8 giugno 2020

Elle Kennedy
Il mio rischio sei tu

Serie Briar-U 2
Titolo originale The Risk

Trama
Newton & Compton
ebook | € 4,99

Brenna ha bisogno dell’aiuto di Jake per ottenere un tirocinio, ma lui è l’ultimo ragazzo al mondo che dovrebbe frequentare. Non sono mai stata una brava ragazza. Non mi lascio frenare da qualche stupida regola e non ho paura di ciò che la gente pensa di me. Questo non vuol dire che non abbia un mio personalissimo codice di condotta. Come ad esempio non tradire la fiducia di mio padre. Sarebbe un grosso scandalo se la figlia del coach della squadra universitaria cominciasse a frequentare un giocatore del college rivale... Jake Connelly è la personificazione del mio suicidio sociale: una star dell’hockey arrogante quanto insopportabile, affascinante in modo ridicolo. Il suo talento ha messo più volte la squadra di mio padre in difficoltà. E allora perché perdo tempo con lui? Perché Jake è la chiave per un tirocinio da sogno, anche se fa di tutto per rendermi le cose difficili. Ho bisogno che finga di essere il mio fidanzato. Ma per ogni finto appuntamento, pretende che gliene conceda uno vero. Questo significa che sono in guai molto seri.
Friends who say “I love you” every time you part ways are important. Those are the ones you need in your life.

