Serie Midnight Breed 5
Titolo originale Veil of Midnight
Trama
Leggereditore pag. 364 | € 10,00 |
Guerriera invincibile, Renata non ha rivali nemmeno fra gli avversari del setto opposto, vampiri o umani che siano. La sua arma più micidiale è una straordinaria forza psichica, un dono rarissimo e altrettanto mortale. Ma ora un misterioso estraneo minaccia l’indipendenza che ha conquistato con tanta fatica. Si tratta di Nikolai, un vampiro bello oltre ogni immaginazione che la trascina nel regno della notte e della passione più incontrollabile.
I due uniscono le loro forze e si ritrovano a fare i conti con un sentimento che potrebbe salvarli o trascinarli per sempre fra le ombre eterne. Azione, intrighi e sentimenti sempre al limite, per un’autrice che ha conquistato la scena nazionale e internazionale, ormai una sicurezza per i lettori che attendono con ansia ogni sua uscita.
I due uniscono le loro forze e si ritrovano a fare i conti con un sentimento che potrebbe salvarli o trascinarli per sempre fra le ombre eterne. Azione, intrighi e sentimenti sempre al limite, per un’autrice che ha conquistato la scena nazionale e internazionale, ormai una sicurezza per i lettori che attendono con ansia ogni sua uscita.
E' strano come una lettura possa essere - in parte - influenzata quando si sa che da lì a due giorni incontrerai l'autrice. Tendi ad avere un atteggiamento bendisposto nei confronti del prodotto finito: trama, personaggi, stile, scelte narrative. Tutto ha una luce differente perché quasi non si vuole pensare male, o rimanere delusi, e trovarsi di fronte l'autrice di quel romanzo. Però, ad essere sincera, il fatto che sarei andata a vedere la Adrian a Milano mi ha soltanto resa più entusiasta di tutta la serie, ma non di questo titolo in particolare. Il voto alto, quindi, è meritato a prescindere dalle circostanze. L'ho iniziato con un pò di timore, visto che il precedente mi aveva lasciata tiepida (la storia di Rio), ma già l'impostazione della storia ha cambiato radicalmente il mio giudizio prevenuto.
Il pregio principale di questa storia è il ritmo, perché è molto più ricco di azione - secondo me - rispetto ai precedenti. C'è più movimento sia nella trama che nei protagonisti stessi: non solo sono entrambi partecipanti attivi della storia - e non solo vittime che si trascinano dietro agli eventi, come capita di solito alle protagoniste femminili - ma hanno un carisma e una reattività diversa rispetto ai personaggi precedenti. Niko si muove non solo nell'ambito classico della Stirpe, ma è anche indipendente, partendo in missione solitaria. Ha un'autonomia anche decisionale che gli altri personaggi non avevano: agisce come meglio crede, segue l'istinto e lavora in solitaria bene quanto quando lavora in gruppo. Infatti ho avuto un'impressione diversa di Niko, meno eroe romantico e più eroe incentrato sull'azione. Non mi ha impressionata per l'aspetto, quanto per il suo muoversi nella storia e nel saper apprezzare e comprendere un personaggio come Renata. Lei è la prima eroina kick ass della serie, nel senso che è umana al 100% ma è nata guerriera. Renata ha avuto una vita difficile e solitaria, per cui sa badare a sé stessa e non si crea tanti problemi a usare il suo potere di Compagna della Stirpe per rimanere a galla. Peccato che sia entrata nel giro sbagliato e non ne sia riuscita ad uscire se non con l'intervento di Niko.
I due, quindi, si muovono allo stesso ritmo, si capiscono e agiscono nello stesso modo. Ci vengono risparmiate tutte le schermaglie amorose tipiche del misunderstanding, inutile in questa storia, e i due litigano ma si riappacificano con intelligenza. Graduale e giustificato, anche, il loro innamoramento. Molto piacevoli le piccole parentesi più romantiche (come quella in casa nascosti dai sicari e nel rifugio boscoso di Niko) soprattutto perché non durano mai troppo e non bloccano il ritmo della narrazione.
La trama è più interessante dei precedenti perché succedono diverse cose che smuovono le acque. Tra le quali sia belle che brutte. Le brutte sono di più, ma le belle - essendo poche - hanno più valore non solo per i personaggi, ma anche per i lettori. Da notare la comparsa di un personaggio molto interessante che mi ha incuriosita molto fin dalla sua prima comparsa. Il Cacciatore Gen Uno senza nome, che in pochissime battute si crea uno spazio che lascia il segno. E' di conforto sapere che avrà un suo romanzo.
Mi accingo con fiducia a continuare questa serie, ma credo che l'avrei fatto anche solo perché la Adrian è una persona veramente gradevole e sinceramente grata verso i suoi lettori.
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