Shim Deok Chool has had a life long dreaming of performing ballet. He is 70-years-old and retired from his job as a post office employee. Due to life situations, he put aside his dream of becoming a ballet dancer and worked a normal job to support his family. Now, Shim Deok Chool makes the decision to pursue his dream again. His family, including his wife and adult children, are not happy with his decision, but Shim Deok Chool does not waver in pursuing his life long dream. He joins a ballet company to learn ballet. There, he meets Lee Chae Rok. Lee Chae Rok is a 23-year-old man. While growing up, he played different sports like baseball, swimming, and soccer, but he wasn't talented in any of those activities. He then became interested in ballet. His mother was a ballet dancer, but she died from a disease when Lee Chae Rok was young. His father later went bankrupt. Lee Chae Rok learned that he has a talent for ballet, but, after pursuing ballet, he barely has contact with his father and he has a hard time supporting himself financially. Going through hard times, his desire for ballet fades away. At this time, Sim Deok Chool appears in front of him.
TrailerAnno: 2021
Episodi: 12 (1 ora circa a episodio)
Dove guardarlo: Netflix sottotitolato in italiano
Genere: Friendship, Life, Drama, Family
Diapositiva:
Sto passando un periodo di crisi dramosa: non ho voglia di vedere nulla, non mi ispira niente, quello che guardo lo completo con tempi eterni MA in questa desolazione assoluta ho avuto la botta di fortuna chiamata Navillera.
Qua vi faccio subito un warning: se piagne assai. Spesso. Tanto. Però è bello, tanto.
Navillera è il titolo di uno spettacolo di danza classica ed è il culmine del drama. Se arrivate al punto in cui sentite dire Navillera e pensate ah ecco! allora avete già guadato fiumi di lacrime e vi apprestate a terminare la scorta di fazzoletti.
Ci sono due protagonisti, uno giovane e uno al suo opposto. Il giovane è Chae Rok (Song Kang), un ragazzo che da soli 4 anni ha iniziato a studiare danza dopo che per anni ha giocato a calcio nella squadra del liceo allenata dal padre. In seguito all'arresto del padre e alla morte della madre (sentite affiorare le lacrime?) Chae Rok vive solo, ha solo un amico ed è in bilico tra il fallimento e la possibilità di esprimere il suo potenziale. Il suo mentore, un ex ballerino ritirato dalle scene, lo ha preso come unico allievo perché Chae Rok ha la capacità rara di far emozionare attraverso le sue performance ma ha bisogno di essere costantemente seguito e spronato perché tende ad incagliarsi in un mood oscuro e negativo. Perso in uno dei suoi slump, Chae Rok viene costretto dal suo mentore ad insegnare danza ad un uomo di 70 anni. All'inizio la cosa è più una scusa per risvegliarlo dal torpore, ma nessuno dei due tiene conto della assoluta serietà della richiesta di Deok Chol.
Ci sono due protagonisti, uno giovane e uno al suo opposto. Il giovane è Chae Rok (Song Kang), un ragazzo che da soli 4 anni ha iniziato a studiare danza dopo che per anni ha giocato a calcio nella squadra del liceo allenata dal padre. In seguito all'arresto del padre e alla morte della madre (sentite affiorare le lacrime?) Chae Rok vive solo, ha solo un amico ed è in bilico tra il fallimento e la possibilità di esprimere il suo potenziale. Il suo mentore, un ex ballerino ritirato dalle scene, lo ha preso come unico allievo perché Chae Rok ha la capacità rara di far emozionare attraverso le sue performance ma ha bisogno di essere costantemente seguito e spronato perché tende ad incagliarsi in un mood oscuro e negativo. Perso in uno dei suoi slump, Chae Rok viene costretto dal suo mentore ad insegnare danza ad un uomo di 70 anni. All'inizio la cosa è più una scusa per risvegliarlo dal torpore, ma nessuno dei due tiene conto della assoluta serietà della richiesta di Deok Chol.
Deok Chol è il secondo protagonista ed è un nonnino adorabile di 70 anni che ha raggiunto il punto della sua vita in cui ha terminato i grandi progetti: i figli sono grandi e autosufficienti, non ha più debiti, è in pensione, ha tantissimo tempo libero e può dedicarsi a vivere la sua vecchiaia con la moglie. Fin da subito Deok Chol ci viene presentato come un uomo dal quale tutti si aspettano una sorta di trasparenza: esistere senza vivere, come se avere 70 anni sia il primo passo verso la morte non solo fisica ma dello spirito. La sua famiglia non accetta l'idea che Deok Chol abbia un sogno e che voglia tentare di esaudirlo prima che sia troppo tardi, vedono questo suo desiderio come una stranezza di cui vergognarsi, qualcosa da fermare a tutti i costi schiacciando volontariamente - e senza troppo rispetto - il diritto di Deok Chol a vivere la sua vita come meglio crede. L'essere anziano, il vedere tutti i suoi amici morire uno alla volta ed essere testimone delle loro malattie spinge Deok Chol a buttarsi anima e corpo nell'imparare il balletto, sogno che gli era stato negato quando era bambino.
