27 aprile 2020

Deborah Harkness
Il libro della vita e della morte

Serie All Souls 1
Titolo originale A Discovery of Witches

Trama
Piemme
pag. 754 | € 19,90
Quando Diana Bishop, una giovane storica studiosa di alchimia, scopre nella biblioteca Bodleiana di Oxford un antico manoscritto che vi era rimasto celato per secoli, non si rende conto di aver compiuto un gesto decisivo per la sua vita. Discendente da una stirpe di streghe, dopo la morte in circostanze misteriose di entrambi i genitori Diana aveva scelto di bandire la magia dalla propria esistenza. Ma la sua vera natura non è facile da relegare nell'ombra. Ora il potere del manoscritto è più forte di ogni sua decisione e, nonostante tutti i suoi tentativi, non riesce a metterlo da parte. Ma non è la sola a sentire con prepotenza l'attrazione per quell'antico testo, che nasconde oscure verità, incantesimi e sortilegi. Perché le streghe non sono le uniche creature ultraterrene che vivono a fianco degli umani, ci sono anche demoni, fantasiosi e distruttivi, e vampiri, eternamente giovani, e tutti sono interessati alla scoperta di Diana. Uno in particolare si distingue dagli altri, Matthew Clairmont, un vampiro, professore di genetica appassionato di Darwin. Il cui interesse per il manoscritto viene presto superato da quello per la giovane strega. Insieme intraprendono il viaggio per sviscerare i segreti celati nell'antico libro. Ma l'amore che nasce tra loro, un amore proibito da leggi radicate nel tempo, minaccia di alterare il fragile equilibrio esistente tra le creature e gli umani e di scatenare un conflitto che può avere conseguenze fatali.
Tutto ebbe inizio
con l'assenza e il desiderio.
Tutto ebbe inizio
con il sangue e la paura.
Tutto ebbe inizio
con la scoperta delle streghe.

