Trama
Newton & Compton pag. 316 | € 5,90 |
Esiste solo l’amore non corrisposto: questa è la convinzione di Dante Berlinghieri, ventunenne nerd appassionato di cinema e fumetti. Tra una birra nel solito posto, un esame all’università e una sosta in fumetteria, la sua vita scorre più o meno tranquilla. Ma una sera come tante, in uno dei soliti posti, arrivano anche delle ragazze e da quel momento il mondo di Dante verrà completamente capovolto. Si ritroverà promosso al ruolo di regista in un film amatoriale, si innamorerà senza essere riamato, e a sua volta non ricambierà una ragazza che invece si innamora di lui. E in un susseguirsi di eventi imprevisti e imprevedibili, Dante scoprirà che nulla è come aveva immaginato…
Ballavamo, com'era accaduto nella corsia del supermercato. E ancora una volta conoscevamo i passi della nostra danza. Aveva il ritmo di un caffè americano, il tempo delle pagine di un fumetto che sfogli sul tuo letto, la malinconica poesia di una missione lunare che alla Luna non ci arriva, ma non importa. Perché il premio del viaggio è ciò che il viaggio ti lascia addosso.
Da un sacco di tempo vedo parlare di Bianca Marconero e della sua serie Albion e mai una volta che abbia pensato di procurarmela. Per vedere se tra me e la Marconero c'è feeling ho deciso di buttarmi su La prima cosa bella, uno standalone, e come si può immaginare dal voto è andata molto bene.
La prima cosa bella è uno di quei romanzi che vuoi a tutti i costi anche se non ne conosci la trama, lo cerchi ovunque e nessuna libreria lo tiene e, quando finalmente ce l'hai tra le mani - grazie Simona! - ti piace tantissimo. Lo so, suona male dire che mi sono sentita attratta da un romanzo per il suo aspetto ma è come per il cibo, leggi anche con la vista. Nel senso che l'aspetto del libro può determinare il tuo giudizio, ecco. Lo so che si usano gli occhi per leggere. Duh.
Per me, se La prima cosa bella fosse stato un paperback, l'amoreh sarebbe stato stellare. Ma è comunque piccolo, tascabile, colorato, con una bella copertina e costa pochissimo. La prima impressione è stata ottima.
Poi ho cominciato a leggerlo.
Prima di parlare della storia mi sento obbligata a dire una cosa sulla struttura del romanzo. Ragazzi, la struttura è importante, l'aspetto di un capitolo è importante, e la consapevolezza che ci sia qualcosa di solido e pensato oltre alla storia regala al lettore una sensazione di sicurezza. E' come se al cinema, invece di una sedia di plastica scomoda, ti facessero accomodare su una bella poltrona ergonomica. Se sei comodo, sicuro, felice, tutto è più bello. Purtroppo questa cosa della struttura non viene filata molto dagli autori. Ti sparano il capitolo senza l'antipasto e la storia ne risente - per me - sempre.
Bianca Marconero, invece, ha dato al romanzo una struttura con una spiccata personalità perfettamente in linea con quella di Dante, protagonista e voce narrante. I titoli sono scene (scena I, II ecc.) e ci sono ben due citazioni in apertura: una di Dante, che anticipa il contenuto e lo spirito del capitolo, e una presa da un film.
La quantità di citazioni e di richiami ai film e alla letteratura è enorme. Enorme. Se La prima cosa bella fosse strizzabile come uno straccio, ne uscirebbero litri di citazioni una più bella dell'altra; la cosa più esaltante di tutte? le ho riconosciute, le ho adorate, le ho trovate perfette. In breve, questa struttura compie quella magia che in molti sottovalutano: mette buon umore, invoglia a proseguire la lettura, ti mette la curiosità di scoprire quale sarà la prossima citazione.
Un altro elemento vincente del romanzo è stata la decisione di avere un solo punto di vista narrativo e di scegliere quello maschile. Certo non è una novità, ma bisogna tenere presente che è tremendamente difficile creare un pov maschile che non sia infarcito di cliché, ed è più unico che raro crearne uno che abbia una personalità spiccata, forte, formata, e che non si adagi sui luoghi comuni: se sei maschio non puoi avere ironia, se sei maschio non puoi dimostrare debolezze emotive che non siano legate all'aspetto amoroso, se sei maschio devi essere almeno almeno beta, se ti va bene alfa.
Ma qui la Marconero ha compiuto il miracolo: ha scelto una voce narrativa maschile unica, un nerd auto ironico e autocritico, un giovane di ventuno anni che è partito benissimo nel suo percorso di crescita e poi si è incagliato tra gli scogli della vita. E, tra le altre cose, assomiglia a Harry Potter.
