29 gennaio 2018

Jennifer L. Armentrout
Per Sempre Mia

Titolo originale Till Death

Trama

Nord | ebook | € 9,90
Ti amo da sempre. Ti ho atteso per anni. Adesso non mi sfuggirai…
Dieci anni prima. Sasha sta per morire. Ha visto che cosa è successo alle altre vittime dello Sposo e ormai sono giorni che lui la tiene prigioniera. Ben presto, il killer ucciderà anche lei. Ma ecco che accade il miracolo. Oggi. Sasha era scappata il più lontano possibile dalla sua città natale, dove tutto le ricordava lo Sposo e le torture che aveva subito. Eppure adesso è stanca di nascondersi: il suo sogno è sempre stato quello di portare avanti il bed & breakfast di famiglia e lei ha intenzione di realizzarlo. Non appena rivede Cole, però, si rende conto che aveva anche un altro motivo per tornare...Cole non si è mai perdonato per quanto accaduto quella notte. Avrebbe dovuto accompagnare Sasha, invece l'ha lasciata andare a casa da sola. E lo Sposo l'ha rapita. Tuttavia, ora che il destino gli sta dando una seconda occasione, Cole è determinato a sfruttarla al massimo. E non si lascia scoraggiare nemmeno quando Sasha inizia a ricevere strane minacce e in quietanti telefonate anonime. Ma questa volta Cole riuscirà a proteggere la donna che ama o lo Sposo finirà ciò che aveva iniziato?