Commento
E' successo che ho letto questo romanzo talmente in fretta - e durante la notte - che mi sono completamente dimenticata di segnarmi la citazione in italiano sul Kindle. Per fortuna esiste Goodreads e posso recuperarne una da lì, ma non è esattamente la stessa cosa (visto che non ricordo a che altezza del romanzo si trova la citazione che ho scelto). Anyway, perdonatemi, so che non cambia niente ma mi disturba.
Dicevo, ho aspirato The Risk alla velocità della luce. Nel giro di meno di cinque ore l'ho terminato e la sensazione di aver ritrovato la smania febbrile di leggere mi ha resa estremamente felice. Gli ultimi romanzi che avevo preso in mano sono stati un diminuendo di entusiasmo e comunque non erano così semplici ed essenziali. Il mio cervello o si annoiava o doveva concentrarsi sul serio (tra il genere, la complessità delle trame e la lingua inglese), così appena mi è arrivata la mail delle novità della Newton e ho visto il nome della Kennedy è stato come se il Paradiso si fosse aperto sopra la mia testa e i cherubini avessero iniziato a cantare. Non c'è bisogno che vi dica che ho resistito esattamente tre giorni prima di avventarmici sopra e una volta che l'ho iniziato non mi sono più fermata.
Siamo sempre nell'ambiente dell'hockey universitario e nella serie Briar-U costola fortunata della serie Off Campus. A questo giro, però, la Kennedy ha messo da parte il gruppetto della Briar e si è spostata su un'altra squadra, quella della Harvard e in particolare ha scelto il capitano Jake Connelly, uno dei migliori giocatori dell'anno e già scelto da una squadra canadese per entrare tra i professionisti. La controparte femminile è Brenna, figlia del coach della Briar e amica della sorella di Dean. I due sono nemici, quindi. Squadre diverse, università diverse, amici diversi, quando si incontrano non riescono a non pizzicarsi anche se non c'è mai animosità: lei è troppo intelligente per cadere nel tranello e lui è semplicemente un bravo ragazzo con una forte ironia.
Brenna è bellissima, una bomba sexy che tutti fissano, ma è anche una persona con i piedi piantati a terra. Studia sodo e ha un obiettivo a breve e lungo termine che corrispondono: entrare in una emittente televisiva e diventare cronista sportiva di hockey. Brenna non è una testa vuota, ha avuto la sua dose di errori di gioventù ma ormai è alle sue spalle e ora è concentrata. Non solo, è anche estremamente selettiva riguardo ai ragazzi: le piace flirtare e non è pudica, ma questo non vuol dire che abbia la one night stand facile e forse per questo ha un bel po' di carica da sfogare, e guarda caso ogni volta che si pizzica con Jake le scintille schizzano da tutte le parti. Ma è il nemico, quindi è off limits fino al momento in cui ha disperatamente bisogno del suo aiuto: per ottenere lo stage alla stazione TV dice una bugia: per fare colpo sul direttore, fan degli Oilers, dice di essere la fidanzata di Connelly, nuovo acquisto della squadra. Jake è più che disposto ad aiutarla, se questo significa poter passare più tempo con lei, ma ad una condizione: per ogni uscita di coppia falsa, ne vuole una vera.
Ora, Brenna è disposta a portarselo dietro per ottenere il posto, ma quando si tratta di uscirci insieme sul serio si sente un po' in colpa perché è il nemico, ma anche perché lui le piace sul serio. Jake, oltre ad essere bellissimo e sexy, è divertente e non si offende mai quando lei lo prende in giro, quindi l'intesa tra i due parte subito in quarta.
Non so se serve farlo, visto che ormai con la Kennedy è praticamente scontato, ma Jake è una bomba: ha tutte le qualità degli altri protagonisti maschili della serie con l'aggiunta dell'essere un bravo ragazzo. Un po' come Fitzy, se vogliamo, solo meno nerd e più sfacciatamente normale. In più c'è il brivido del proibito, perché essendo della squadra rivale alla Briar Brenna si sente in colpa quando capisce che lui le piace sul serio. Poi, ultima cosa, Brenna dice che bacia bene e per una volta c'è un personaggio maschile che è più appassionato di baci che altro. Lode a Jake.
Anche Brenna mi è piaciuta, è una via di mezzo tra una panterona e una ragazza comune, tira fuori l'una e l'altra nei momenti giusti e non è mai antipatica. Forse a tratti l'ho trovata un po' troppo incline alle volgarità, ma è un difetto generale della serie e non necessariamente della protagonista. Tra i due è Brenna a portarsi dietro il bagaglio del passato impegnativo ma quando esce fuori non è una di quelle cose che rovinano il suo presente, è semplicemente il suo passato e non si lascia controllare da quello che ha fatto o che le è successo. Insomma, pur essendo un peperino Brenna è una con la testa sulle spalle e non combina cavolate assurde.
La parte che mi è piaciuta di più del romanzo è che la Kennedy non ha esagerato con le cose: i contrasti ci sono, ma non vengono trascinate in modo irrazionale, le rotture ci sono, ma vengono risolte in breve tempo perché stranamente i protagonisti usano il cervello e non si comportano da tonti, ma soprattutto il fatto che la relazione abbia uno sviluppo veloce ma coerente e che non ci siano tira e molla totalmente inutili. Jake e Brenna in un certo senso se ne fregano se gli altri pensano che non dovrebbero stare insieme, sono tutte scuse sciocche che vengono spazzate via senza pensieri. Il romanzo è quindi completamente concentrato sulla relazione tra Jake e Brenna e la dose che la Kennedy ci rifila di scene romantiche, sexy e divertenti è altissima e ogni volta sono diverse.
Oltre allo sbrodolamento incontrollato ho anche una piccola nota da fare sull'originalità della trama: la questione dell'accordo ricorda fin troppo l'espediente del contratto del primo romanzo della serie Off-Campus, e anche se non è esattamente uguale uguale, è simile quanto basta per far pensare ad una ripetizione. Non è un gran difetto, ovviamente, perché l'accordo funziona e i personaggi e il contesto sono sufficientemente diversi per non far pensare ad una copia, ma per me è comunque una cosa che si nota. In ogni caso The Risk mi è piaciuto un botto, ha dato un colpo di vita al neurone romantico e sporcaccione e ha rotto la monotonia del leggere romanzi che a volte si prendono troppo sul serio. C'è qualcosa di confortante nel sapere che la Kennedy riesce sempre, ogni singola volta, a dare una storia appassionante e divertente, senza chiederti in cambio profonde elucubrazioni mentali. A volte spegnere il cervello è la terapia migliore per divertirsi sul serio, c'è sempre tempo per fare gli impegnati.

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