Trama
Crown Books for Young Readers ebook | € 10,40 |
I knew he was my boss on paper, and that summer romances never worked, and that I'd just gotten out of a relationship and shouldn't be looking to hop into another one so quickly. I knew he was temperamental at best and unpredictable at worst. I knew he rubbed me in more wrong ways than right ones, and that I probably did the same with him. But at that moment, sitting across from him, pretending to study for our SATs, I wasn't thinking about the heap of reasons we didn't make sense. I was only thinking about the reasons we did.
Commento
Non sono una blogger particolarmente seguita, i numeri parlano chiaro. E' normale, quindi, che gli editori non mi filino granché e che ad ogni copia omaggio che ricevo la mia prima reazione sia di stupore. Mai, nemmeno per una volta da quando ho aperto il blog ormai dieci anni fa, ho pensato che un giorno avrei ricevuto una copia omaggio da un editore straniero per recensire un'autrice che adoro.
Datemi questi cinque minuti per godere di questa esperienza, perché sarà probabilmente la prima e l'ultima volta che NetGalley approverà una mia richiesta.
C'è anche da dire che la Williams è una gemma assoluta. E' generosa oltre ogni possibile immaginazione, regala i suoi libri come fossero caramelle e spessissimo crea dei giveaway per il suo gruppo Facebook è, quindi, molto probabile che la mia richiesta sia stata accettata perché la Williams aveva stabilito la regola di mandarlo a tutti, ma anche se fosse così è arrivato ad una blogger italiana sconosciuta. Il fatto che lei sia così disponibile, gentile e alla mano è solo l'ennesima dimostrazione che questa autrice è una combo perfetta di qualità personali e professionali e che la lista dei suoi pregi si allunga ad ogni romanzo che leggo.
Trusting you & other lies è il suo primo Young Adult ed è un esempio perfetto del genere non solo per la sua appartenenza alla categoria, ma soprattutto per il contenuto fedele al genere come solo i vecchi YA sanno essere. Il target di lettori viene rispettato perché gli elementi principali e determinanti sono la famiglia, il primo amore, e il primo approccio con i cambiamenti della vita. In questo contesto, ad esempio, il sesso non ha nemmeno spazio, non ce n'è nel modo più assoluto, perché non è necessario alla storia e perché - in base alle caratteristiche del genere - è conseguente all'elemento amore e viene solo lasciato sotto inteso come un qualcosa che accadrà in futuro.
Siccome si parla tanto del sesso come strumento portato all'estremo e usato per fare cassa nel settore YA e NA, mi sembra giusto sottolineare che questo romanzo è assolutamente adatto a lettori anche al di sotto dei quindici anni.
Tolto questo pensiero, possiamo buttarci a capofitto nella storia.
Non so voi, ma io ho sempre avuto un debole per tutte quelle attività e quei luoghi comuni tipici della cultura americana. Il football, i cowboys, le ambientazioni tipicamente americane, gli hamburger e le tavole calde, il puré di patate e le pannocchie, le scuole superiori con gli armadietti nei corridoi e i campi estivi. I campi estivi, quei luoghi mitici immersi nei boschi dove passare mesi tra attività, sport, amici, famiglia, e perché no, pure qualche bella e sana cotta estiva.
Ecco qui l'ambientazione di TY&OL, un bel campo estivo in Arizona meta di super entusiasti e di allergici alle attività di gruppo, luogo mitico in cui non essere il bambino senza amici e farsene dieci diversi in due minuti e girone infernale per chi non ha nessuna voglia di passare due mesi con la propria famiglia disastrata. Harrison e Phoenix, esemplari perfetti, sono fratello e sorella e si trovano seduti sul sedile posteriore della macchina del padre, reduci da sei ore di viaggio senza stop verso Camp Kysmet. Harrison, dieci anni, ha programmato ogni secondo con tutte le attività che gli interessano in ordine di importanza, Phoenix neanche ci pensa a muovere un piede o un dito con quei pazzi invasati e, anzi, la sua politica è di mutismo e disprezzo misto a scontrosità come solo una diciassettenne in rotta con i genitori può mettere in atto.
Perché Phoenix sa che questo viaggio è solo una facciata, sa che il gestore del campo è amico del padre e non li farà pagare, sa che il padre non lavora da ben tre anni e che i genitori le hanno nascosto l'avviso di pignoramento della casa, sa che non le dicono la verità, che fingono che vada tutto bene e sa che i suoi vecchi genitori si sono trasformati in repliche fredde, scostanti, perennemente arrabbiate e indifferenti ai due figli.
Da un lato c'è il fratellino, contento come non mai, e dall'altro c'è lei che non solo deve sopportare questa situazione ma deve anche mettersi d'impegno perché per quei due mesi lavorerà come istruttrice nel campo. Caso vuole che il suo tutor, colui che le insegnerà come organizzare le attività e seguire i clienti, è anche una delle persone più dotate e capaci in fatto di sport all'aria aperta ed è una specie di maschio diciottenne in via d'estinzione: Callum, un momento serio e professionale e quello dopo divertente, un momento le scarica mille incombenze sulle spalle urlandole contro e quello dopo le regala un paio di scarponi da montagna. Callum non è solo un bel vedere, atletico com'è e con quegli occhi intensi, ma è anche stimolante: ogni volta Phoenix si sente in competizione con lui, cerca il suo sostegno e la sua approvazione e lo ascolta sul serio quando ha qualcosa da dirle. Il che è tutto dire, visto che Phoenix è una di quelle persone che hanno la testa dura e non sentono ragioni se non sono le loro.
