24 giugno 2022

K-drama della settimana: The Sound of Magic

High school student Yoon Ah Yi finances herself and her younger sister by working part-time jobs. She doesn't know where her parents are. Debt collectors drove her father away from home—and then her mother fled too. But even with her poor financial circumstances, Yoon Ah Yi manages to rank near the top of her school academically. Yoon Ah Yi wants to become an adult as soon as possible, to have a stable job. Her classmate Na Il Deung competes with Yoon Ah Yi for the top grade, but they begin to have feelings for each other. One day, Yoon Ah Yi meets magician Lee Eul at an abandoned amusement park. He performs magic shows for people who believe in magic. He is a mysterious person; he comforts Yoon Ah Yi who tells him that she believes in magic.
Anno: 2022
Episodi: 6 (1 ora e 10 min. circa a episodio)
Dove guardarlo: Netflix sottotitolato
Genere: Music, Psychological, Drama, Fantasy

Diapositiva: 

Apro questa recensione dando un avviso: questo è un drama cantato, un po' come un vecchio film Disney. So che là fuori ci sono persone che non tollerano i musical, quindi immagino che esistano anche tra i drama-lovers.

The Sound of Magic è un drama breve, solo sei ore in sei puntate, ma a volte mi è pesato come se fosse lungo sedici. Non so cosa sia stato, se la forma, la storia, o i personaggi, il risultato non cambia e il mio voto è molto tiepido.

Io non detesto i musical ma nemmeno li amo, quando è partito il primo pezzo cantato non nego che mi sia salito il cringe. I pezzi sono molto belli e gli attori cantano veramente molto bene, però è come se occupassero uno spazio tolto alla trama, con il risultato che - alla fine - la forma supera il contenuto per importanza e la storia perde per strada dei momenti necessari a raggiungere il finale e a capirlo senza rimanere in sospeso. Purtroppo il finale, per quanto abbia un senso, non chiarisce alcuni punti e semplifica un personaggio, il Mago, che è invece estremamente complesso. Chiaro che sei puntate non sono sufficienti se riempite di effetti speciali e canzoni e balletti, però alla fine il drama si chiude risolvendo tutte le storylines, ma che lo faccia in modo soddisfacente è un altro discorso.

Personaggi. Abbiamo tre protagonisti: il Mago, Yoon Ah Yi la ragazza e Na Il Deung il ragazzo.


Milord sei tu?

Questo è stato il primo pensiero quando ho visto comparire sullo schermo Wookino con cilindro e mantella mentre svolazzava e faceva magiche magie. Il suo è un personaggio strano, entra in scena come una specie di maniaco convinto di essere un mago che adesca una ragazzina nel parco giochi abbandonato e, onestamente, ero d'accordo con la bulla della scuola: non è mica normale 'sta cosa. Poi, ovviamente, comincia a filtrare questa magia che non si capisce se vera o se sono allucinazioni e Milord poco alla volta perde l'aria inquietante da stalker e diventa semplicemente il Mago. Il suo è forse l'unico personaggio veramente interessante, non solo per la questione magia (sarà vera o no?), ma più che altro per quella piccolissima dose di passato che viene concessa per dare una spiegazione logica in contrasto con la convinzione che la magia sia reale.
Il finale non gli rende giustizia, nel senso che dal considerarlo - forse - un vero Mago, si passa brutalmente alla pietà per una persona disturbata e magari anche un po' pericolosa, e poi il finale ti strizza l'occhio e ti dice visto che è un vero Mago? Se lo dite voi. 
Wookino sta scegliendo drama molto strani e molto lontani dalla sua carriera pre-militare, per carità fa benissimo se vuole smettere con gli action, ma in certi contesti è quasi strano. Ad esempio qua è la stella del drama - ovviamente - perché è un mega attorone e canta daddio, ma il contesto non lo spinge a brillare, quella pettinatura non gli dona affatto e, in generale, il personaggio non gli calza a pennello e un po' gli fa fare una figura ridicola. Non so, non sono convinta al 100%.

Passiamo al personaggio peggiore. La ragazza.
Non ne posso più di ragazzine povere, sfortunate, bullizzate, sottomesse. Basta, abbiamo capito che in Corea c'è gente che viene trattata di m*rda, ma anche basta, fateli ribellare, fateli urlare FUCKONE A TUTTI e riprendersi la dignità che spetta loro.
Invece no, Ah Yi è poverissima, nel senso che nemmeno ha soldi per mangiare, ha una sorellina a cui badare e un padre ludopatico in fuga a causa dei debiti. Poi a scuola è bravissima, una delle migliori della classe e non ha grilli per la testa, tranne la fissazione di mandare sms alla madre morta. Ma vabé, poveretta nella situazione in cui si trova le si concede un comportamento da psicanalisi. Poi ad un certo punto mossa a nostalgia va a vedere il vecchio parco giochi dove andava con la madre e ci trova questo tizio che dice di essere un mago e all'improvviso crede ad ogni sua parola. Bello è bello, affascinante, gentile, spunta fuori come Milord quando ha bisogno di essere salvata, è ovvio che si affezioni a lui ma, per fortuna, mai in modo romantico. Per Ah Yi diventa una specie di amico immaginario che tiene nascosto a tutti e che le fa dimenticare per un po' la tristezza delle sua vita. Poi ok, ad un certo punto si tira insieme e smette di farsi bullizzare pure dall'aria che respira, ma per me ormai era segnata a fuoco e non sono riuscita a farmela piacere mai, nemmeno alla fine.

Infine il personaggio nonsense: Il Deung.
Immagino che il second un po' terzo incomodo ci debba sempre essere, no matter what, ma a volte non penso sia necessario mettere il solito ragazzo che si innamora e viene rifiutato e allora si comporta male per poi pentirsene e non riguadagnare la fiducia della ragazza. Ecco, ho riassunto il senso di questo personaggio. Ha delle sfumature che lo rendono abbastanza apprezzabile, tipo il fatto che non le manda a dire e raddrizza la bulla senza pensarci due volte, oppure che accetti di cambiare idea sul Mago e, a sua volta, voglia imparare la magia. Ma sono comunque piccoli dettagli che non fanno emergere il personaggio dalla storia, è un finto antagonista, un finto second, avrebbe avuto più senso metterlo fin dall'inizio come amico e farla finita. La salvezza di questo personaggio è stato essere interpretato da  Hwang In Youp, che ormai ha 31 anni ma sembra ancora un righizzino. Stima per i suoi geni.

Concludo, mi sono dilungata fin troppo. Il voto è tiepido perché il drama non è eccezionale, ma si salva perché è corto, perché è diverso dal solito e perché il cast è solido e di qualità.
Contribuiscono le musiche molto belle e gli effetti speciali che, tutto sommato, non sono così terribili.
Però rimango della mia idea: sei puntate si guardano, di più avrebbero ucciso il drama. Ma non mi ha toccata in nessun modo. Peccato.

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