Trama
Ebook | € 0,49 |
Nothing could go wrong. But what they didn’t consider was chemistry, and Nina and Max have no shortage of it. After too many near-kisses, Nina convinces herself that hating Max is better than loving him, and the more she gets to know this soon-to-be-husband of hers, the more she discovers just how very much she truly, madly, and deeply...hates him.
This isn’t a love story. This is the other kind.
Commento
***spoiler***
Questo 2018 è iniziato strano. Sono partita sparatissima e poi mi sono incagliata per oltre tre settimane. In realtà ci sono state delle circostanze che si sono unite e hanno creato questo stallo, perciò non me la sento di assumermi completamente la colpa.
Ad esempio per prima cosa c'è stato lo stop della mia linea del treno per il deragliamento, con conseguente nuovo tragitto per andare al lavoro e stress mentale perché sono una creatura abitudinaria; poi mi è venuta l'influenza, partendo da un lieve raffreddore fino a toccare vette di febbre e delirio e in ultimo emicrania lancinante, e quindi chi aveva la forza di aprire un libro; poi sono entrata nel tunnel dei drama coreani, e mentre ero sulla metro l'unica cosa che volevo fare era spararmi una puntata di Suspicious Partners; in ultimo avevo in lettura due romanzi che proprio non mi hanno coinvolta, e uno era proprio Hate Story.
In questo romance contemporaneo la protagonista Nina è una giovane in difficoltà: la nonna che l'ha cresciuta è morta e lei si è ritrovata a rischiare di perdere la casa di famiglia perché non ha abbastanza denaro per far fronte alle spese. Così, tramite conoscenze poco raccomandabili, trova il modo di ottenere in fretta un botto di soldi attraverso un accordo al buio: in cambio di un milione di dollari, Nina sposerà uno sconosciuto e ci rimarrà insieme per altri due anni prima di divorziare. L'accordo è una pura e semplice transazione, un contratto tra due parti che hanno due obiettivi diversi e il matrimonio è la soluzione più semplice perché li raggiungano.
Nina da una parte, Max dall'altra. Max è tedesco, di ottima famiglia, ed è un uomo di alta finanza, guadagna paccate di soldi e per lui un milione di dollari è un'uscita che può tamponare tranquillamente. Quello che ottiene in cambio è una green card, la cittadinanza americana in quanto sposato con una cittadina americana, e con questa potrà espandere il suo impero e stabilirsi definitivamente in America.
L'accordo tra i due è quasi anonimo, non si sono mai visti, si sono solo scritti per mail, ed entrambi sono d'accordo che il matrimonio sarà di facciata e che mai per nessun motivo avranno contatti fisici al di là del minimo necessario per convincere gli addetti statali. Finché imparano le rispettive informazioni personali tutto va bene. Max, però, non rimane indifferente al fascino un po' rustico di Nina e lei, che sbraita ai quattro venti quanto odi l'amore, intavola la classica guerra fredda del stiamo insieme ma non ti amo perché l'amore fa schifo ecc.
Ora, io provo una simpatia particolare per Nicole Williams, trovo che sia un'autrice capace e fortunatamente prolifica, ed è anche estremamente generosa con i suoi fans, però ultimamente ho notato che le trame dei suoi romanzi spesso sono fuorvianti: lasciano intendere qualcosa che non c'è o non avviene e alla fine rimane la sensazione di essere stati un po' fregati.
Hate Story si presenta come un romance dove la storia ruota attorno a questo imminente matrimonio e alla crescente attrazione che i due protagonisti provano l'uno per l'altra. Bene, io ve lo dico subito, questo finto matrimonio non viene celebrato e tutto si basa sul rapporto conflittuale che si sviluppa tra i due dal momento in cui si incontrano fino alla data ufficiale del matrimonio.
Normalmente una cosa del genere mi sarebbe andata bene, purché poi alla fine il matrimonio fosse stato presente e fosse pure causa di una crisi atomica di quelle che piacciono a me.
Nein, la Williams sfrutta fino all'osso la convivenza forzata e poi commette l'errore di soffermarsi sulle paturnie della protagonista.
Nina, infatti, è un personaggio che rimane fossilizzato sulle sue convinzioni e non cede di un millimetro neanche quando è palesemente nel torto. Il suo atteggiamento un po' infantile del considerare le relazioni come catastrofi e l'amore come un concetto inventato di sana pianta alla lunga sono fastidiosi; oltre che farla diventare antipatica, creano un conflitto con Max che si potrebbe risolvere o quanto meno evitare in tempi brevissimi. Il suddetto conflitto è che, ovviamente, i due si saltano addosso e lui si innamora, mentre lei rimane impassibile sul trombiamo ma non esiste una relazione, tu vai per la tua strada io per la mia, e poi Nina rompe le palle quando lui dimostra di essere razionale e intelligente e cancella tutto perché o lei lo ama, oppure no e in quel caso lui non vuole avere niente a che fare con un finto matrimonio.
Insomma, l'idea iniziale che mi ero fatta del romanzo è sfumata man mano che la Williams procedeva verso una direzione diversa e mi ha fatto perdere interesse dalla metà in poi. Un po' perché Nina è noiosa e irritante, un po' perché l'aria di romance tradizionale stagna fino a far diventare il romanzo prevedibile e poco coinvolgente. Certo, non è tutto da bocciare, perché la prima parte di legge velocissima e lo stile della Williams non sbava (questa volta ha imparato a usare meno parole), è chiaro che la struttura, l'idea e lo stile non bastano se lo svolgimento si perde un po' per strada.
Tutto sommato, però, se penso a quanto costa (un prezzo ridicolo, se volete il mio parere) e al fatto che ho letteralmente aperto un ebook a caso in un periodo poco felice in cui non avevo voglia di leggere, Hate Story ha quasi tutti gli elementi in ordine per essere considerato un romance contemporaneo carino, poco impegnativo e sufficientemente sexy. Ho i miei dubbi su quanto possa coinvolgere il lettore, ma solo perché Nina per me è stato l'elemento di disturbo e quindi credo sia impossibile immedesimarsi con la protagonista.
Sono un po' delusa, se devo essere sincera, perché è già il secondo romanzo della Williams che non mi convince al 100% e mi dispiace tanto. Non perdo la speranza, anche perché di suoi ne ho ancora un elenco infinito e ne avrò per tutto l'anno.
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