Gli opposti assoluti di Chae Rok e Deok Chol sono l'anima del drama: da un lato abbiamo un ragazzo dal grande talento e dal carattere spigoloso, dall'altra un uomo dal carattere dolce e generoso che vuole solo imparare. L'unico elemento che gli unisce, all'inizio, è la danza e sebbene sia bellissimo vedere Song Kang in calzamaglia abbozzare dei passi di danza in modo più che discreto, la tenerezza incontenibile che Deok Chol suscita è l'emozione più potente del drama: la speranza, la tenacia, l'aggrapparsi a qualcosa che lo tiene ancorato alla realtà, l'ultimo progetto solo suo, l'ultimo desiderio, continuamente incompreso e ostacolato, la paura e la soddisfazione e la felicità di questo nonnino sono la causa del fiume di lacrime che si è azionato praticamente dalla prima puntata e che si è fermato solo alla sigla di chiusura della sedicesima puntata.
C'è un punto di rottura nel drama ed è inevitabile e inarrestabile, quando capisci cosa sta succedendo molte tessere del puzzle trovano il loro posto e capisci molto del comportamento di Deok Chol. E' a questo punto che anche Chae Rok comincia la sua trasformazione e, da ragazzo triste e scontroso, diventa un giovane capace di aprirsi e di riconoscere errori, affetti e speranze di chi gli sta attorno, non solo i suoi.
C'è un punto di rottura nel drama ed è inevitabile e inarrestabile, quando capisci cosa sta succedendo molte tessere del puzzle trovano il loro posto e capisci molto del comportamento di Deok Chol. E' a questo punto che anche Chae Rok comincia la sua trasformazione e, da ragazzo triste e scontroso, diventa un giovane capace di aprirsi e di riconoscere errori, affetti e speranze di chi gli sta attorno, non solo i suoi.
Ci sono personaggi secondari che secondo me sono troppo preziosi ai fini della storia: alcuni hanno poco spazio ma lo sfruttano al meglio, altri ne occupano una porzione più grande ma lo fanno senza invadere la storia, mentre altri ancora sono un trattore che vuole falciare via tutto e schiacciare ogni cosa sulla sua strada. Presto detto a chi spetta questo ruolo: quanto ho detestato metà della famiglia di Deok Chol, quanto mi ha fatta arrabbiare l'egoismo di chi lo voleva vecchio e fermo e conformato alla società, ma quanto mi è piaciuta l'accettazione e la resa di chi gli faceva resistenza.
Per ogni personaggio del drama c'è un percorso che li accomuna: alcuni crescono, altri cambiano, altri ancora imparano, ma nessuno è lo stesso che era all'inizio. E' ovvio che è tutto romanzato, ma è fatto talmente bene e in un modo talmente discreto e semplice che è ancora più d'impatto.
Naturalmente ci sono momenti e scene del drama che mi hanno instupidita: Song Kang sfoggia una fisicata pazzesca e spesso si vede che è lui a ballare, anche se le parti più complesse sono chiaramente lasciate alla controfigura; anche la scena dello spettacolo finale è chiaramente manipolata, non fatevi confondere solo perché sono riusciti a incollare la testa di Song Kang al corpo di un vero ballerino, certi passi (e salti) sono troppo complessi e sono troppo ben eseguiti. Sono sicura che Kang sia stato bravissimo e che ce l'abbia messa tutta, ma il balletto è troppo troppo difficile per poterlo imparare in così poco tempo. Anyway questo per dire che anche da un punto di vista tecnico hanno fatto un ottimo lavoro: le inquadrature tagliate e spostate sono state fatte in modo elegante e dopo un po' non ci si fa nemmeno più caso perché la storia pretende un coinvolgimento emotivo troppo intenso per sprecare sdegno su cose del genere.
Come dicevo all'inizio si piange, ci sono un paio di trigger warnings potenti per chi ha vissuto in prima persona malattie degenerative senili e bullismo, ma si rimane sempre nel campo del moderato e del sensibile, ci sono scene fastidiose o dolorose ma la loro presenza ha un senso ai fini della trama.
Note tecniche: fotografia bella ma non troppo artificiosa, ci sono scene esteticamente studiate ma sono poche e sono coerenti al momento del drama e non danno per niente fastidio, la OST è molto bella, c'è una canzone in particolare che dopo un paio di volte la associavo a pianti a dirotto e piangevo, un po' come il cane di Pavlov. C'è un cameo inaspettato di Seo In Guk che mi ha illuminata dall'interno, non lo vedo bene come ballerino ma è talmente bello che chissenefrega Mostriciattolo del mio cuore.
Non ho altro da aggiungere, solo che Navillera è stato un momento di binge isolato e che sono ancora finita nello slump dramoso. Prima o poi ne uscirò.
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