22 gennaio 2012

Julia Quinn
Splendid

Serie Blydon 1

Trama 
Harper Collins
pag. 396 | € 5,59
American heiress Emma Dunster has always been fun-loving and independent with no wish to settle into marriage.
She plans to enjoy her Season in London in more unconventional ways than husband-hunting. But this time Emma's high-jinks lead her into dangerous temptation...
Alexander Ridgely, the Duke of Ashbourne, is a notorious rake who carefully avoids the risk of love...until he plants one reckless kiss on the sensuous lips of this high-spirited innocent...and condemns himself to delicious torment. Little does he know that his passion has touched the very soul of the lovely enchantress...and committed them both to a lifetime of splendid ecstasy. 





Commento
Once again, il voto è alto. Ma non è il più alto perché verso la fine si perde il brio della prima parte. Andando per ordine: Emma è un'americana indipendente, vive con il padre ed è abituata ad avere le mani in pasta nella compagnia di famiglia; è una ragazza occupata, intelligente e con nessuna intenzione di sposarsi perché sta tanto bene così com'è.
A volte prende e parte a trovare i parenti nella lontana Londra e allora si diverte. Va ai balli, vive nella società londinese ma di sposarsi non ne vuole sapere.
Alex è un duca famoso per il suo fastidio nei confronti della società e di tutte le sue belle imposizioni: i balli per lui sono una tortura e le giovani donne sono tutte delle iene pazzesche a caccia del soldo. Così, un bel giorno, i due si incontrano: Emma è travestita da servetta e va a fare la spesa bella felice e Alex assiste alla scena in cui Emma salva il suo nipotino. Tra i due nasce un certo feeling perché Alex non segue per niente le regole della società e Emma non riesce a trattenersi e scatena la sua lingua contro di lui.
A questo punto, al posto di dilungarmi su quanto è gnocco lui o su quanto sia simpatica lei, mi tocca dire che la bellezza del romanzo sta praticamente solo nei loro dialoghi. La frizzantezza, il brio, la velocità e l'ironia sono gli elementi basi di ogni singola battuta che si scambiano. C'è un contrasto di base fatto dai loro due caratteri che si scontrano e a questo la Quinn aggiunge situazioni e argomenti tali da rendere il parlato più importante della trama.
Ciò è un bene, perché di trame tutte uguali e di personaggi insipidi ce ne sono molti, ma di romanzi con dialoghi così serrati e divertenti no. Per cui il voto alto è dato solo e solamente all'elemento caratterizzante del libro, come entità fisica. La trama e i personaggi non sono niente di nuovo, e per questo su tutto spicca la battuta. Mi piace.

Nessun commento: