La violoncellista Hae Won (Park Min Young)è di buon cuore ma ha chiuso la porta all'amore dopo una serie di esperienze infelici. Vive nella capitale ma si è stancata della vita della grandi città, così un giorno decide di tornare nella sua città natale, un piccolo villaggio in campagna, lontano dal trambusto di Seoul. Il ritorno in campagna la aiuta a ritrovare un po' di pace interiore, ma quando incontra il proprietario di una piccola libreria indipendente, Eun Seop (Seo Kang Joon), la sua vita e la sua visione dell'amore iniziano a cambiare poco a poco. Eun Seop vive la sua vita a un ritmo molto più lento rispetto alla maggior parte delle persone che Hae Won conosceva a Seoul. A poco a poco, i due si scoprono attratti l'uno dall'altra... Hae Won troverà spazio per un po' di romanticismo nella sua vita? Potrà imparare a fidarsi di Eun Seop? E i due potranno trovare l'amore nell'idilliaca campagna sudcoreana?
Anno: 2020
Episodi: 16 (1 ora circa a episodio)
Dove guardarlo: Viki sottotitolato in italiano
Genere: Friendship, Romance, Family, Melodrama
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Uno dei miei maggiori problemi durante il blocco del drama è stato che tutti - e dico tutti - i drama che volevo vedere erano on air o dovevano ancora andare in onda. Se, come me, non si ha il pass di Viki e tocca aspettare i suoi tempi biblici per sbloccare le puntate, passare dall'eccitazione da drama alla depressione da attesa è un attimo. Il problema era che volevo vedere proprio quelli e nessun altro drama che ho iniziato è riuscito a prendermi.
L'attesa, lunghissima, e il blocco dramoso sono terminati un paio di settimane fa: i drama che volevo vedere erano on air da qualche settimana e le puntate disponibili erano ben oltre la 10. Non essendo poi particolarmente veloce - le maratone sono un ricordo lontano - ho pensato di poter iniziarne almeno uno, tanto nel frattempo sarebbe terminato.
Il drama più vicino alla fine era When the weather is nice, con Robognocco e Park Prezzemolina, produzione chiaramente invernale e sfacciatamente malinconica/poche gioie. Volevo vederlo perché gli attori mi piacciono, perché i mai/poca gioia misto a tristezza dilagante è sempre un mood che mi suscita attenzione, e perché ho un debole per le ambientazioni invernali, rustiche e montanare.
Allora, domanda fatidica. Mi è piaciuto? Tutto sommato sì, perché non l'ho messo mai in pausa e ho persino guardato più puntate al giorno, ma non ha toccato il mio cuoricino arido come mi aspettavo. C'è questa malinconia di sottofondo che è veramente un dolce soffrire, ma forse la trama ha lasciato ai personaggi secondari un angst forte, mentre i protagonisti sono rimasti in sospeso su questa sofferenza, come se i loro problemi fossero secondari e non centrali alla storia. In realtà non mi è spiaciuto che i protagonisti fossero quelli che subiscono le tragedie, le vittime indirette, perché ha dato un senso alle due personalità e alle reazioni - a volte un po' esagerate - che nascevano dalla evoluzione della trama. Diciamo che se non ci fosse stato il duo madre e zia, il vero mistero/trauma sarebbe rimasto un po' indietro, un po' prevedibile, poco interessante, ma con loro due ci sono dei flashbacks molto interessanti e dei risvolti di trama quasi imprevedibili.
La protagonista è Hae Won, è un'insegnante di violoncello, vive da sola a Seoul, è silenziosa, passiva, infelice. La sua vita non le piace, non trova felicità in niente e non riesce a scrollarsi di dosso il risentimento per la madre. Quando era adolescente sua madre ha ucciso il padre e lei è andata a vivere con la zia e la nonna nella loro casa di campagna. Hae Won, giustamente, era traumatizzata e, a causa di quello che è successo, ha subito una serie di cattiverie e tradimenti che l'hanno fatta scappare dal paesello. La sua adolescenza è stata orrenda, poverina, e non ha aiutato che la madre e la zia non hanno mai smesso i panni di donne fredde e distanti per darle un briciolo di amore e compassione. Da adulta Hae Won decide di lasciare il lavoro e rifugiarsi nella casa della nonna per passare l'inverno in attesa di schiarirsi le idee e capire cosa fare. In paese tutti sono abituati al suo via vai, arriva e rimane per un po' per poi sparire. Nessuno ci fa caso, o ci soffre, a parte Eun Seop. Eun Seop era suo compagno di scuola e, da che lei è arrivata come studente trasferita, è sempre stato innamorato di lei. Purtroppo anche lui era silenzioso, solitario, non si è mai esposto, non ha mai tentato di approcciarla, così ha solo nutrito i suoi sentimenti nonostante lei non ci fosse. Questa volta, però, è diverso. Eun Seop non è più un ragazzino solitario, è diventato un adulto, ha trovato un famiglia che lo adora ed è praticamente rinato: così quando Hae Won compare con la sua valigia decide di smettere di nascondersi e comportarsi come una persona normale.
