10 dicembre 2011

Helen Kirkman
Il mercenario della Frisia

Serie Warriors of the Dragon Banner 3
Titolo originale Fearless

Trama
Inghilterra, 875 
Costretta ad abbandonare le sue terre, occupate dai vichinghi, l'impavida Principessa Judith trova rifugio alla corte di Alfredo del Wessex. Relegata tra le dame di compagnia della regina, assiste impotente alla guerra tra il suo popolo e le orde danesi, finché il sovrano stesso non le affida una missione di fondamentale importanza per la sopravvivenza del regno: convincere il ricco mercante Einhard ad aiutarli ad allestire una flotta in grado di proteggere le coste del Wessex. Einhard, però, non ha intenzione di lasciarsi coinvolgere in una contesa che potrebbe compromettere la delicata missione in cui è impegnato. Di fronte al suo rifiuto, l'ingegnosa Judith decide dunque di ricorrere a misure estreme, e non esita a ordire un piano a dir poco temerario per ottenere l'aiuto dell'affascinante mercante frisone. Un piano che potrebbe funzionare, se solo...

Commento
Mi piace molto lo stile della Kirkman soprattutto perché le sue ambientazioni storiche sono molto accurate e veritiere, non ci sono situazioni assurde e sbagliate nella trama e i personaggi sono coerenti con il periodo storico in cui vengono collocati. I particolari vengono curati fino nei minimi particolari: i vestiti, le armi e e le abitudini, tutto è storicamente giusto. E' per questo che compro e leggo i suoi romanzi, non tanto per la storia d'amore tra i protagonisti, perché, diciamocelo, non è che siano delle storie veramente emozionanti. La parte avventurosa invece è quella che ti tiene incollata alle pagine, le avventure che i personaggi del romanzo vivono sia nel bene che nel male e il superamento delle avversità. Di questo romanzo mi è piaciuto molto la scena finale, una specie di battaglia navale (anche se alla fine non combattono per davvero) in cui i protagonisti sono la furbizia e la conoscenza degli intrighi politici. Tra i due protagonisti, l'eroe, Einhard mi ha convinto di più dell'eroina Judith. Credo che abbia giocato a suo sfavore il fatto che le donne troppo combattive, che impugnano la spada e si buttano nella mischia non mi piacciano per nulla in un romanzo d'amore, lo stile principessa Xena non fa per me. Tuttavia, oltre a questo aspetto, la protagonista è un'eroina forte che non vuole stare con le mani in mano, ma vuole dare una mano, vuole poter rendersi utile. Einhard, invece, mi ha colpito perché per una volta la parte violenta e 'cattiva' (anche se dipende dai punti di vista) non viene eliminata dall'amore della e per la protagonista: lui continua ad odiare anche alla fine, sebbene l'odio sia più sopportabile non vuole e non può dimenticare.
C'è tantissima introspezione dei personaggi e per questo i personaggi secondari hanno pochissimo spazio, giusto quello che serve per portare avanti i dialoghi e la trama, ma stranamente non si sente il bisogno di un cambio d'aria. Molto carino è stato il piccolo Thieto, che sembra una miniatura di Einhard e quasi quasi sarei curiosa di sapere che fine farà. Anche la storia d'amore tra i due non nasce dal nulla e si sviluppa in due righe. All'inizio infatti nessuno dei due voleva avere a che fare con l'altro, ma per colpa di una forte attrazione fisica continuano a trovarsi nella stessa situazione: sono gli avvenimenti che vivono assieme, e forse anche il loro essere così simili, a portarli ad innamorarsi. Non c'è nessun colpo di fulmine stile 'zac-ci amiamo e ci sposiamo', e aggiungerei per fortuna perché con due personaggi così alfa non sarebbe potuto succedere se non attraverso un sacco di casini come è successo a loro. Ovviamente c'è l'happy ending, ma è meritatissimo e si arriva dopo una bella scena piena di tensione e di azione, per altro per nulla noiosa o scontata. Vale il prezzo che l'ho pagato, e mi ha fatto passare qualche bella ora su una nave vikinga (si si nella mia immaginazione).

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