Il fatto che il lettore conosca solo il suo punto di vista, nonostante possa essere considerato un romanzo romantico, non complica le cose né rovina alcunché della trama.
Dante è talmente divertente e piacevole da leggere che si passa sopra alla mancanza di un romanticismo classico - cosa che, per inciso, ho apprezzato - e ci si lascia prendere dalle peripezie amorose di un giovane che non sa cosa vuole - o pensa di saperlo -, non sa come comportarsi e subisce stoicamente una delusione dietro l'altra.
Perché, per quanto il problema principale di Dante sia l'amore non corrisposto, questo non è un romanzo d'amore. E' una sorta di avventura goffa di un giovane che ancora deve scoprire come funzionano i sentimenti e si apre a tutta una serie di questioni e di situazioni che sono divertentissime da leggere.
Onestamente? Credo che la storia sia speciale in buona parte perché lo stile con la quale è narrata è speciale: senza ombra di dubbio La prima cosa bella è un romanzo ben scritto, ben strutturato - come ho già detto - e carismatico e niente di tutto ciò sarebbe stato possibile senza uno stile altrettanto pensato. Insomma, l'impressione è che la solidità del libro sia data in buona parte dall'abilità dell'autrice e poi dalla trama e dal personaggio vincente.
Quindi, per farla breve, La prima cosa bella è un romanzo carinissimo, divertente ma anche romantico, con tanti bei personaggi e con un protagonista un po' fuori dalle righe che si fa ricordare per il suo modo di fare un po' goffo, nerd, burbero ma senza essere odioso e per avere un finale che non è per niente stucchevole, prevedibile o assoggettato ai cliché dei romanzi romantici.
Penso proprio che mi segnerò gli altri romanzi di Bianco Marconero perché se scrive sempre così, allora devo per forza averla tra le manine.
Ah, giusto per togliermi la soddisfazione, ho immaginato che, almeno una volta, tutti i personaggi del romanzo avessero una nuvoletta sulla testa con dentro you know nothing Dante Berlinguer.
Il fatto che il lettore conosca solo il suo punto di vista, nonostante possa essere considerato un romanzo romantico, non complica le cose né rovina alcunché della trama.
Dante è talmente divertente e piacevole da leggere che si passa sopra alla mancanza di un romanticismo classico - cosa che, per inciso, ho apprezzato - e ci si lascia prendere dalle peripezie amorose di un giovane che non sa cosa vuole - o pensa di saperlo -, non sa come comportarsi e subisce stoicamente una delusione dietro l'altra.
Perché, per quanto il problema principale di Dante sia l'amore non corrisposto, questo non è un romanzo d'amore. E' una sorta di avventura goffa di un giovane che ancora deve scoprire come funzionano i sentimenti e si apre a tutta una serie di questioni e di situazioni che sono divertentissime da leggere.
Onestamente? Credo che la storia sia speciale in buona parte perché lo stile con la quale è narrata è speciale: senza ombra di dubbio La prima cosa bella è un romanzo ben scritto, ben strutturato - come ho già detto - e carismatico e niente di tutto ciò sarebbe stato possibile senza uno stile altrettanto pensato. Insomma, l'impressione è che la solidità del libro sia data in buona parte dall'abilità dell'autrice e poi dalla trama e dal personaggio vincente.
Quindi, per farla breve, La prima cosa bella è un romanzo carinissimo, divertente ma anche romantico, con tanti bei personaggi e con un protagonista un po' fuori dalle righe che si fa ricordare per il suo modo di fare un po' goffo, nerd, burbero ma senza essere odioso e per avere un finale che non è per niente stucchevole, prevedibile o assoggettato ai cliché dei romanzi romantici.
Penso proprio che mi segnerò gli altri romanzi di Bianco Marconero perché se scrive sempre così, allora devo per forza averla tra le manine.
Ah, giusto per togliermi la soddisfazione, ho immaginato che, almeno una volta, tutti i personaggi del romanzo avessero una nuvoletta sulla testa con dentro you know nothing Dante Berlinguer.
3 commenti:
Anche a me è piaciuto! È stato una sorpresa, anche se in alcuni punti Dante lo avrei preso a mazzate... XD
@Alice
Poverino XD a mazzate no. Magari uno schiaffone per svegliarlo sì, ma come quelli della mamma fatti con amore. X°°D
Ebbene sì, Bianca scrive sempre così *o* ed è a dir poco meraviglioso il suo stile! Se ti è piaciuto La prima cosa bella non potrai che apprezzare anche la serie di Albion! Forza v.v va e procuratela!
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