Eun Seop è la classica persona sulla quale tutti contano: la comunità, la famiglia, nessuno escluso, se ci sono problemi o se si ha bisogno di una mano chiamano lui, che non si tira mai indietro. La sua tana felice è la sua libreria che è in realtà una biblioteca: non vende praticamente niente, ma fornisce alla comunità uno spazio dove trovare silenzio, pace, libri, e calore umano. Hae Won trova subito in questo posto un focolare caldo, accogliente, opposto alla casa enorme e fredda e all'accoglienza ancora più gelida della zia. Con lui si trova a suo agio, lui è gentile e non la trascura, senza essere invadente.
I due - ovviamente - instaurano un rapporto intimo, ma la storia d'amore non è la solita mazzata improvvisa e inspiegabile. C'è un crescendo molto coerente e rilassato che segue in un certo senso lo scorrere del tempo. Più tempo passano insieme, più entrambi si sciolgono. Hae Won, in particolare, passa dall'essere un iceberg ad essere addirittura una persona che sorride, e per lei questo è un cambiamento epocale.
Ora, per quanto entrambi gli attori e i personaggi mi siano piaciuti, non ho sentito grande trasporto emotivo per la coppia. Sono belli insieme, dicono e fanno le cose giuste ma non c'è grande passione. Da parte di lui è un amore che si trascina da anni, da parte di lei è quasi una forma di terapia, quindi gli alti e bassi emotivi sono più che altro legati ad episodi esterni alla coppia. Non sono rimasta delusa perché la parte veramente bella e ben fatta del drama, quella che in sostanza mi ha fatta continuare senza pause, è la sua coralità.
I personaggi secondari sono fantastici, la coralità del drama è quello che tiene insieme i pezzi e sostiene la struttura dell'intero drama. I miei personaggi preferiti sono due, uno opposto dell'altro. Il primo è quello più fuffoloso e carino, Jang Woo, migliore amico di Eun Seop. Lavora al comune, è giovane e timido ed è sempre indaffarato e intrallazzato ma trova tempo per il suo amico. E' segretamente innamorato della sua cotta da adolescente e non sopporta che la madre lo voglia sposato e padre in tempi brevissimi, in più non si capacita di come tutti nel paese sappiano tutto di tutti. E' un personaggio tenero, divertente, va a bilanciare la personalità di Eun Seop e fornisce una specie di secondo eroe per il quale tifare. Adoro.
Il secondo personaggio che mi è veramente piaciuto è Myung Yeo, la zia fredda di Hae Won. Myung Yeo è una scrittrice e vive con gli occhiali da sole incollati alla faccia. Non parla mai dei suoi problemi, non dimostra affetto né tristezza, vive in solitudine con il cane Castagna e nessuno sa praticamente niente del suo passato. Quello che si scoprirà poco alla volta è una storia che si interseca con quella della sorella, una tragedia nella tragedia con così tanta tristezza che rende chiaro perché si comporti in un certo modo. Myung Yeo è il personaggio più tragico del drama pur non essendo la protagonista, io per lei ho avuto un paio di lacrime, mentre per i protagonisti zero assoluto.
Ovviamente ci sono tantissimi altri personaggi che meriterebbero di essere nominati, ma sono troppi, basti sapere che tutti i secondari del villaggio sono adorabili, persino la gatta morta del drama non è un personaggio che si riesce ad odiare sul serio.
Come drama non siamo nella mia top 10, ma già che sono riuscita a finirlo nel giro di una settimana e l'abbia trovato molto carino dovrebbe rendere l'idea della qualità del drama: a me è rimasto sul sette e mezzo come voto, ma so che molti altri lo hanno letteralmente adorato.
1 commento:
Sono entrata nel mondo dei k-drama proprio recentemente, dunque sono alla ricerca di validi consigli di serie da iniziare!
Questo non sembra male; gli darò un'occhiata e ti farò sapere 😉
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