capire che ha avuto una vita difficile. Rimane un personaggio troppo grigio per essere positivo, troppo inquinato per potersi redimere - quanto meno per ora - e francamente pure alla fine la prenderesti a schiaffi. 
Trama, o l'assenza di essa. Tutta la questione degli omicidi sembra essere chissà cosa e poi sfuma via in un confronto che, siamo sinceri, non ha molto senso. Ok che ci sono degli squilibri di poteri, ma il finale un po' scontato mi ha smontata un pochino e ci sono rimasta male. Speravo in un risvolto più contorto e oscuro e pericoloso, invece è un medio leggero che, dopo tutte queste pagine, lascia un sapore amaro in bocca.
Quindi, da un lato tutto questo malumore adolescenziale mi è piaciuto, ma dall'altro avrei gradito un contrappeso più importante per la trama in modo da bilanciare il romanzo e mantenere viva l'attenzione e il coinvolgimento. Ovviamente leggerò anche il prossimo romanzo, quando si degnerà di uscire, ma per ora mi prendo una sacra pausa.

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