Commento
Il libro della vita e della morte è la sorpresa di questa prima parte del 2020, è un romanzo che ho recuperato per pura curiosità tramite uno scambio e che è rimasto fermo per anni perché i due seguiti sono praticamente introvabili. Appena il libro è entrato nella mia libreria è uscita la serie TV e a quel punto ho capito che o leggevo prima il romanzo oppure guardavo la serie, ma in entrambi i casi avrei dovuto darmi una mossa. Non è successo niente: ho visto le prime due puntate della serie senza rimanerne particolarmente colpita e ho messo da parte tutto, serie e libro.
Con l'isolamento forzato a casa ho deciso di tentare ancora una volta con Audible, approfittando delle mille faccende di casa per ascoltare un audiolibro e smaltire la mia tbr cartacea. Ho pensato che la Harkness sarebbe stata la candidata perfetta per provare sia perché è a tutti gli effetti un mattone di oltre 700 pagine, sia perché tutti e tre i romanzi erano disponibili su Audible, e magari avrei maratonato la trilogia proprio tra una spolverata e l'altra.
Ho ascoltato i primi dieci capitoli del libro con Audible e, sarò sincera, ho pensato che questo romanzo fosse veramente noioso. Poi, per puro scrupolo e perché dovevo iniziare un altro libro, l'ho preso in mano per fare una sorta di prova del nove: se anche la lettura sarebbe stata noiosa avrei scartato il romanzo senza tanti pensieri.
Dopo neanche un capitolo ero completamente affascinata, non mi sono più riuscita a staccare fino alla sua fine e ho macinato le 754 pagine in pochissimi giorni. A quel punto ho capito che il problema non è mai stato il romanzo, la storia o lo stile della Harkness, il problema è la qualità dell'audiolibro. In particolare credo che a frenarmi sia stata la voce narrante, che non ha saputo riportare la fluidità della narrazione e l'atmosfera della storia, al punto che spesso le pause fatte dalla lettrice mi sono sembrate sbagliate e l'espressività troppo fredda e innaturale. L'audiolibro non mi è piaciuto per niente e non l'ho più aperto (in verità ho proprio disinstallato Audible), mentre il romanzo si è dimostrato una scoperta vera e propria.
Prima di entrare nel merito della trama vorrei soffermarmi un attimo sulla categoria e sul genere, sul tipo di contenuti e fare magari un paragone con qualche altro titolo. Il genere del libro è piuttosto facile da identificare: è un fantasy storico di ambientazione contemporanea dove l'elemento principale attorno al quale ruota la trama è la magia. La magia e la storia sono strettamente legate, tanto che l'una prende spunto e forza dall'altra al punto che non si capisce bene cosa è l'una e cosa è l'altra. La magia della Harkess è fatta di libri di incantesimi, streghe, poteri magici e case stregate ma ci sono altri due tipi di creature all'interno della storia: i vampiri e i demoni. Questi due, in particolare, potrebbero far pensare a corpi squartati, litri di sangue che scorrono, violenza di tutti i tipi ed evocazioni maligne, invece i demoni non dimostrano - per adesso - nessun potere particolare e i vampiri sono delle creature che richiamano tantissimo quelle di Anne Rice. Ecco qua il paragone: non tanto nello stile, quanto nel tipo di personaggio, la Harkess ha creato dei vampiri eleganti, puliti, ricchi, intelligenti ed estremamente potenti, scartando la versione romantica e sanguinaria del paranormal romance. In ogni caso sono la magia, le streghe e la storia a far girare il motore del romanzo e qua si sente quanto la Harkess sia preparata sull'argomento: oltre ad essere una docente universitaria di storia e storia della scienza, ha esplorato i luoghi importanti nel romanzo, come la Bodleiana.
Ora passiamo al romanzo. Diana Bishop è una strega ma, dopo la morte violenta dei genitori, ha ripudiato la magia. A niente sono valsi gli sforzi della zia e della sua compagna, entrambe streghe, Diana ha deciso di condurre una vita normale e ha preso la strada accademica diventando una storica esperta di alchimia. Durante un pomeriggio di ricerca alla Bodleiana, Diana si accorge che uno dei libri fatti arrivare dalle viscere della biblioteca ha qualcosa di diverso: le scritte si sovrappongono, mancano delle pagine e, a chiudere il cerchio, la sensazione che ci sia della magia coinvolta la spaventano al punto da farle restituire il libro e scappare dalla biblioteca. Nel momento in cui Diana ha toccato l'Ashmole 782 tutte le creature magiche della zona lo hanno sentito, e la Bodleiana comincia a popolarsi di streghe, demoni e vampiri. O meglio, di un vampiro in particolare, Matthew Clairmont che è in cerca dell'Ashmole 782 da secoli. Il motivo di tanto interesse è da far risalire al suo contenuto: tutti sono convinti che contenga la spiegazione sulla nascita dei demoni e dei vampiri, e quindi entrambi sono decisi ad impossessarsene per capire se c'è un modo per arginare un destino che sembra accumunarli, incluse le streghe: l'estinzione.
Clairmont è uno scienziato, si è dedicato allo studio delle discendenze, degli incroci di sangue e sta disperatamente cercando di capire perché i vampiri non riescono più a riprodursi; i demoni stanno impazzendo, e le streghe, in tutto questo, sono convinte di essere una specie di razza superiore che ha creato sia vampiri che demoni, e che l'Ashmole 782 contenga le istruzioni per distruggerli dando loro così la possibilità di essere la 'razza' più potente in circolazione.
Fin da subito Diana e Clairmont si alleano per evitare che il libro cada nelle mani di questi personaggi che la seguono ovunque e la minacciano se non fornirà loro il libro, ma fino alla fine il volume rimane ben nascosto nella Bodleiana: fa una sola apparizione, anche se tutta la storia gli gira attorno. Diana e Clairmont diventano intimi, come si può immaginare, e la situazione passa dall'essere pericolosa all'essere esplosiva: le streghe non accettano che le razze si mischino e fanno di tutto per separarli, ma i due ormai sono troppo legati e non hanno intenzione di seguire delle regole vecchie di mille anni. La verità viene fuori poco alla volta, timori e previsioni che si mischiano con la scienza e che fanno capire perché il divieto di mischiare le razze sia stato imposto, ma questa è una questione da scoprire con la lettura. L'avventura dei due personaggi è piena zeppa di magia e di storia, Clairmont è un personaggio affascinante perché ha un passato strabiliante e una personalità molto misteriosa, e Diana è una strega che sta riscoprendo i suoi poteri: magia, storia e soprannaturale si mischiano in modo elegante, mai improvvisato, e l'autrice si prende tutto il suo tempo perché gli eventi si srotolino nella narrazione senza strappi improvvisi.
Qua c'è un appunto da fare, a me non ha pesato affatto lo stile ma probabilmente alcuni potranno sentire una pesantezza e una lentezza che zavorrano la lettura. Il contenuto denso di storia e il ritmo lento della Harkness possono annoiare, è indubbio, ma personalmente sono il punto forte del romanzo. Senza la storia, senza lo sviscerare delle scene, dei dialoghi e dei pensieri, questo romanzo sarebbe stato l'ennesima storia d'amore tra una strega e un vampiro, e non avrebbe avuto assolutamente niente di speciale. Invece qui, considerando l'autorità dell'autrice sull'argomento, la struttura è solida come roccia, non vacilla mai, non ci sono buchi narrativi o domande lasciate a penzolare al vento. Ogni filo della trama viene intrecciato, ci sono i dovuti colpi di scena, la storia non si fossilizza su una singola ambientazione ma si muove nello spazio e - come si vedrà - nel tempo.
Di questo romanzo mi è piaciuto tutto, sia la sua pesantezza e la sua corposità, sia la trama, sia i personaggi e sono molto curiosa di vedere cosa succederà nel secondo volume, prevedo avventura vera e una dose ancora più massiccia di storia, ma spero anche che la magia arriverà ad occupare un posto principale nella narrazione e che Diana sfoderi il suo potenziale di strega.
Non mi resta che leggere, non affronterò subito il seguito perché non la versione cartacea e sono un po' restia ad affrontare un tale mattone in ebook, ma non è detto che non cederò ben prima del previsto. Per adesso mi limito a tenermi stretta la mia copia che, a quanto pare, non è più tanto rara dopo essere stata ristampata da Piemme, chissà se l'editore si sveglierà e ristamperà anche gli altri due. 

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