Così iniziano i due mesi, tra un giro in gommone, un'escursione in montagna, cene in sala comune, corse mattutine e un crescente e fastidioso interesse verso Callum.
Phoenix ha un piano piuttosto preciso per la sua estate e non è molto contenta di vederlo cambiare poco alla volta: sua mamma assomiglia sempre più alla sua vecchia versione, partecipa alle attività e si interessa dei figli, il fratello non ha più bisogno di lei e ha preso il volo, il padre sembra essere sparito nel nulla e Callum le sta facendo cambiare idea sulla regola niente ragazzi.
La cosa divertente è che per tutto il romanzo Phoenix non perde di vista le cose che sono alla base di tutto: la famiglia, la scuola, la felicità e, anche se a volte le sue scenate sono completamente esagerate, alla fine si abitua agli scossoni e ai cambiamenti e li accetta perché non può fare altro. I segreti di famiglia peggiorano per poi migliorare, la strana relazione con Callum si stabilizza in fretta e i due vanno d'amore e d'accordo e le attività del campo cominciano a piacerle.
Poi, naturalmente, le cose prendono una brutta strada e Phoenix compie il classico errore provocando una rottura con Callum e una frattura con la famiglia. E, come da manuale, le cose lentamente migliorano, Phoenix impara dagli errori e capisce che la sua versione, la sua visione della vita in bianco e nero debba trovare spazio per il grigio e che le persone possono avere mille motivazioni per fare certe scelte.
Cosa mi è piaciuto? A parte l'ambientazione, così particolare e da sogno, così piena di cose bellissime che farei pure io e lo stile della Williams, i due protagonisti sono al centro di tutto. Phoenix, in particolare, è una protagonista femminile che può risultare antipatica, scontrosa, a volte persino capricciosa e lo è. Lo è perché ha diciassette anni e a quell'età siamo tutti convinti di aver ragione, ed è per questo che mi è piaciuta: è ben lontana dall'immagine carina e perfettina delle ragazzine degli YA, è una che picchia duro, che corre e si allena alle cinque ogni mattina per mantenere la media e ottenere la borsa di studio, è una che ha un programma di studio serrato per poter avere il risultato più alto ai test orientativi, è una ragazzina che spera che i genitori la trattino da adulta parlandole dei problemi della famiglia ed è la stessa ragazzina che soffre tantissimo perché si sente trascurata, perché crede di dover proteggere il fratellino e di dover affrontare ogni singola cosa come una sfida, persino allacciare gli scarponi, persino un'escursione in bicicletta. Ed è per questo che sbaglia, perché non riesce a capire quando le è permesso essere ancora adolescente e quando ci si aspetta da lei un comportamento più razionale, adulto, consapevole e la delusione che questi errori creano nelle persone a cui si rapporta la costringono a mettersi in discussione.
Chiaramente è Callum il personaggio che le fa da muro. Non le risparmia nessuna critica, anche se sempre costruttiva, sempre razionale, educata, Callum le sbatte in faccia i suoi errori e si aspetta da lei sempre di più. E nel progetto di vita di Phoenix ci finisce anche lui, perché appena appena si tengono timidamente la mano lei vuole spronarlo a migliorare in qualsiasi campo non eccella: la scuola, ad esempio, e i test per il college, o semplicemente nel duro compito di avere stima di se stessi.
Così i due - in un modo totalmente troppo maturo, lo so - decidono di frequentarsi di darsi una seconda possibilità e di continuare a cercare la propria strada. Mi è piaciuto tanto il finale, anche se forse troppo scontato è pur sempre un lieto fine che migliora le cose, le rende accettabili, stabilisce dei compromessi tra i personaggi e lascia intendere che per certe cose ci vuole spazio, ci vuole tempo e ci vuole un sacco di impegno da entrambe le parti.
E quindi questo YA mette l'amore al primo posto ma soprattutto mette l'amore e la fiducia verso se stessi, nel credere di poter fare qualsiasi cosa, di essere in grado di raggiungere certi traguardi senza mettere da parte la famiglia, l'amore e l'istruzione.
La Williams è brava in queste cose, riesce sempre a trovare un equilibrio in un genere che ama gli estremi, e riesce a creare personaggi maschili che entrano nel cuoricino senza sollevare un polverone o giocando la carta del drammone - e Callum ne ha da vendere, di problemi, ma non li usa come scusa per essere attraente -, ma soprattutto, riesce a creare romanticismo e scene emozionanti senza che i due protagonisti si tocchino. Ditemi voi quante autrici sono capaci di farlo, in questo genere.
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