Commento
Suppongo che, prima o poi, qualsiasi autore preferito pubblichi un romanzo così così. Io di solito sono di bocca buona, soprattutto se sono affezionata al nome sulla copertina, ma ogni tanto mi capita di dover affrontare un salto nel buio - o fare proprio una prova di fede - e rimanere delusa dall'esperienza. E' il caso di Per Sempre Mia.
Quando ho scoperto che la Jenny si sarebbe buttata sul genere suspense ho avuto un po' di paura.
Primo perché non sono una grande appassionata del genere - ne ho letti alcuni nel corso gli anni passati ma ho abbandonato in fretta la quest - e secondo perché questo è un genere molto difficile da scrivere bene, e finire nel pantano è un attimo.
Ora, da come si può immaginare guardando il voto, personalmente non l'ho trovato un romanzo bello. Di sicuro non è tra i migliori della Armentrout, o tra quelli che io ho apprezzato di più, ma ha comunque i suoi punti di forza ed è chiaramente un romantic suspense beginner friendly, quindi è veramente alla portata di tutti.
Comincio quindi con il punto di forza principale, quello che può convincere anche le più scettiche.
E' vero, si parla di serial killer e di donne morte ammazzate ma  il livello di violenza (e di sangue e di sbudellamenti e di cose inquietanti in generale) è molto ridotto e circoscritto. Se non vi piace il genere (come me), o non leggete romanzi che fanno paura o trattano di argomenti pesanti, Per Sempre Mia non è estremamente suspense, non fa paura e non è nemmeno esplicito sotto l'aspetto violenza &co. Si legge senza pensieri e non richiede nemmeno chissà quanta attenzione per seguire la storia. Essendo così blando sul lato thriller, è chiaro che da qualche altra parte l'autrice è andata giù con la mano pesante. Il lato romantic del romantic suspense è decisamente romantico (sorry per la ripetizione). La classica struttura che la Armentrout applica ai suoi romanzi qui c'è - temevo il contrario, onestamente - ed è piuttosto stabile. Ci sono tante scene che aiutano a ristabilire il rapporto e a svilupparlo da capo, quindi il fattore innamoramento non è secondario agli sbudellamenti. Anzi, in un certo senso lo spazio dedicato ai due protagonisti, così come quello per una sorta di normale quotidianità, supera di gran lunga quello destinato allo sviluppo della componente thriller.
Essendo, quindi, un romanzo forte nel suo contenuto romantico, è chiaro che i due personaggi principali hanno una bella presenza.
Sasha è una ragazza all'apparenza normale, con i suoi capelli biondi e la corporatura normopeso (grazie al cielo), ma in realtà è una sopravvissuta. Dieci anni prima era riuscita a scappare prima che il serial killer conosciuto come lo Sposo la uccidesse. Da allora ha cambiato stato, ha cambiato vita e si è allontanata dal suo passato, comprese le persone che le erano amiche o addirittura il suo ragazzo di allora, Cole. Sasha non è mi è dispiaciuta, si è comportata in modo coerente con la storia e con il suo passato, ma nemmeno mi ha convinta del tutto perché mi è sembrata poco carismatica e decisamente passiva rispetto alla storia e al resto dei personaggi. E' come se si lasciasse raccontare da ciò che le è successo nel passato e da ciò che le capita nel presente senza tentare di uscire dallo schema. Non ha grande carisma, viene definita dalla storia e dalle circostanze più che dalla sua personalità.
Aimé mi tocca dire lo stesso di Cole. Siamo lontane dai quei personaggi maschili della Armentrout che bucano la pagina, quelli che ti fanno sbavare appena entrano in scena. Cole è il bellone di turno, non dico il contrario, ma come per Sasha non riesce a uscire dallo schema e a rendere sua la situazione. Cole è un'occasione sprecata, perché rimane nello stesso limbo di Sasha e non riesce ad uscirne. Con lui mi sento di dire che è stato l'eroe che sta sempre appiccicato alla protagonista e che, alla fine, la salva corpo e anima. Non c'è niente di male, ovviamente, solo che ammetto di essere rimasta delusa quando mi sono resa conto che non mi sarei presa l'ennesima cotta letteraria.
Il vero punto debole del romanzo che, poi, mi ha portata a dare un voto basso, è la sensazione di inconsistenza e di prevedibilità. Come ho detto prima, questo può anche essere un pregio, ma se si ha un palato più fine beccare il cattivo al primo colpo e non riuscire a capacitarsi del fatto che nessuno si chieda se il killer era morto sul serio o meno ha fatto salire il sangue alle ginocchia. Insomma, i segni sono tutti lì com'è che a nessuno viene il dubbio?
Manca poi un approfondimento su ciò che è successo dieci anni prima, non c'è una preparazione sugli eventi e sulle indagini, non viene spiegato cos'è successo al killer né a Sasha. Quello che si conosce è talmente poco e talmente annacquato che non sembra nemmeno essere una parte importante del romanzo quando, invece, sappiamo che sarà determinante in quanto, poco alla volta, vengono fatti tanti riferimenti agli eventi passati. Senza contare che di fronte all'evidenza dei fatti Sasha - che dovrebbe essere traumatizzata - non si pone il benché minimo problema. Io avrei già chiamato la SWAT per controllare pure il porta scopino del cesso, lei niente, il vuoto totale.
Ecco, insomma, dal punto di vista del contenuto e della trama secondo me Per Sempre Mia non è esattamente ben riuscito. Ci sono alcuni buchi e la storia non ha una base solida, l'elemento suspense è debole e prevedibile, e c'è un dilungarsi tedioso sulle scene in solitaria di Sasha e - in generale - l'idea che mi sono fatta è che i personaggi siano tutti un po' delle zucche vuote. Sasha, che dovrebbe avere le antenne drizzate fino a Saturno, è di un tonto da non credere e Cole, che vi ricordo essere un federale, è più concentrato a giocare al fidanzato innamorato e protettivo. Non sono credibili, purtroppo. Carini, eh, ma per niente coerenti con la storia.
Tutto sommato, se penso al terrore che ho provato all'inizio, è andata bene. Non è stata una lettura impegnativa ma, purtroppo, nemmeno particolarmente emozionante. Qualche momento di noia c'è, così come qualche momento divertente o appassionante, ma siamo lontane anni luce da certi capolavori di NA che la nostra amata Jenny ha partorito.
Va bene così, mi accontento, le vogliamo bene e le permettiamo qualche romanzo un po' così. Tanto ho sempre Cameron che mi resuscita spirito e ormoni, quindi sono a posto.

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